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lunedì 18 giugno 2018

La cinquina del Premio Strega 2018


Premio Strega 2018, scelti i cinque romanzi che il 5 luglio si contenderanno il premio.




Roma, mercoledì 13 giugno, come da tradizione gli Amici della domenica si sono riuniti in casa Bellonci dove Paolo Cognetti, vincitore della precedente edizione, ha presieduto il seggio. La somma dei voti elettronici e delle schede cartacee, pari a 1719, ha determinato la cinquina degli autori finalisti della settantaduesima edizione del Premio Strega.  A spuntarla, tra i 12 candidati sono stati: Helena Janeczek, 256 voti, autrice de La ragazza con la Leica (Guanda); Marco Balzano, 243 voti, con Resto qui (Einaudi); Sandra Petrignani, 200 voti, con La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg (Neri Pozza); Lia Levi, 173 voti, con Questa sera è già domani (e/o); Carlo D’Amicis, 151 voti, con Il gioco (Mondadori). Prima degli esclusi, per 2 voti, Francesca Melandri con Sangue giusto (Rizzoli), che ha avuto 149 voti.


Quindi sono tre le donne finaliste, con libri che raccontano personaggi o avvenimenti storici del passato. Una scrittrice non vince lo Strega dal 2003 con Melania Gaia Mazzucco (Vita, Rizzoli). Ben rappresentate anche le case editrici che non hanno mai vinto l’importante premio letterario italiano: Guanda, Neri Pozza, Edizioni E/O. Fuori tutti gli editori piccoli (ADD Editore, NEO Edizioni) a fare la parte del leone è Einaudi che dal 2014 non sbaglia un colpo: sempre in cinquina finale, tre vittorie su quattro (2014 Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti; 2015 Nicola Lagioia con La Ferocia; 2017 Le otto montagne di Paolo Cognetti) e la possibilità di bissare in quanto la distanza di voti tra la Janeczek e Balzano è veramente esigua. Il verdetto finale sarà il 5 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, con l’assegnazione dei 660 voti disponibili.
Tante le novità per questa edizione, dall’allargamento della platea dei votanti (ai 400 Amici della domenica, si aggiungono altri voti per un totale di 660 aventi diritto, tra i quali 20 voti collettivi dei circoli di lettura delle biblioteche di Roma), nonché dalla possibilità data agli Amici di presentare singolarmente e non in coppia i propri autori, pratica che ha dato la possibilità di concorrere agli editori indipendenti. Novità che hanno diviso gli addetti ai lavori, i pareri della critica sono stati contrastanti, fra i favorevoli che plaudono i vertici della Fondazione per aver in questo modo reso lo Strega più competitivo e i contrari che imputano all’elevato numero di libri in concorso un abbassamento della qualità che non capitava da tempo. L’ultima parola, come sempre, spetterà al mercato e quindi al più ampio pubblico di lettori.
Per ora ci limitiamo a prendere atto che fra i libri in gara c’è sicuramente abbondanza di malattia, dolore, lutto, guerre, fascismo, leggi razziali. Storie autobiografiche come quella di Yari Selvetella (Le stanze dell’addio, Bompiani) sull’agonia della moglie morta di cancro; o il lutto narrato da Carlo Carabba nel romanzo d’esordio (Come un giovane uomo, Marsilio); così come è una vicenda legata all’ambito personale e familiare quella di Melandri. Petrignani, che ha proposto una vicenda in un certo modo autobiografica, però attraverso la biografia di Natalia Ginzburg. Famiglia ebraica e leggi razziali nel romanzo di Lia Levi; fascismo e repressione nella storia di Balzano, ambientata in Alto Adige; guerra civile spagnola al centro del romanzo di Janeczek (già Premio Bagutta 2018) su Gerda Taro, compagna di Robert Capa. Giudicato adatto a un pubblico solo adulto, perché erotico, il libro di D’Amicis. 


Per ora un vincitore c’è già ed è quello del Premio Strega Giovani 2018, ad aggiudicarsi il riconoscimento è il romanzo di Lia Levi: Questa sera è già domani (e/o), Sessantacinque le preferenze ottenute dall’autrice su 385 voti espressi dalla giuria, composta da ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni che hanno letto i romanzi semifinalisti allo Strega 2018. Undici, anziché i dodici attualmente in gara, perché Il gioco di Carlo D’Amicis (Mondadori) è stato valutato, per il contenuto erotico, «adatto esclusivamente a un pubblico di adulti». Resto qui di Marco Balzano (Einaudi) e La madre di Eva di Silvia Ferreri (Neo), rispettivamente con 62 e 45 preferenze, sono il secondo e il terzo titolo più votato.

 Giuria composta da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di circa 55 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero (Addis Abeba, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Parigi). Hanno inoltre partecipato alla giuria i ragazzi del Carcere minorile di Nisida, con un voto collettivo, e un gruppo di settantacinque ragazzi approdati al voto attraverso Teen! Space, uno spazio virtuale di BPER Banca per i ragazzi tra i 13 e i 18 anni, dedicato alla condivisione della passione per l’arte, la musica e la lettura.
La cerimonia si è svolta a Roma, a Montecitorio. Tra i presenti, Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera, e Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci, che con Strega Alberti promuove il riconoscimento e Ermanno Ruozzi, direttore territoriale Campania di BPER Banca, che ha assegnato, in collegamento skype, il premio “Teen! Un premio alla scrittura” a Kal Awoke Yimam dell’Istituto Italiano Omnicomprensivo Galilei di Addis Abeba, autrice della recensione migliore a uno dei libri concorrenti. La studentessa etiope riceverà una borsa di studio di 1.000 euro offerta dalla Banca.

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