Premio Strega 2018, scelti i cinque romanzi che il 5 luglio si
contenderanno il premio.
Roma,
mercoledì 13 giugno, come da tradizione gli Amici
della domenica si sono riuniti in casa Bellonci dove Paolo Cognetti,
vincitore della precedente edizione, ha presieduto il seggio. La somma dei voti
elettronici e delle schede cartacee, pari a 1719, ha determinato la cinquina
degli autori finalisti della settantaduesima edizione del Premio Strega. A spuntarla, tra i 12 candidati sono stati:
Helena Janeczek, 256 voti, autrice de La ragazza con la Leica (Guanda);
Marco Balzano, 243 voti, con Resto qui (Einaudi); Sandra Petrignani, 200
voti, con La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg (Neri Pozza); Lia
Levi, 173 voti, con Questa sera è già domani (e/o); Carlo D’Amicis, 151
voti, con Il gioco (Mondadori). Prima degli esclusi, per 2 voti,
Francesca Melandri con Sangue giusto (Rizzoli), che ha avuto 149 voti.
Quindi sono tre le donne finaliste, con libri che raccontano personaggi o
avvenimenti storici del passato. Una scrittrice non vince
lo Strega dal 2003 con Melania Gaia Mazzucco (Vita,
Rizzoli). Ben rappresentate anche le case editrici che non hanno mai vinto
l’importante premio letterario italiano: Guanda, Neri Pozza, Edizioni E/O.
Fuori tutti gli editori piccoli (ADD Editore, NEO Edizioni) a fare la parte del
leone è Einaudi che dal 2014 non sbaglia un colpo: sempre in
cinquina finale, tre vittorie su quattro (2014 Francesco Piccolo, Il desiderio
di essere come tutti; 2015 Nicola Lagioia con La Ferocia; 2017 Le otto montagne
di Paolo Cognetti) e la possibilità di bissare in quanto la distanza di voti
tra la Janeczek e Balzano è veramente esigua. Il verdetto finale sarà il 5
luglio al Ninfeo di Villa Giulia, con l’assegnazione dei 660 voti disponibili.
Tante
le novità per questa edizione, dall’allargamento della platea dei votanti (ai
400 Amici della domenica, si aggiungono altri voti per un totale di 660 aventi
diritto, tra i quali 20 voti collettivi dei circoli di lettura delle
biblioteche di Roma), nonché dalla possibilità data agli Amici di presentare singolarmente e non in coppia i propri autori,
pratica che ha dato la possibilità di concorrere agli editori indipendenti. Novità
che hanno diviso gli addetti ai lavori, i pareri della critica sono stati
contrastanti, fra i favorevoli che plaudono i vertici della Fondazione per aver
in questo modo reso lo Strega più competitivo e i contrari che imputano all’elevato
numero di libri in concorso un abbassamento della qualità che non capitava da
tempo. L’ultima parola, come sempre, spetterà al mercato e quindi al più ampio
pubblico di lettori.
Per
ora ci limitiamo a prendere atto che fra i libri in gara c’è sicuramente
abbondanza di malattia, dolore, lutto, guerre, fascismo, leggi razziali. Storie
autobiografiche come quella di Yari Selvetella (Le stanze dell’addio,
Bompiani) sull’agonia della moglie morta di cancro; o il lutto narrato da Carlo
Carabba nel romanzo d’esordio (Come un giovane uomo, Marsilio); così
come è una vicenda legata all’ambito personale e familiare quella di Melandri. Petrignani,
che ha proposto una vicenda in un certo modo autobiografica, però attraverso la
biografia di Natalia Ginzburg. Famiglia ebraica e leggi razziali nel romanzo di
Lia Levi; fascismo e repressione nella storia di Balzano, ambientata in Alto
Adige; guerra civile spagnola al centro del romanzo di Janeczek (già Premio
Bagutta 2018) su Gerda Taro, compagna di Robert Capa. Giudicato adatto a un
pubblico solo adulto, perché erotico, il libro di D’Amicis.
Per
ora un vincitore c’è già ed è quello del Premio Strega Giovani 2018, ad
aggiudicarsi il riconoscimento è il romanzo di Lia Levi: Questa sera è già
domani (e/o), Sessantacinque le preferenze ottenute dall’autrice su 385
voti espressi dalla giuria, composta da ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni
che hanno letto i romanzi semifinalisti allo Strega 2018. Undici, anziché i
dodici attualmente in gara, perché Il gioco di Carlo D’Amicis
(Mondadori) è stato valutato, per il contenuto erotico, «adatto esclusivamente
a un pubblico di adulti». Resto qui di Marco Balzano (Einaudi) e La
madre di Eva di Silvia Ferreri (Neo), rispettivamente con 62 e 45 preferenze,
sono il secondo e il terzo titolo più votato.
Giuria composta da ragazze e ragazzi di età
compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di circa 55 licei e istituti
tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero (Addis
Abeba, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Parigi). Hanno inoltre partecipato
alla giuria i
ragazzi del Carcere minorile di Nisida, con un voto collettivo,
e un gruppo di settantacinque ragazzi approdati al voto attraverso Teen!
Space, uno spazio virtuale di BPER Banca per i ragazzi
tra i 13 e i 18 anni, dedicato alla condivisione della passione per l’arte, la
musica e la lettura.
La
cerimonia si è svolta a Roma, a Montecitorio. Tra i presenti, Maria Edera
Spadoni, vicepresidente della Camera, e Giovanni Solimine, presidente della
Fondazione Bellonci, che con Strega Alberti promuove il riconoscimento e Ermanno Ruozzi,
direttore territoriale Campania di BPER Banca, che ha assegnato, in
collegamento skype, il premio “Teen! Un premio alla scrittura” a Kal Awoke Yimam
dell’Istituto Italiano Omnicomprensivo Galilei di Addis Abeba,
autrice della recensione migliore a uno dei libri concorrenti. La studentessa
etiope riceverà una borsa di studio di 1.000 euro offerta dalla Banca.
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