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martedì 17 luglio 2018

Elba Book Festival


Da questa sera a venerdì 20 nella suggestiva cornice di Rio, si terrà la nuova edizione di Elba Book Festival, il festival che porterà all'Elba circa 30 case editrici indipendenti. Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna si presenta forte di un patto di amicizia tra due comuni, stretto nel 2016 tra Rio e Ferrara, nonché una rete di sinergie tra istituzioni, aziende e associazioni della Toscana. 

  L'edizione 2018 si arricchisce della collaborazione di MobyLines e Toremar di cominciare a parlare di letteratura nel corso del viaggio: si chiama "Moby Book" la volontà di creare sui traghetti in partenza dal porto di Piombino degli assaggi dei temi trattati durante la quattro giorni, dei reading, delle presentazioni con gli ospiti in palinsesto, oltre ai laboratori creativi che la docente Silvia Meneghini organizzerà sulle navi per i più piccoli.
  "Questo festival rientra nel progetto che stiamo realizzando in tutta la regione che è "Leggere in Toscana"  ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni durante la conferenza stampa di presentazione “C'è una forte emergenza culturale che riguarda il tema della lettura e dei libri e riteniamo quindi che costruire, come stiamo provando a fare, un'alleanza con tutti i soggetti che sul territorio operano già per il raggiungimento della diffusione della lettura, sia l'unico modo per ottenere dei risultati. Elba Book Festival è un piccolo ma importantissimo festival dei libri che è già alla sua quarta edizione e si sta consolidando sul territorio elbano che comunque è un territorio periferico rispetto alle dinamiche e all'offerta di una grande città. È un piccolo festival a cui ho già partecipato l'anno scorso e al quale parteciperò volentieri anche quest'anno per portare alla ribalta l'editoria indipendente anche nella nostra regione. Il problema della non lettura riguarda tutti gli operatori, riguarda chi legge, ma anche chi produce e chi vende libri. Dobbiamo perciò lavorare con tutta la filiera per ottenere i risultati che ci siamo posti".
  "Crediamo che la rigenerazione” ha aggiunto il direttore artistico Marco Belli “diventi parola d'ordine del futuro per il territorio riese che va oltre il concetto di sostenibilità perché non riguarda solo il non fare danni, ma anche il far sì che danni precedenti siano riparati; ripartire quindi dal proprio territorio, dagli elementi archetipici che lo contraddistinguono, che lo rendono diverso da tutti gli altri luoghi per ritrovare quell'energia autentica che apre nuove prospettive di crescita”.


  A inaugurare la quarta edizione di Elba Book, sarà la presentazione dei vincitori del Premio “Lorenzo Claris Appiani” 2018. Il premio, voluto della famiglia del giovane avvocato ucciso nell'agguato al Tribunale di Milano e dalla collaborazione di Locman Italy, è rivolto agli editori indipendenti che investono sulla traduzione dal cinese. La direzione scientifica è affidata all’Università per Stranieri di Siena, mentre, la giuria tecnica è composta da cinque docenti universitarie: la presidente Lucinda Spera (Unistrasi), Alessandra Brezzi (Sapienza Università di Roma), Anna Di Toro (Unistrasi), Rosa Lombardi (Università Roma Tre) e Liana Tronci (Unistrasi).
Questa sera, alle 17.45, Elba Book aprirà i lavori sulla Terrazza del Barcocaio, mentre alle 18.30, seguirà la premiazione insieme a Massimo Granchi, presidente del Gruppo Scrittori Senesi, e al giornalista Luciano Minerva.
  «A Il podestà Liu e altri racconti (Atmosphere) porta il lettore nella realtà rurale attraverso una serie di racconti caratterizzati da un crudo e talvolta violento realismo. Ha motivato la decisione Lucinda Spera. Yan Lianke, scrittore molto noto, adotta uno stile vario, caratterizzato da bruschi cambiamenti ritmici nella narrazione e da un uso frequente della metafora. Il contenuto dei racconti è spesso brutale e ogni poesia è bandita, se non in rari momenti: prevale un mondo di sotterfugi, efferatezza o astuzia nel quale permangono antichi feroci codici d’onore che non sono però leniti dalla saggezza che affiora quasi spontanea da una tradizione contadina ormai perduta. Le campagne sono qui realtà stravolte e violate. Abbiamo stabilito di premiare i racconti destinati al nostro pubblico, frutto di un’attenta scelta editoriale, e la traduzione di Marco Fumian per la capacità di rendere al lettore l’atmosfera estrema. 
  Lanterna e il distretto dei ciliegi (Elliot), secondo premio, propone uno spaccato della vita dei quadri amministrativi locali di un distretto di campagna il cui nome è un’invenzione dell’autore, ma che ha tratti fortemente realistici. L’opera è ambientata nella provincia centro-settentrionale dello Shaanxi, dove la vita dei contadini è tuttora molto dura, mentre sulla popolazione agiscono le seduzioni della modernità, con i loro aspetti potenzialmente distruttivi e corrosivi della struttura sociale e dell’ambiente naturale. Jia Pingwa, scrittore molto noto in patria, descrive attraverso una lunga serie di bozzetti, che vanno a comporre un romanzo molto esteso, la vita del distretto e il ruolo svolto dai quadri locali seguendo le gesta della protagonista, Lanterna, giovane donna di grandi capacità e umanità, che ha il dono di saper ricomporre le frequenti controversie con determinazione ma anche con una certa ironia. Abbiamo ritenuto che la traduzione di Barbara Leonesi e Caterina Viglione offrisse nel risultato un buon equilibrio tra adeguatezza rispetto al testo originale e resa finale».

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