Da questa
sera a venerdì
20 nella suggestiva cornice di Rio, si terrà la nuova edizione di Elba Book
Festival, il festival che porterà all'Elba circa 30 case editrici
indipendenti. Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna si presenta forte di
un patto di amicizia tra due comuni,
stretto nel 2016 tra Rio e Ferrara, nonché una rete di sinergie tra
istituzioni, aziende e associazioni della Toscana.
L'edizione 2018 si
arricchisce della collaborazione di MobyLines e Toremar di cominciare a parlare
di letteratura nel corso del viaggio: si chiama "Moby Book" la volontà di creare sui traghetti in
partenza dal porto di Piombino degli assaggi dei temi trattati durante la
quattro giorni, dei reading, delle presentazioni con gli ospiti in palinsesto,
oltre ai laboratori creativi che la docente Silvia Meneghini organizzerà sulle
navi per i più piccoli.
"Questo festival rientra nel
progetto che stiamo realizzando in tutta la regione che è "Leggere in
Toscana" ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura
Monica Barni durante la conferenza stampa di presentazione “C'è una
forte emergenza culturale che riguarda il tema della lettura e dei libri e
riteniamo quindi che costruire, come stiamo provando a fare, un'alleanza con
tutti i soggetti che sul territorio operano già per il raggiungimento della
diffusione della lettura, sia l'unico modo per ottenere dei risultati. Elba
Book Festival è un piccolo ma
importantissimo festival dei libri che è già alla sua quarta edizione e
si sta consolidando sul territorio elbano che comunque è un territorio
periferico rispetto alle dinamiche e all'offerta di una grande città. È un
piccolo festival a cui ho già partecipato l'anno scorso e al quale parteciperò
volentieri anche quest'anno per portare alla ribalta l'editoria indipendente
anche nella nostra regione. Il problema della non lettura riguarda tutti gli
operatori, riguarda chi legge, ma anche chi produce e chi vende libri. Dobbiamo
perciò lavorare con tutta la filiera per ottenere i risultati che ci siamo
posti".
"Crediamo che la rigenerazione”
ha aggiunto il direttore artistico
Marco Belli “diventi parola d'ordine del futuro per il territorio
riese che va oltre il concetto di sostenibilità perché non riguarda solo il non
fare danni, ma anche il far sì che danni precedenti siano riparati; ripartire
quindi dal proprio territorio, dagli elementi archetipici che lo contraddistinguono,
che lo rendono diverso da tutti gli altri luoghi per ritrovare quell'energia
autentica che apre nuove prospettive di crescita”.
A inaugurare la quarta edizione di Elba Book, sarà la presentazione dei vincitori del Premio “Lorenzo Claris Appiani” 2018.
Il premio, voluto della famiglia del giovane avvocato ucciso nell'agguato al
Tribunale di Milano e dalla collaborazione di Locman Italy, è
rivolto agli editori indipendenti che investono sulla traduzione dal cinese. La
direzione scientifica è affidata all’Università per Stranieri di Siena, mentre,
la giuria tecnica è composta da cinque docenti universitarie: la presidente Lucinda
Spera (Unistrasi), Alessandra Brezzi (Sapienza Università di Roma), Anna Di
Toro (Unistrasi), Rosa Lombardi (Università Roma Tre) e Liana Tronci
(Unistrasi).
Questa
sera, alle 17.45,
Elba Book aprirà i lavori sulla Terrazza del Barcocaio, mentre alle 18.30, seguirà la premiazione insieme a
Massimo Granchi, presidente del Gruppo Scrittori Senesi, e al giornalista
Luciano Minerva.
«A Il podestà Liu e altri
racconti (Atmosphere) porta il lettore nella
realtà rurale attraverso una serie di racconti caratterizzati da un crudo e
talvolta violento realismo. Ha motivato la decisione Lucinda Spera.
Yan Lianke, scrittore molto noto, adotta uno stile vario, caratterizzato da
bruschi cambiamenti ritmici nella narrazione e da un uso frequente della
metafora. Il contenuto dei racconti è spesso brutale e ogni poesia è bandita,
se non in rari momenti: prevale un mondo di sotterfugi, efferatezza o astuzia
nel quale permangono antichi feroci codici d’onore che non sono però leniti
dalla saggezza che affiora quasi spontanea da una tradizione contadina ormai
perduta. Le campagne sono qui realtà stravolte e violate. Abbiamo stabilito di
premiare i racconti destinati al nostro pubblico, frutto di un’attenta scelta
editoriale, e la traduzione di Marco Fumian per la capacità di rendere al
lettore l’atmosfera estrema.
Lanterna e il distretto dei ciliegi (Elliot),
secondo premio, propone uno spaccato della vita dei quadri
amministrativi locali di un distretto di campagna il cui nome è un’invenzione
dell’autore, ma che ha tratti fortemente realistici. L’opera è ambientata nella
provincia centro-settentrionale dello Shaanxi, dove la vita dei contadini è
tuttora molto dura, mentre sulla popolazione agiscono le seduzioni della
modernità, con i loro aspetti potenzialmente distruttivi e corrosivi della
struttura sociale e dell’ambiente naturale. Jia Pingwa, scrittore molto noto in
patria, descrive attraverso una lunga serie di bozzetti, che vanno a comporre
un romanzo molto esteso, la vita del distretto e il ruolo svolto dai quadri
locali seguendo le gesta della protagonista, Lanterna, giovane donna di grandi
capacità e umanità, che ha il dono di saper ricomporre le frequenti
controversie con determinazione ma anche con una certa ironia. Abbiamo ritenuto
che la traduzione di Barbara Leonesi e Caterina Viglione offrisse nel risultato
un buon equilibrio tra adeguatezza rispetto al testo originale e resa finale».
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