Pagine
▼
lunedì 31 dicembre 2018
martedì 18 dicembre 2018
Il Cattivo esempio
Una piccola
riflessione che sorge da un triste avvenimento di cronaca, la discoteca di
Corinaldo, che, negli ultimi giorni, in molti vorrebbero attribuire al ‘cattivo
esempio’ trasmesso da una star creata dalla stessa società che oggi la
vorrebbe rigettare. Sto parlando dell’artista Sfera Ebbasta. In questi
giorni assistiamo a una gogna mediatica nei confronti di questo ragazzo che,
nel bene e nel male, negli ultimi mesi ha raccolto, o gli sono stati
attribuititi, numerosi successi.
Premetto
che, le poche “liriche”, composte da
questo autore, che ho avuto modo di ascoltare non rientrano certo nei miei
gusti. Detto questo, considerando che ancora vige una ‘sempre sia lodata’ libertà
di parola, non mi sembra giusto addossare a un solo individuo tutto il male
che imperversa sulle giovani leve.
Non dovremmo,
piuttosto, riflettere sul perché dei ragazzini di 12/13 anni trovino così
affascinanti quei testi? Perché prendano come idolo un ragazzo che, pur
scrivendo delle liriche che rasentano la banalità, riesca a trarne un grande
successo che gli permette un elevato tenore di vita? Non è forse il
messaggio che in molti genitori, inconsapevolmente, trasmettono ai propri
figli? Il danaro e il potere in primis, trovare la scorciatoia per arrivarci
in fretta in secundis.
Devo ammettere che rimango turbato nel vedere dei
ragazzini che, poco più che dodicenni, pascolino per le vie del paese con una sigaretta
elettronica, piercing e tatuaggio in bella mostra. Non è per
fare il bacchettone, ma sono dell’opinione che ogni esperienza abbia la giusta
collocazione nell’età. Forse imponiamo, attraverso icone dettata dal
mercato, a questi bambini di crescere troppo velocemente bruciando le tappe.
Minorenni che già trascorrono le vacanze estive con dei coetanei senza alcun
adulto a vigilare. Serate in discoteche sino a tirare le tre, quattro del
mattino, con i genitori che partecipano facendo da taxisti.
Sono convinto che, se proprio dobbiamo trovare un
colpevole, dovremmo prima di tutto fare un mea culpa. Per il devasto
culturale che abbiamo lasciato a questa generazione, dove il consumo
selvaggio e inconsapevole di merce ha preso il sopravvento su ideali e utopie.
L’esempio di individualismo che trasmettiamo non solo nei discorsi, ma
soprattutto nei gesti quotidiani, l’educazione relegata a segno di debolezza,
mentre si è elevata la furbizia a chiave segreta del successo.
Dovremmo
fermarci un istante a riflettere, chiederci in cosa abbiamo sbagliato e come
porvi rimedio.
Le parole, i
giudizi espressi a caldo non servono a molto, specie se dal pulpito predica
chi, sino a qualche giorno fa, giocava a fare il sempregiovane vantandosi
dinanzi ai propri figli di bravate al limite del legale, le canne in compagnia
e le bevute leggendarie. Da chi, sino all’estate scorsa, postava divertito il
figlio di otto anni ballare e cantare a memoria Maria Salvador di J-AX e oggi spara a zero sulla trap o,
ancor peggio, incolpa il Trapper di istigare all’uso di droghe.
Forse, prima
di parlare, dovremmo applicare la sempreverde regola delle cinque P:
Parole, Poco, Pensate, Producono, Pene. Perché, ricordiamo sempre, che i
figli sono gli specchi dei genitori, se trasmettiamo esempi sbagliati, non
possiamo incolpare sempre la società.
martedì 25 settembre 2018
LetterAltura 2018
A
Verbania, dal 27 al 30 settembre, si terrà la XXII edizione di LetterAltura, il
festival LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2018, racconti sull'acqua e viaggi in battello
A caratterizzare questa edizione è
la scelta di incentrare gli incontri con gli autori e gli esperti, i diversi
eventi e le proposte alle scuole su due temi, presenti nel titolo di
quest’anno: l’acqua e il battello, che si aggiungeranno
e collegheranno ai tre temi tradizionali del Festival: la montagna, il
viaggio e l’avventura.
I temi saranno presentati in modi
diversi e con differenti forme espressive, in una serie di proposte che
vogliono incontrare l’interesse di un pubblico variegato, invitato a
partecipare attivamente a questa dodicesima edizione del Festival, nella sua
dimensione di incontro tra persone accomunate dalla curiosità e dalla passione
per la lettura e la cultura.
Il tema dell’ACQUA sarà
presentato al Festival da vari punti di vista.
Quello della spiritualità vedrà il
noto teologo e docente universitario Vito Mancuso trattare il tema
“Il messaggio dell’acqua” (sabato 29 settembre, alle 21, nella Sala
Teatrale del Centro Eventi Il Maggiore): a partire dall’antichissima
consapevolezza della connessione strutturale tra acqua e vita, Mancuso metterà
in luce il messaggio spirituale che l’acqua trasmette alla nostra esistenza,
nella convinzione che assimilare la lezione dell’acqua significa diventare un
po’ più simile a lei nel ritmo della vita quotidiana.
La poesia, con “lo scorrere della
parola” ma anche con la presenza del lago come ambiente e ispirazione, sarà
rappresentata (sabato 29 settembre, alle 18, nel Foyer del Centro Eventi
Il Maggiore) da Fabio Pusterla, poeta, traduttore e critico
letterario svizzero di lingua italiana che vive sulle sponde del Lago di
Lugano. Al Festival Pusterla parlerà di poesia e presenterà il suo nuovo libro,
pubblicato dalla casa editrice Marcos y Marcos; sarà presente anche
l’editore Marco Zapparoli.
La filosofa Francesca
Rigotti porterà l’attenzione (domenica 30 settembre, alle 15.30, a
Villa Giulia a Pallanza) su tre concetti: stupore, principio, acqua. L’acqua
filosofica, dotata di una forma particolare, sarà l’acqua della cascata,
imponente come la cascata del Toce o modesta come ogni cascatella alpina o
prealpina: un’acqua che ha origine da una sorgente e che fluisce e scorre con
continuità e permanenza.
L’architettura sarà rappresentata al
Festival (venerdì 28 settembre, alle 17, a Palazzo Flaim a Intra)
da Alessandro Scandurra, che con il suo studio milanese di
architettura ha firmato importanti progetti nazionali e internazionali.
Intervistato dal giornalista Giorgio Tartaro, Scandurra presenterà
progetti nei quali l’architettura entra a contatto o si confronta con
l’elemento dell’acqua. Con il titolo “Open cities” sarà anche allestita una
mostra fotografica (nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) che permetterà di
vedere e apprezzare i progetti e l’impostazione del linguaggio architettonico
dello Scandurra Studio Architettura.
Il libro Water grabbing. Le
guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo (EMI, 2018) porterà invece
l’attenzione alla realtà geopolitica ed economica del presente e del futuro. I
due autori, Emanuele Bompan, giornalista ambientale e fotografo,
e Marirosa Iannelli, ricercatrice esperta di water
management, parleranno al Festival (sabato 29 settembre, alle 16,
nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) di come l’acqua è diventata oggetto di
scontri commerciali, tensioni sociali e guerre internazionali. Il libro è un
viaggio molto documentato e appassionato intorno al globo, per conoscere un
problema che riguarda milioni di persone, soprattutto gli ultimi.
L’acqua come elemento indispensabile
per la vita, ma anche come risorsa scarsa in molte zone del mondo è al centro
dei due brevi film documentari che porteranno a conoscere la realtà
contadina della Colombia e le tradizioni della popolazione dei Borana, pastori
seminomadi che abitano nel sud dell’Etiopia. I film saranno proposti al
Festival (giovedì 7 settembre, alle 21.30, nel Foyer del Centro Eventi
Il Maggiore) in collaborazione con il Festival Corto e Fieno di
Ameno e Omegna.
L’acqua come elemento e spunto di
narrazione sarà presente nei racconti originali e nelle opere
artistiche che i narratori e artisti del Progetto Finis
Terrae proporranno al pubblico del Festival (venerdì 28 settembre,
alle 16, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore).
A conclusione del Festival (domenica
30 settembre, alle 16.30, a Villa Giulia a Pallanza) lo scrittore Antonio
Pascale proporrà uno sguardo più generale con il reading per
immagini “Il viaggio del Sapiens”: il lungo, meraviglioso e affascinante
viaggio di noi sapiens, dalle prime pitture rupestri fino al cellulare. Come è
stato possibile affrontare questo viaggio, quali condizioni hanno reso
possibile la partenza? Con quali benefici e quali costi? Un viaggio di milioni
di anni raccontato attraverso tre sole fotografie, la nascita della creatività,
la difficoltà del pensiero logico e la rivoluzione tecnologica.
Una presenza al Festival, importante
e attesa (sabato 29 settembre, alle 12, nella Sala Teatrale del Centro
Eventi Il Maggiore), sarà quella dello storico Alessandro Barbero, che
con le sue ben note capacità di racconto e divulgazione, tornerà al suo libro,
frutto di uno studio molto approfondito e ricco di molti dettagli, Lepanto.
La battaglia dei tre imperi (Laterza, 2010). Si parlerà quindi di una
delle battaglie navali più importanti della storia: il 7 ottobre del 1571,
quasi 450 anni fa, sulle acque del mare greco si svolse uno scontro tra un
Oriente musulmano in espansione e un Occidente cristiano che su quella vittoria
ha poi costruito una tradizione e quasi un mito testimoniato da racconti e
opere artistiche.
Assieme alla storia, anche
l’attualità del Mar Mediterraneo sarà presente al Festival con due incontri
molto diversi tra loro.
Mare corto è un progetto sul Mare Adriatico
realizzato dal fotografo Ignacio Maria Coccia e dal
giornalista Matteo Tacconi, che lo presenteranno in un
incontro-intervista con il giornalista Roberto Spagnoli (giovedì
27 settembre, alle 20.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore). In
varie tappe e vari tempi, il progetto è durato dal settembre del 2015
all’aprile 2017; i due autori hanno percorso diecimila chilometri tra strade
costiere e insulari, da entrambi i lati del mare, arrivando a
scoprire che l’Adriatico in realtà è un mare fatto da tanti microcosmi diversi,
a volte tra loro molto distanti a causa di profondi squilibri economici o da
difficoltà nel costruire un dialogo tra le sponde. Il prodotto finale del
progetto è una mostra che sarà allestita al Maggiore già a partire da metà
settembre e che si compone di circa quaranta foto, integrate da sette reportage
audio e una serie di testi.
La drammatica realtà del
Mediterraneo, teatro dei viaggi di centinaia di migliaia di migranti, tra
speranza e paura, accoglienza e “respingimento”, sarà presente nell’incontro (domenica
30 settembre, alle 11, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore), con
l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che attraverso
il libro I diritti annegati. I morti senza nome nel Mediterraneo (Franco
Angeli, 2016), scritto assieme a Marilisa D’Amico, parte dal fatto che negli
ultimi quindici anni oltre 30.000 migranti sono morti nelle acque del
Mediterraneo e più del 60% giace sepolto, senza identità. Ecco allora gli
interrogativi che si sono poste le due autrici, partendo dalla loro esperienza
di medico legale e di esperta di diritto: come dare un nome a questi morti?
esiste un dovere giuridico che impone il recupero e l’identificazione di questi
corpi? come garantire il diritto delle famiglie a conoscere il destino dei
propri cari?
Due altri incontri vedranno il mare
protagonista e scenario di racconti, nella forma narrativa del romanzo.
Lo scrittore e saggista Hans
Tuzzi (sabato 29 settembre, alle 17, nel Foyer del Centro Eventi Il
Maggiore) parlerà del suo romanzo giallo Al vento dell’Oceano (Bollati
Boringhieri, 2017), il terzo della trilogia che ha come protagonista Neron
Vukcic, ovvero Nero Wolfe prima di diventare il famoso investigatore delle
opere di Rex Stout. Nel 1926 l’apolide Vukcic sta attraversando l’Atlantico per
trasferirsi definitivamente a New York, ma sul lussuoso transatlantico Pamphilia un
ricco banchiere americano viene assassinato…
Simone Perotti è scrittore e marinaio, autore di
romanzi e saggi, tra i quali l’Atlante delle isole del Mediterraneo. Al
Festival (domenica 30 settembre, alle 10, nel Foyer del Centro Eventi Il
Maggiore) presenterà in particolare il romanzo Rais (Frassinelli, 2016),
un’epopea avvincente che ruota attorno al personaggio del pirata Dragut
Rais, tra elementi di finzione – intrighi, spionaggio, amore e tradimenti – e
fatti storici che riportano al Mediterraneo della prima metà del Cinquecento.
I temi del VIAGGIO e
dell’AVVENTURA, che sono caratteristici del Festival LetterAltura,
vedranno due eventi accomunati dagli scenari e ambienti polari.
Lo spettacolo teatrale Endurance.
Storia di un viaggio straordinario (venerdì 28 settembre, alle
21, a Villa Giulia a Pallanza) ripercorrerà il viaggio antartico
dell’esploratore inglese Ernest Shackleton, che nell’estate del 1914 si
imbarcò sulla nave Endurance (“Perseveranza”) per attraversare a
piedi il Polo Sud; ma la nave si bloccò nei ghiacci, fu trascinata alla deriva
e solo dopo molti mesi Shackleton e i suoi ventotto compagni poterono sbarcare
sulla banchisa gelata, costretti a sopravvivere in uno dei luoghi più inospitali
della Terra. Lo spettacolo sarà proposto dall’attrice svizzera ticinese Stefania
Mariani, autrice del testo assieme al regista Jean-Martin Roy.
Lo studioso ed esperto di
geografia Paolo Dolcini racconterà (sabato 29 settembre,
alle 10.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) il viaggio del piemontese
Giacomo Bove, navigatore ed esploratore, sulla nave Vega comandata
dallo svedese Adolf Erik von Nordenskiöld, che tra il 1878 e il
1879, partendo da Göteborg fino allo stretto di Bering, risolse il
problema del passaggio a Nord-Est, costeggiando le coste settentrionali
dell’intera Eurasia e navigando tra i ghiacci dell’Artico.
La MONTAGNA, l’altro
tema centrale del Festival LetterAltura, sarà protagonista di tre incontri, tra
ricerca scientifica, attenzione all’ambiente e alpinismo.
I ricercatori dell’Istituto per lo
Studio degli Ecosistemi, che è parte del CNR ed è una presenza storica a Verbania, presenteranno (sabato
29 settembre, alle 9.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) le modalità
e i risultati delle loro ricerche scientifiche sui laghi alpini; in particolare
sarà illustrata, con fotografie e video, l’esperienza che si realizzerà
domenica 2 settembre ai laghi del Paione, in alta Val Bognanco, dove l’avvio
del cammino scientifico LTER (che si concluderà il mercoledì successivo a Visp,
in Svizzera) sarà l’occasione di proporre ad un pubblico interessato, e in
particolare ai giovani, laboratori interattivi, incontri con i ricercatori
e letture per conoscere da vicino il mondo segreto dei laghi alpini.
Presentando (sabato 29 settembre,
alle 15, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) il suo libro Radici
liquide. Un viaggio-inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini (Ediciclo,
2018), la giornalista e ricercatrice ambientalista Elisa Cozzarini
farà scoprire che pochi sonoi corsi d’acqua ancora naturali sulle Alpi: anche
salendo in quota l’acqua non scorre più libera ma viene portata via, immessa
nei tubi e utilizzata per fare energia. Il libro è un’inchiesta sullo
sfruttamento idroelettrico degli ultimi torrenti alpini ma è anche il racconto
di un lungo viaggio tra valli note o sconosciute.
Il giornalista de La Stampa Enrico
Martinet intervisterà (domenica 30 settembre, alle 12, nel Foyer del
Centro Eventi Il Maggiore) le due guide alpine valdostane Marco
Camandona e François Cazzanelli, esperti alpinisti reduci
da una serie di scalate sulle cime e i ghiacciai dell’Himalaya, in una
spedizione che lo scorso maggio li ha visti accompagnare sulla vetta
dell’Everest l’astronauta Maurizio Cheli, anch’egli invitato al
Festival: “Era il 1996 - racconta Cheli sul suo blog - quando sorvolando
il pianeta a bordo dello Space Shuttle Columbia fotografai l’Everest. Da allora
ho sempre desiderato raggiungere quella vetta”.
Il BATTELLO e il LAGO,
e in particolare il Lago Maggiore, saranno anch’essi protagonisti degli
incontri e degli eventi del Festival 2018 di LetterAltura.
L’architetto e paesaggista Elisabetta
Bianchessi parlerà (venerdì 28 settembre, alle 19, nel Foyer del
Centro Eventi Il Maggiore) di “Lo.Ve. L’idrovia da Locarno a Venezia”: un
percorso di navigazione che attraversa tutto il Lago Maggiore, partendo dalla
parte svizzera più settentrionale per poi proseguire nel Ticino e nel Po e
arrivare al Mare Adriatico: “Un viaggio di scoperta e di conoscenza, immersivo,
nelle acque dolci che compongono questo corridoio fluviale, elemento primigenio
e fondante della cultura territoriale, urbana, dell’Italia del nord”.
Annalisa Porporato e Franco Voglino,
fotografi e appassionati trekker, porteranno al Festival (domenica
30 settembre, alle 14.30, a Villa Giulia a Pallanza) il loro libro Passeggiate
in battello. Nord Italia, Savoia e Svizzera (Edizioni Capricorno,
2013): una selezione di itinerari turistici da fare in battello e a piedi,
in tutte le stagioni, partendo dalle imbarcazioni che solcano il Po a Torino a
quelle che attraversano il Brienzersee, nell’Oberland bernese, passando per i
battelli e le sponde dei laghi di Viverone, Orta, Maggiore, Como, Iseo,
Ginevra, Annecy e Bourget.
Ma il lago sarà sia lo sfondo di
gran parte degli incontri del Festival, in particolare di quelli al nuovo
Centro Eventi e Teatro Il Maggiore, che il percorso dell’escursione in
battello, con buffet serale e spiegazione storica sui porti di Verbania,
che sarà proposta (domenica 30 settembre, alle 17.30, con partenza
dall’imbarcadero di Pallanza) a conclusione del Festival.
La realtà di Verbania, il suo legame
con l’acqua e non solo quella del lago, caratterizzerà due eventi.
L’esperto di storia locale Leonardo
Paracchini presenterà (venerdì 28 settembre, alle 15, nel Foyer del
Centro Eventi Il Maggiore), in chiave storica e con immagini del passato e del
presente, la sua ricerca su “Le rogge di Verbania”: una presenza di canali
artificiali oggi nascosta e dimenticata, ma che ha segnato la storia della
città, costituendo il “motore” della sua prima industrializzazione.
Un’esperienza suggestiva sarà
proposta (venerdì 28 settembre, con partenza alle 23.30 dalla località
Renco) con la passeggiata notturna lungo il torrente San Bernardino,
con qualche lettura e spunto di riflessione, ma soprattutto con l’ascolto
dell’acqua che scorre, nel fascino del silenzio e del buio.
Una dimensione particolare del
Festival LetterAltura 2018 sarà quella degli eventi e delle attività
per bambini e ragazzi.
Nelle giornate di giovedì 27 e
venerdì 28 settembre saranno proposte alle scuole attività di osservazione
scientifica, momenti e percorsi di narrazione, laboratori di creatività e
manualità, incontri su temi ambientali: tutto sempre incentrato sui temi
dell’acqua e del battello e in collaborazione con la Biblioteca di Verbania e
diverse associazioni.
Sabato 29 e domenica 30 settembre
bambini e ragazzi potranno fare sul lago l’esperienza di una prima lezione di
vela, grazie agli esperti del Circolo Velico Canottieri di Intra.
Saranno proposti ai più giovani
anche degli incontri con autori che diventeranno degli inviti alla lettura di
testi interessanti e adatti alle diverse età.
Lo scrittore Cristiano
Cavina farà due incontri: il primo (venerdì 28 settembre, alle 9.30,
nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) coinvolgerà i bambini delle
scuole elementari attorno al libro Pinna morsicata (Marcos y
Marcos, 2016), che racconta le avventure e gli incontri tra le onde di un
giovane delfino; il secondo (venerdì 28 settembre, alle 15, nella Sala Blu del
Centro Eventi Il Maggiore) vedrà l’autore del romanzo Inutile Tentare
Imprigionare Sogni (Marcos y Marcos, 2013) confrontarsi e dialogare
con gli studenti delle scuole superiori che hanno letto il libro nel contesto
del Progetto BookSound.
Indirizzato agli studenti delle
scuole medie sarà invece l’incontro (venerdì 28 settembre, alle 11,
nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) con lo scrittore Marco
Magnone, che presenterà il sesto e ultimo volume della saga Berlin (Mondadori,
2015-2018): una storia corale per adolescenti dove si mescolano storia, musica,
etica e avventura e dove ognuno trova la personalità con cui identificarsi. I
ragazzi saranno coinvolti in un dialogo e confronto con Marco Magnone che avrà
un secondo momento, di qui a qualche mese, con la presenza a Verbania di Fabio
Geda, l’altro autore della saga.
L’invito al Festival 2018 di
LetterAltura è l’invito a incontri con ospiti interessanti, ma anche a vivere
momenti piacevoli, a partire dall’inaugurazione (giovedì 27 settembre,
alle 17, sulla terrazza del Centro Eventi Il Maggiore) con la successiva (alle
ore 18) e allegra proposta musicale del Bandino, un gruppo di
giovani che presenterà il suo repertorio jazz, e con il buffet
offerto sulla spettacolare terrazza del Teatro Il Maggiore (alle ore 19).
Partecipare al Festival darà inoltre
l’occasione di vedere e apprezzare gli allestimenti e le mostre
ospitate al Centro Eventi Il Maggiore, ma anche di visitare la libreria
e l’edicola del Festival e gli spazi dedicati alla ricerca
scientifica, alla difesa dei diritti umani, alla presentazione dei diversi e
numerosi partner di LetterAltura e alla presentazione della stessa Associazione
culturale LetterAltura.
(Fonte associazioneletteraltura.com)
lunedì 17 settembre 2018
Pordenonelegge 2018
Libri e ciliegie
Da mercoledì 19 settembre, torna dopo un anno pordenonelegge così come un anno dopo l’altro tornano le ciliegie, sia l’uno che le altre nella loro stagione. La Festa del libro con gli autori
porta le ciliegie un po’ fuori stagione, per forza di analogia, e dice
che i libri hanno la stessa potenza di attrazione: uno tira l’altro.
Immaginiamo allora pordenonelegge come un grande albero
su cui ci si può arrampicare per cogliere i libri-ciliegie, scegliendo e
spiccando volume dopo volume. Abbiamo avuto buone ciliegie, quest’anno,
avremo buoni libri? Il clima, l’inquinamento, l’istantaneità della
comunicazione e l’accelerazione dei cicli economici non ci fanno
rischiare di essere sempre in ritardo o addirittura nella stagione
sbagliata? Contiamo sul fatto che, per quanto diversi siano i tempi che
lo compongono, c’è un tempo che viene creato dal gesto della mente e del
corpo che ferma le parole sulla carta. E chi legge ritrova quel tempo
intatto, ma deve riportarlo al proprio adesso con un gesto di
immedesimazione e di confronto. C’è un tempo delle ciliegie e un tempo
dei libri, a ogni buon conto, e non è detto che sia vietato pensare a
una stagione nuova: se ci sarà, verrà da quelli che leggono.
I curatoriAlberto Garlini, Valentina Gasparet, Gian Mario Villalta
La Fondazione Pordenonelegge.it, nasce nel 2013 per
volontà della Camera di Commercio di Pordenone e dai rappresentanti
delle associazioni di categoria che ne compongono la Giunta.
Pordenonelegge.it – Festa del libro con gli autori la cui prima edizione risale al 2000, è sicuramente l’iniziativa più importante che un gruppo di persone che ora operano in Fondazione, ha avviato in questi anni.
Ma quanto propone la Fondazione, spazia anche in ambiti e territori diversi, con l’obiettivo di diventare sempre più agenzia culturale. Tra questi spiccano le proposte dedicate alla poesia, all’editoria, alla formazione, alla valorizzazione turistica e al coinvolgimento delle scuole e dei giovani in generale.
Pordenonelegge.it – Festa del libro con gli autori la cui prima edizione risale al 2000, è sicuramente l’iniziativa più importante che un gruppo di persone che ora operano in Fondazione, ha avviato in questi anni.
Ma quanto propone la Fondazione, spazia anche in ambiti e territori diversi, con l’obiettivo di diventare sempre più agenzia culturale. Tra questi spiccano le proposte dedicate alla poesia, all’editoria, alla formazione, alla valorizzazione turistica e al coinvolgimento delle scuole e dei giovani in generale.
(Fonte pordenonelegge.it)
martedì 11 settembre 2018
Festival Filosofia 2018
Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„L'appuntamento 2018 con il Festival Filosofia vede al centro il tema della "Verità" a confronto con il "finto" e il "falso". Questi gli argomenti cardine di una tre giorni con oltre 200 eventi gratuiti tra Modena, Carpi e Sassuolo.
Dal 14 al 16 settembre, Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„ promosso dal "Consorzio per il festivalfilosofia", di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sul valore singolare-plurale di verità esplorandone soprattutto le pratiche, tra prove e testimonianze, confessioni e falsità, nei luoghi emblematici dell'archivio, del laboratorio, del tribunale e del web. Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„Tra i protagonisti, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano (Lectio "Coop Alleanza 3.0"), Stefano Massini, Salvatore Natoli, Nando Pagnoncelli (Lectio "Rotary Club Gruppo Ghirlandina"), Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Carlo Sini, Armando Torno (Lectio "Confindustria Emilia Centro"), Silvia Vegetti Finzi e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Tra i filosofi stranieri, i francofoni Christian Delage, Jean-Luc Nancy, Judith Revel, Dan Sperber, Annette Wieviorka e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; e i tedeschi Wolfram Eilenberger, Julian Nida-Rümelin (Lectio "Gruppo Hera") e Peter Sloterdijk.
“
“
Potrebbe interessarti: http://www.modenatoday.it/eventi/cultura/festival-filosofia-2018-vero-finto-falso.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/ModenaToday/125552344190121
Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„
„L'appuntamento 2018 con il Festival Filosofia vede al centro il tema della "Verità" a confronto con il "finto" e il "falso". Questi gli argomenti cardine di una tre giorni con oltre 200 eventi gratuiti tra Modena, Carpi e Sassuolo.
Dal 14 al 16 settembre, Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„ promosso dal "Consorzio per il festivalfilosofia", di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sul valore singolare-plurale di verità esplorandone soprattutto le pratiche, tra prove e testimonianze, confessioni e falsità, nei luoghi emblematici dell'archivio, del laboratorio, del tribunale e del web. Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„Tra i protagonisti, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano (Lectio "Coop Alleanza 3.0"), Stefano Massini, Salvatore Natoli, Nando Pagnoncelli (Lectio "Rotary Club Gruppo Ghirlandina"), Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Carlo Sini, Armando Torno (Lectio "Confindustria Emilia Centro"), Silvia Vegetti Finzi e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Tra i filosofi stranieri, i francofoni Christian Delage, Jean-Luc Nancy, Judith Revel, Dan Sperber, Annette Wieviorka e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; e i tedeschi Wolfram Eilenberger, Julian Nida-Rümelin (Lectio "Gruppo Hera") e Peter Sloterdijk.
“
“
Potrebbe interessarti: http://www.modenatoday.it/eventi/cultura/festival-filosofia-2018-vero-finto-falso.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/ModenaToday/125552344190121
Festival Filosofia 2018. Vero, finto, falso
„
martedì 4 settembre 2018
Festival della comunicazione 2018
Camogli, dal 6 al 9 setembre il Festival della Comunicazione. Il tema della V edizione è Visioni.
Visione è narrazione, sogno, fantasia,
talvolta illusione ed inganno. È interpretazione del reale secondo la
nostra sensibilità percettiva, le nostre coordinate storico-culturali e
la nostra genialità. È la capacità di scorgere l’inedito, di vedere
oltre il piano materiale e immaginare situazioni possibili e
realizzabili. È il risultato di uno sguardo al contempo particolare e
d’insieme, che a partire dal contesto attuale disegna nuovi scenari,
apre nuove strade e mette in moto il cambiamento. Le grandi innovazioni
della storia e le scoperte della scienza derivano da menti visionarie
che, spostando l’orizzonte delle capacità presenti, fissano nuovi
traguardi. L’arte, la scrittura e la musica, spesso contaminandosi a
vicenda, ci mostrano in atto universi possibili, alternativi e
complementari e arricchiscono così le visioni del presente, perché
possiamo immaginare futuri diversi.
Ideato nel 2014 da un grande della comunicazione come Umberto Eco. L'appuntamento annuale, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, è tra più attesi: per quattro giornate, da giovedì 6 a domenica 9 settembre 2018, al Teatro Sociale di Camogli e in varie location del borgo marinaro si tornerà a parlare di comunicazione, futuro e innovazione, quest'anno con un nuovo argomento specifico da analizzare: Visioni. Tutte le iniziative gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti.
Oltre 100 grandi ospiti, più di 76 incontri, spettacoli, 3 sessioni speciali (le Colazioni con l’autore, I giornali del mattino in diretta dal Festival, l’aperitivo con musica sulle playlist di 139 “eccellenti” italiani), 2 mostre, eventi per giovani, ed escursioni, con molti i temi da affrontare: dall'ecosistema mediale alla comunicazione green sull'ambiente, dall'intelligenza artificiale alle nanotecnologie, fino al linguaggio della politica. Altrettanti saranno gli ospiti presenti: il Festival si aprirà con una lectio magistralis di Renzo Piano, ma ci saranno anche Piero Angela, Giovanni Allevi, Pif, Gustavo Zagrebelsky, Oliviero Toscani, Marco Travaglio, Carlo Freccero, Salvatore Aranzulla e molti altri.
«Il Festival della Comunicazione di Camogli - spiega il direttore Danco Singer - è diventato ormai una community di altissimo valore, formata dai maggiori esperti dell'informazione, della cultura e del mondo economico e imprenditoriale, che trovano nel Festival un'occasione di confronto e arricchimento culturale». Carlo Freccero, esperto di comunicazione, sottolinea questo aspetto: «Per me il Festival della Comunicazione di Camogli è un pretesto per studiare: approfitto sempre di questo appuntamento per mettere a fuoco temi a me molto cari come la manipolazione e la propaganda.
Mai come ora servono festival come quello di Camogli: ormai tutto passa
attraverso la comunicazione, che è diventata con il tempo un vero e
proprio terreno di battaglia, dove si scontrano ideologie e, appunto, visioni».
Il sogno di Umberto Eco
vive ancora oggi grazie al Festival della Comunicazione di Camogli: «La
capacità del Festival di coniugare, secondo lo stile di Umberto Eco, alto e basso, colto e pop - spiega Rosangela Bonsignorio - fa sì che i suoi contenuti arrivino a tutti, sensibilizza sui problemi della contemporaneità, incoraggia la cultura, la lettura e lo spirito critico». Ma ecco il programma, diviso giorno per giorno, degli incontri del Festival della Comunicazione di Camogli 2018, tra Teatro Sociale e altre location del borgo.
Giovedì 6 settembre
La giornata inaugurale del Festival si apre con la lectio magistralis di Renzo Piano dal titolo Visioni. Segue un incontro con Relja Lukic e Gustavo Zagrebelsky dal titolo Musica: passione e professione. Al festival interverranno anche quattro grandi presidenti, come Gabriele Galateri (Genola), Edoardo Garrone (Erg), Francesco Profumo (San Paolo) e Federico Fubini per un incontro dal titolo Il Mestiere di Presidente. All'incontro Che fine hanno fatto le utopie parteciperanno Paolo Giordano e Danco Singer. Ci saranno anche Oliviero Toscani, Luca Casaura e Severino Salvemini con la conferenza Come cambia l'inquadratura dalle modelle superstar ai comuni mortali? Infine, un incontro sarà dedicato all'ideatore del Festival: ultimo incontro della giornata inaugurale sarà Musica e parole. Un ricordo di Umberto Eco.
Venerdì 7 settembre
Tanti gli eventi da non perdere. Alberto Girani e Sergio Claudio Perroni saranno i protagonista della serie di incontri di Colazione con l'autore. Furio Colombo guiderà la conferenza dal titolo La guerra mondiale di Salvini, mentre Salvatore Aranzulla e Maurizio Ferraris saranno i protagonisti dell'incontro Il tecnologo e il tuttologo. Nella giornata di venerdì, Davide Oldani dialogherà con Pierluigi Pardo con Mangia Come Parli. Un gradito ritorno quello di Pif, che sarà insieme a Silvia Truzzi e David Parenzo nell'inconto La regola dell'amico. L'incontro Quali regole determinano i nostri rapporti futuri? vedrà dialogare Federico Rampini con Francesco Greco. Massimo Recalcati sarà al festival con l'incontro L'inconscio del libro. Previsto anche un appuntamento semi alcolico con aperitivo insieme a Gianni Coscia e Severino Salvemini: Le liste degli altri. Protagonisti anche Aldo Cazzullo con I giornali del mattino in diretta dal Festival e l'economista Carlo Cottarelli.
Sabato 8 settembre
Il protagonista della Colazione con l'autore sarà Guido Barbujani conn gli occhi sarà tenuto invece da Carlo Freccero. Piergiorgio Odifreddi spiegherà invece le Visioni Matematiche. Da non perdere l'incontro con Giovanni Allevi e Luca De Biase dal titolo L'equilibrio della Lucertola. A seguire la conferenza di Gad Lerner dal titolo Ma che razza di giornalismo. Brunello Cucinelli dialogherà con Cinzia Leone su La visione della Bellezza. L'evento clou sarà l'incontro con Piero Angela dal titolo Visione: come nascono le immagini del nostro teatrino mentale?
Domenica 9 settembre
Tra gli incontri da non perdere quello di Alberto Diaspro e Vittorio Pellegrini dal titolo Visioni al carbonio: tra vita e nanotecnologia. Gherardo Colombo dialogherà con Marco Travaglio su Dignità, informazione e libertà: 70 anni di costituzione. Presente anche Oscar Farinetti con Quasi: la meraviglia dell’imperfezione. Infine, tornerà Alessandro Barbero con Le visioni di uno storico.
Non mancheranno gli spettacoli.
- I baci sono definitivi di Pietrangelo Buttafuoco
- Musica: passione e professione con Gustavo Zagrebelsky, accompagnato dal violoncellista Relja Lukic.
- Musica e parole, in ricordo di Umberto Eco.
- Ogni storia è una storia d’amore, con Alessandro D’Avenia
- Contemporaneamente insieme, con Guido Catalano e Dente
- Beate le bestie. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca con Michele Serra
- Balle Spaziali, di Marco Travaglio
- Le linee rosse con Federico Rampini
- Il coraggio. Vivere, amare, educare con Paolo Crepet e Monica Guerritore
- Le donne erediteranno la terra, con Aldo Cazzullo e Beatrice Luzzi
- SN-19, con la sociologa Stefania Operto
martedì 28 agosto 2018
Il Festival della Mente 2018
A Sarzana, da venerdì 31 agostto a domenica 2 settembre, si svolgerà Il Festival della Mente, il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee.
Diretto da Benedetta Marietti, il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana.
Diretto da Benedetta Marietti, il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana.
Tre giornate in cui relatori italiani e internazionali propongono incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi, rivolgendosi con un linguaggio accessibile al pubblico ampio e intergenerazionale che è la vera anima del festival.
Il programma prevede una sezione per bambini e ragazzi realizzata con il contributo di Crédit Agricole Carispezia e curata da Francesca Gianfranchi.
Insostituibile è l'apporto dei giovani volontari –
ogni anno oltre cinquecento – che contribuiscono a creare il clima di
accoglienza e condivisione che da sempre contraddistingue il Festival
della Mente.
Secondo Aristotele, «l’uomo è per natura un animale destinato a vivere
in una comunità». Più di 2.000 anni dopo è il sociologo polacco Zygmunt
Bauman a sostenere come oggi più che mai l’umanità abbia bisogno della
comunità come antidoto alla globalizzazione e all’insicurezza. Ma cosa
significa nel mondo attuale la parola comunità? Si riuscirà a mantenerne
intatte le caratteristiche principali: solidarietà, appartenenza,
rispetto e libertà? Il filo conduttore della XV edizione del Festival
della Mente, dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, è il
concetto di "comunità" proprio perché da una parte ha l’ambizione di
riuscire a cogliere quello che è lo Zeitgeist, lo spirito del tempo,
dall’altra può essere declinato in modi diversi, riflettendo così la
multidisciplinarietà della manifestazione. Ma compito del festival non è
offrire una risposta certa e univoca a domande importanti bensì -
attraverso la pluralità e l’eterogeneità delle voci di scienziati,
umanisti, artisti, e una divulgazione leggera e appassionante -
proporre riflessioni originali, spunti creativi e prospettive inedite
che ci aiutino a interpretare la realtà di oggi, sempre più sfuggente e
contraddittoria.
E che ci spronino ad aprirci a
nuovi orizzonti del sapere e a renderci consapevoli che forse solo
sottraendoci all’individualismo sfrenato si può di nuovo credere in un
progetto comune che contempli altruismo e condivisione, nel rispetto di
tutte le diversità. Il mio grazie di cuore va alla Fondazione
Carispezia, e in particolare al presidente Matteo Melley, per la fiducia
e per gli stimoli a cercare di rendere il festival ogni anno più bello;
al Comune di Sarzana e al sindaco Cristina Ponzanelli per l’accoglienza
e la disponibilità; a tutti i collaboratori, i relatori e i volontari
per le energie e l’entusiasmo con cui contribuiscono alla realizzazione
del festival: una piccola grande comunità.
Benedetta Marietti
parallelaMente è la quinta edizione di una rassegna off, coordinata da Virginia Galli, Francesca Giovanelli ed Elisa Palagi, che si svolge dal 26 agosto al 2 settembre per le vie e le piazze di Sarzana e che vede come protagonisti artisti e associazioni culturali del territorio.
(Fonte festivaldellamente.it)