Cari ragazzi,
questo è un anno dalla doppia ricorrenza, le orrende leggi razziste e, fortunatamente, dieci anni dopo, l’entrata in vigore della Carta fondamentale. Il filo rosso che le unisce è l’articolo 3,
quel Manifesto dell’eguaglianza e della dignità umana che deriva
direttamente dalla rivoluzione francese. Poche righe che cancellano in
un solo istante venti lunghissimi anni di dittatura. Con la Costituzione
repubblicana siamo entrati tutti, uomini e donne di ogni ceto, nell’età
dei diritti. È solo attraverso l’attuazione ed il rispetto della nostra
Costituzione che possiamo garantire una buona manutenzione della nostra
Democrazia. Come dicevano i nostri padri costituenti la Carta è la base
della legalità repubblicana.
Quale miglior viatico dunque per voi giovanissimi ragazzi e ragazze
che l’invito alla lettura e, auspicabilmente, al rispetto della nostra
Bibbia Laica? La mia storia personale di testimone della memoria
nell’ultimo anno è diventata di dominio pubblico con la mia nomina a
Senatrice a vita da parte del Presidente della Repubblica. Il mio
cammino è iniziato trent’anni fa il giorno in cui ho pensato di rompere il silenzio sulla Shoah. Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani. La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare. Sta a noi farlo. A che serve la memoria? A difendere la democrazia.
Un carissimo saluto a tutti voi e auguri di buon lavoro.
f.to Liliana Segre
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