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venerdì 11 maggio 2018

Salone del Libro di Torino; Alessandro D'Avenia presenta, Ogni storia è una storia d'amore


Alessandro D’Avenia ha incontrato il pubblico del salone del libro di Torino tenendo una lezione sul tema: “Ogni storia è una storia d’amore

D’Avenia, scrittore e insegnante, ha raccontato davanti ad una folta platea come è nata la sua passione per la scrittura e la narrazione. Nonostante l’emozione, l’autore amato dai giovani ha introdotto l’argomento lanciando il messaggio: “Dobbiamo tornare a guardarci in viso. Il volto è la via d’accesso alla persona. Ogni volto è una storia”. Ed è all’età di cinque anni che fa risalire la sua passione per la narrazione: “All’asilo amavo il pongo: quello degli anni ’80 era diverso da quello di oggi. Da bambino ho imparato che le storie sono questione di vita o di morte: una volta inventate, non si torna più indietro, proprio come la palla marrone che si formava quando giocavi a unire le creazioni formate con il pongo”. In prima elementare, però, non ha trovato, come sperava, più pongo per creare nuovi personaggi, al contrario: “Sulla lavagna ho trovato i numeri, lì ho capito che avrei scritto libri, perché la matematica non faceva per me. Sulle pareti, invece, c’erano le iniziali dell’alfabeto associate a dei personaggi. Ho quindi immaginato i rapporti invisibili tra questi personaggi, mi sono chiesto cosa succede alla vita quando non si vede. Ho inventato così la prima storia che raccontai ai compagni”.
Ed è con fare baldanzoso che l’autore si è cimentato nel racconto della sua prima storia: “C’era lo gnomo che tutti i giorni andava in miniera la mattina quando era buio e ne usciva la sera quando era già buio, e non aveva trovato nulla. Tutte le volte che entrava ed usciva incontrava una farfalla libera di andare dove volesse. Quindi prova invidia, prende il coltello e le taglia le ali perché anche lui voleva volare.”
  Una storia che sembra banale, ma che analizzata oggi spinge ad una riflessione: “Perché le cose belle devono essere rovinate? Perché la bellezza del mondo viene costantemente deturpata? Il male entra dalla bellezza rovinata, non dal bene non fatto.” Da queste domande l’autore invita ad una riflessione, ponendosi come obiettivo la ricerca della bellezza. “Dobbiamo trovare del tempo per soffermarci per ammirare il bello, chiedendoci a quale punto siamo noi stessi nel compimento del nostro bello, perché con la nascita siamo chiamati a compiere”. Da qui inizia l’analisi del senso dell’amore all’interno del libro Ogni storia è una storia d’amore che trae inizio dalla storia d’amore tra Orfeo ed Euridice. Un mito che inizia con un ‘e non vissero felice e contenti’, una storia d’amore in cui Orfeo deve subito fare i conti con la sofferenza legata al sentimento di amare. “Il mito ci insegna che la parola ‘ti amo’ significa: tu non devi morire e io farò di tutto perché questo non accada”.

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