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lunedì 13 maggio 2019

Salone del libro; Concita De Gregorio


Fra i tanti libri presentati al Salone del libro c’è ‘Nella notte’, l’ultimo lavoro di Concita De Gregorio.
Firma storica de La Repubblica, Concita racconta, attraverso le due protagoniste, ciò che ha vissuto nella sua esperienza in politica.
“Chi si combatteva alla luce del giorno poi, nella scena sommessa, si è messo d’accordo. Quella che sembrava la fine di un’epoca, era solo l’inizio dell’epoca che viviamo oggi”. L’autrice spiega la genesi di questo suo lavoro partendo dagli esordi nel mondo della politica. “Per raccontare una cosa non bisogna esserne esperti, quanto usare un lessico adeguato. Un linguaggio specialistico scoraggia le persone, la pratica mi ha insegnato come funziona la comunicazione in politica. Ho capito che il potere è come un gioco, ma dovevo capirne le dinamiche. Le regole ci sono, sono poche ma complicate”.


L’autrice ha poi spiegato le regole che ha imparato: “La prima regola del potere è distrarre ogni giorno presentando un nuovo elefante rosa: tutto ciò che i politici dicono durante la giornata serve a distogliere l’attenzione da ciò che in realtà decidono e mettono in pratica. La regola numero due è: il potere è fondato su segreto, per questo tutto accade di notte”.
L’autrice, usando le protagoniste del libro, cerca di raccontare in maniera semplice le dinamiche delle cose.
“Hanno cercato di farmi fuori, senza riuscirci, e con questo libro ho cercato di raccontare quello che non dovevo vedere attraverso la fiction. In politica si costruiscono le fortune di una élite di pochi. I protagonisti di oggi ci illudono di sostituire i politici che li hanno preceduti, ma in realtà fanno le stesse cose, solo in maniera differente. Nel mio romanzo faccio passare per false cose vere, è un romanzo che è esattamente ciò che ho visto”.
L’autrice lo fa attraverso lo sguardo gli occhi ci una ragazza che deve risolvere un enigma e, come lei stessa sottolinea, con l’unica condizione che rende l’uomo libero e incorrotto: la povertà.
La protagonista del romanzo è Nora, una studentessa di Pisa che ha deciso di portare come tesi di dottorato, le dinamiche che hanno condotto alla mancata elezione del presidente della Repubblica durante una congiura politica avvenuta alcuni anni prima. Intitola la tesi Nella Notte, e prova a ricostruire l’intera vicenda servendosi delle confidenze di alcuni protagonisti. Il tutto avvenne tra le sette di sera e le nove del mattino, ore frenetiche in cui, ricostruendo il puzzle di elementi, la ragazza si imbatterà anche in un delitto.
      

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