Si tratta di un romanzo
storico, ambientato nel 218 a.C. ai piedi del Moncenisio, nell’attuale val di
Susa, allora abitate da delle tribù del popolo degli ANTICHI LIGURI.
L’area anticamente occupata
dalle popolazioni che definiamo “liguri” superava ampiamente i confini
dell’attuale Liguria e si estendeva tra l’Arno e la Provenza e tra il Po e il
Mediterraneo.
Il popolo dei Liguri è da considerarsi la più
antica popolazione italica di cui si conosca l’esistenza. Sembrerebbe
addirittura presente sul territorio peninsulare già prima degli stanziamenti
relativi alle migrazioni indoeuropee o alle successive colonizzazioni di popoli
del Mediterraneo. Secondo alcuni importanti studiosi, parrebbe che i Liguri
fossero presenti fin da epoche molto antiche nei territori confinanti ad ovest
con la penisola Iberica, al nord con la Gallia Celtica, con i Reti a nord-est e a sud-est con gli Umbri e gli Etruschi. Questo territorio corrisponde oggi alla valle del Rodano, alla Costa Azzurra,
alla Provenza, tutta la Liguria, al Piemonte, alla Lombardia, all’alta Toscana, all’Emilia e al basso Veneto, includendo la Corsica, l’isola d’Elba ed
il nord della Sardegna. Questi antichi abitanti della costa erano soprattutto
dei temibili guerrieri, piuttosto rozzi ma molto orgogliosi ed indipendenti. In
età Mesolitica, tra il 5.000 e il 4.000 a.C., a seguito di una migrazione di
popolazioni provenienti dalle regioni dell’Armenia, dal Caucaso e dal Mar Nero,
ridussero la loro presenza nel territorio compreso tra il delta del Rodano, la
Liguria e tutta la pianura Padana. Nel periodo che va dal 1.600 al 500 a.C., a seguito
probabilmente dei contatti con i popoli vicini presso i quali si usava questo
rito, i Liguri iniziano ad utilizzare la cremazione come sistema di sepoltura
dei defunti. Con il passare dei secoli, i Liguri vengono sottomessi dalle
popolazioni celtiche giunte dal nord nel periodo compreso tra il 1.000 ed il
500 a.C. I Celti comunque non riusciranno ad
integrarsi con le popolazioni liguri che si stanzieranno definitivamente nel
territorio compreso tra le Alpi Marittime e l’Appennino Ligure, popolando
stabilmente queste terre e proteggendole con la costruzione di Castellieri posizionati
su alture dominanti le valli nelle quali sorgevano i centri abitati.
Successivamente entreranno in contatto con gli Etruschi che fonderanno a Genova
un importante scalo commerciale e in un secondo tempo con i Latini e
gli Umbri.
Già gli scrittori greci
consideravano i Liguri il maggiore dei popoli del Mediterraneo occidentale e
ritenevano che essi si spingessero fino alle colonne d’Ercole (lo stretto di
Gibilterra), limite estremo del mondo conosciuto.
I loro insediamenti, collocati
spesso sulla sommità delle alture (i cosiddetti “castellari”), a controllo dei
pascoli e delle comunicazioni sviluppate lungo i crinali dei rilievi, erano a
volte muniti di mura di cinta o di difesi naturalmente perché situati in luoghi
di difficile accesso.
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