di Pierangelo Colombo

venerdì 25 agosto 2023

Hirpu, il cacciatore. Il lupo

 


Tornò verso il bivacco quando, con la coda dell’occhio, scorse un luccichio sullo sfondo di un cespuglio. Messa a fuoco l’immagine, sbalordito riconobbe la sagoma di un vecchio lupo che, seduto, osservava incuriosito ogni sua mossa. Occhi brillanti come oro fuso. 

Istintivamente, Hirpu alzò il braccio portando il bug in posizione di lancio. Cosciente che a quella distanza non poteva mancare il bersaglio, sentì montare una collera cieca: il desiderio di scaricare sulla bestia inerme tutto l’odio, la rabbia e la frustrazione accumulati. 

Calibrò bene il peso della lancia, e un leggero fremito attraversò il braccio, tanta era la forza che intendeva imprimere al colpo. L’energia della rabbia percorse l’avambraccio, il polso e la mano confluendo nella punta metallica. Il tempo parve sospendere la propria marcia, l’universo si concentrò nella distanza interposta fra la punta della lancia e il petto indifeso del lupo, fra i suoi occhi e quelli dell’animale; dove scorse una solitudine così profonda da lasciarlo senza respiro.

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