A
Verbania, dal 27 al 30 settembre, si terrà la XXII edizione di LetterAltura, il
festival LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2018, racconti sull'acqua e viaggi in battello
A caratterizzare questa edizione è
la scelta di incentrare gli incontri con gli autori e gli esperti, i diversi
eventi e le proposte alle scuole su due temi, presenti nel titolo di
quest’anno: l’acqua e il battello, che si aggiungeranno
e collegheranno ai tre temi tradizionali del Festival: la montagna, il
viaggio e l’avventura.
I temi saranno presentati in modi
diversi e con differenti forme espressive, in una serie di proposte che
vogliono incontrare l’interesse di un pubblico variegato, invitato a
partecipare attivamente a questa dodicesima edizione del Festival, nella sua
dimensione di incontro tra persone accomunate dalla curiosità e dalla passione
per la lettura e la cultura.
Il tema dell’ACQUA sarà
presentato al Festival da vari punti di vista.
Quello della spiritualità vedrà il
noto teologo e docente universitario Vito Mancuso trattare il tema
“Il messaggio dell’acqua” (sabato 29 settembre, alle 21, nella Sala
Teatrale del Centro Eventi Il Maggiore): a partire dall’antichissima
consapevolezza della connessione strutturale tra acqua e vita, Mancuso metterà
in luce il messaggio spirituale che l’acqua trasmette alla nostra esistenza,
nella convinzione che assimilare la lezione dell’acqua significa diventare un
po’ più simile a lei nel ritmo della vita quotidiana.
La poesia, con “lo scorrere della
parola” ma anche con la presenza del lago come ambiente e ispirazione, sarà
rappresentata (sabato 29 settembre, alle 18, nel Foyer del Centro Eventi
Il Maggiore) da Fabio Pusterla, poeta, traduttore e critico
letterario svizzero di lingua italiana che vive sulle sponde del Lago di
Lugano. Al Festival Pusterla parlerà di poesia e presenterà il suo nuovo libro,
pubblicato dalla casa editrice Marcos y Marcos; sarà presente anche
l’editore Marco Zapparoli.
La filosofa Francesca
Rigotti porterà l’attenzione (domenica 30 settembre, alle 15.30, a
Villa Giulia a Pallanza) su tre concetti: stupore, principio, acqua. L’acqua
filosofica, dotata di una forma particolare, sarà l’acqua della cascata,
imponente come la cascata del Toce o modesta come ogni cascatella alpina o
prealpina: un’acqua che ha origine da una sorgente e che fluisce e scorre con
continuità e permanenza.
L’architettura sarà rappresentata al
Festival (venerdì 28 settembre, alle 17, a Palazzo Flaim a Intra)
da Alessandro Scandurra, che con il suo studio milanese di
architettura ha firmato importanti progetti nazionali e internazionali.
Intervistato dal giornalista Giorgio Tartaro, Scandurra presenterà
progetti nei quali l’architettura entra a contatto o si confronta con
l’elemento dell’acqua. Con il titolo “Open cities” sarà anche allestita una
mostra fotografica (nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) che permetterà di
vedere e apprezzare i progetti e l’impostazione del linguaggio architettonico
dello Scandurra Studio Architettura.
Il libro Water grabbing. Le
guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo (EMI, 2018) porterà invece
l’attenzione alla realtà geopolitica ed economica del presente e del futuro. I
due autori, Emanuele Bompan, giornalista ambientale e fotografo,
e Marirosa Iannelli, ricercatrice esperta di water
management, parleranno al Festival (sabato 29 settembre, alle 16,
nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) di come l’acqua è diventata oggetto di
scontri commerciali, tensioni sociali e guerre internazionali. Il libro è un
viaggio molto documentato e appassionato intorno al globo, per conoscere un
problema che riguarda milioni di persone, soprattutto gli ultimi.
L’acqua come elemento indispensabile
per la vita, ma anche come risorsa scarsa in molte zone del mondo è al centro
dei due brevi film documentari che porteranno a conoscere la realtà
contadina della Colombia e le tradizioni della popolazione dei Borana, pastori
seminomadi che abitano nel sud dell’Etiopia. I film saranno proposti al
Festival (giovedì 7 settembre, alle 21.30, nel Foyer del Centro Eventi
Il Maggiore) in collaborazione con il Festival Corto e Fieno di
Ameno e Omegna.
L’acqua come elemento e spunto di
narrazione sarà presente nei racconti originali e nelle opere
artistiche che i narratori e artisti del Progetto Finis
Terrae proporranno al pubblico del Festival (venerdì 28 settembre,
alle 16, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore).
A conclusione del Festival (domenica
30 settembre, alle 16.30, a Villa Giulia a Pallanza) lo scrittore Antonio
Pascale proporrà uno sguardo più generale con il reading per
immagini “Il viaggio del Sapiens”: il lungo, meraviglioso e affascinante
viaggio di noi sapiens, dalle prime pitture rupestri fino al cellulare. Come è
stato possibile affrontare questo viaggio, quali condizioni hanno reso
possibile la partenza? Con quali benefici e quali costi? Un viaggio di milioni
di anni raccontato attraverso tre sole fotografie, la nascita della creatività,
la difficoltà del pensiero logico e la rivoluzione tecnologica.
Una presenza al Festival, importante
e attesa (sabato 29 settembre, alle 12, nella Sala Teatrale del Centro
Eventi Il Maggiore), sarà quella dello storico Alessandro Barbero, che
con le sue ben note capacità di racconto e divulgazione, tornerà al suo libro,
frutto di uno studio molto approfondito e ricco di molti dettagli, Lepanto.
La battaglia dei tre imperi (Laterza, 2010). Si parlerà quindi di una
delle battaglie navali più importanti della storia: il 7 ottobre del 1571,
quasi 450 anni fa, sulle acque del mare greco si svolse uno scontro tra un
Oriente musulmano in espansione e un Occidente cristiano che su quella vittoria
ha poi costruito una tradizione e quasi un mito testimoniato da racconti e
opere artistiche.
Assieme alla storia, anche
l’attualità del Mar Mediterraneo sarà presente al Festival con due incontri
molto diversi tra loro.
Mare corto è un progetto sul Mare Adriatico
realizzato dal fotografo Ignacio Maria Coccia e dal
giornalista Matteo Tacconi, che lo presenteranno in un
incontro-intervista con il giornalista Roberto Spagnoli (giovedì
27 settembre, alle 20.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore). In
varie tappe e vari tempi, il progetto è durato dal settembre del 2015
all’aprile 2017; i due autori hanno percorso diecimila chilometri tra strade
costiere e insulari, da entrambi i lati del mare, arrivando a
scoprire che l’Adriatico in realtà è un mare fatto da tanti microcosmi diversi,
a volte tra loro molto distanti a causa di profondi squilibri economici o da
difficoltà nel costruire un dialogo tra le sponde. Il prodotto finale del
progetto è una mostra che sarà allestita al Maggiore già a partire da metà
settembre e che si compone di circa quaranta foto, integrate da sette reportage
audio e una serie di testi.
La drammatica realtà del
Mediterraneo, teatro dei viaggi di centinaia di migliaia di migranti, tra
speranza e paura, accoglienza e “respingimento”, sarà presente nell’incontro (domenica
30 settembre, alle 11, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore), con
l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che attraverso
il libro I diritti annegati. I morti senza nome nel Mediterraneo (Franco
Angeli, 2016), scritto assieme a Marilisa D’Amico, parte dal fatto che negli
ultimi quindici anni oltre 30.000 migranti sono morti nelle acque del
Mediterraneo e più del 60% giace sepolto, senza identità. Ecco allora gli
interrogativi che si sono poste le due autrici, partendo dalla loro esperienza
di medico legale e di esperta di diritto: come dare un nome a questi morti?
esiste un dovere giuridico che impone il recupero e l’identificazione di questi
corpi? come garantire il diritto delle famiglie a conoscere il destino dei
propri cari?
Due altri incontri vedranno il mare
protagonista e scenario di racconti, nella forma narrativa del romanzo.
Lo scrittore e saggista Hans
Tuzzi (sabato 29 settembre, alle 17, nel Foyer del Centro Eventi Il
Maggiore) parlerà del suo romanzo giallo Al vento dell’Oceano (Bollati
Boringhieri, 2017), il terzo della trilogia che ha come protagonista Neron
Vukcic, ovvero Nero Wolfe prima di diventare il famoso investigatore delle
opere di Rex Stout. Nel 1926 l’apolide Vukcic sta attraversando l’Atlantico per
trasferirsi definitivamente a New York, ma sul lussuoso transatlantico Pamphilia un
ricco banchiere americano viene assassinato…
Simone Perotti è scrittore e marinaio, autore di
romanzi e saggi, tra i quali l’Atlante delle isole del Mediterraneo. Al
Festival (domenica 30 settembre, alle 10, nel Foyer del Centro Eventi Il
Maggiore) presenterà in particolare il romanzo Rais (Frassinelli, 2016),
un’epopea avvincente che ruota attorno al personaggio del pirata Dragut
Rais, tra elementi di finzione – intrighi, spionaggio, amore e tradimenti – e
fatti storici che riportano al Mediterraneo della prima metà del Cinquecento.
I temi del VIAGGIO e
dell’AVVENTURA, che sono caratteristici del Festival LetterAltura,
vedranno due eventi accomunati dagli scenari e ambienti polari.
Lo spettacolo teatrale Endurance.
Storia di un viaggio straordinario (venerdì 28 settembre, alle
21, a Villa Giulia a Pallanza) ripercorrerà il viaggio antartico
dell’esploratore inglese Ernest Shackleton, che nell’estate del 1914 si
imbarcò sulla nave Endurance (“Perseveranza”) per attraversare a
piedi il Polo Sud; ma la nave si bloccò nei ghiacci, fu trascinata alla deriva
e solo dopo molti mesi Shackleton e i suoi ventotto compagni poterono sbarcare
sulla banchisa gelata, costretti a sopravvivere in uno dei luoghi più inospitali
della Terra. Lo spettacolo sarà proposto dall’attrice svizzera ticinese Stefania
Mariani, autrice del testo assieme al regista Jean-Martin Roy.
Lo studioso ed esperto di
geografia Paolo Dolcini racconterà (sabato 29 settembre,
alle 10.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) il viaggio del piemontese
Giacomo Bove, navigatore ed esploratore, sulla nave Vega comandata
dallo svedese Adolf Erik von Nordenskiöld, che tra il 1878 e il
1879, partendo da Göteborg fino allo stretto di Bering, risolse il
problema del passaggio a Nord-Est, costeggiando le coste settentrionali
dell’intera Eurasia e navigando tra i ghiacci dell’Artico.
La MONTAGNA, l’altro
tema centrale del Festival LetterAltura, sarà protagonista di tre incontri, tra
ricerca scientifica, attenzione all’ambiente e alpinismo.
I ricercatori dell’Istituto per lo
Studio degli Ecosistemi, che è parte del CNR ed è una presenza storica a Verbania, presenteranno (sabato
29 settembre, alle 9.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) le modalità
e i risultati delle loro ricerche scientifiche sui laghi alpini; in particolare
sarà illustrata, con fotografie e video, l’esperienza che si realizzerà
domenica 2 settembre ai laghi del Paione, in alta Val Bognanco, dove l’avvio
del cammino scientifico LTER (che si concluderà il mercoledì successivo a Visp,
in Svizzera) sarà l’occasione di proporre ad un pubblico interessato, e in
particolare ai giovani, laboratori interattivi, incontri con i ricercatori
e letture per conoscere da vicino il mondo segreto dei laghi alpini.
Presentando (sabato 29 settembre,
alle 15, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) il suo libro Radici
liquide. Un viaggio-inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini (Ediciclo,
2018), la giornalista e ricercatrice ambientalista Elisa Cozzarini
farà scoprire che pochi sonoi corsi d’acqua ancora naturali sulle Alpi: anche
salendo in quota l’acqua non scorre più libera ma viene portata via, immessa
nei tubi e utilizzata per fare energia. Il libro è un’inchiesta sullo
sfruttamento idroelettrico degli ultimi torrenti alpini ma è anche il racconto
di un lungo viaggio tra valli note o sconosciute.
Il giornalista de La Stampa Enrico
Martinet intervisterà (domenica 30 settembre, alle 12, nel Foyer del
Centro Eventi Il Maggiore) le due guide alpine valdostane Marco
Camandona e François Cazzanelli, esperti alpinisti reduci
da una serie di scalate sulle cime e i ghiacciai dell’Himalaya, in una
spedizione che lo scorso maggio li ha visti accompagnare sulla vetta
dell’Everest l’astronauta Maurizio Cheli, anch’egli invitato al
Festival: “Era il 1996 - racconta Cheli sul suo blog - quando sorvolando
il pianeta a bordo dello Space Shuttle Columbia fotografai l’Everest. Da allora
ho sempre desiderato raggiungere quella vetta”.
Il BATTELLO e il LAGO,
e in particolare il Lago Maggiore, saranno anch’essi protagonisti degli
incontri e degli eventi del Festival 2018 di LetterAltura.
L’architetto e paesaggista Elisabetta
Bianchessi parlerà (venerdì 28 settembre, alle 19, nel Foyer del
Centro Eventi Il Maggiore) di “Lo.Ve. L’idrovia da Locarno a Venezia”: un
percorso di navigazione che attraversa tutto il Lago Maggiore, partendo dalla
parte svizzera più settentrionale per poi proseguire nel Ticino e nel Po e
arrivare al Mare Adriatico: “Un viaggio di scoperta e di conoscenza, immersivo,
nelle acque dolci che compongono questo corridoio fluviale, elemento primigenio
e fondante della cultura territoriale, urbana, dell’Italia del nord”.
Annalisa Porporato e Franco Voglino,
fotografi e appassionati trekker, porteranno al Festival (domenica
30 settembre, alle 14.30, a Villa Giulia a Pallanza) il loro libro Passeggiate
in battello. Nord Italia, Savoia e Svizzera (Edizioni Capricorno,
2013): una selezione di itinerari turistici da fare in battello e a piedi,
in tutte le stagioni, partendo dalle imbarcazioni che solcano il Po a Torino a
quelle che attraversano il Brienzersee, nell’Oberland bernese, passando per i
battelli e le sponde dei laghi di Viverone, Orta, Maggiore, Como, Iseo,
Ginevra, Annecy e Bourget.
Ma il lago sarà sia lo sfondo di
gran parte degli incontri del Festival, in particolare di quelli al nuovo
Centro Eventi e Teatro Il Maggiore, che il percorso dell’escursione in
battello, con buffet serale e spiegazione storica sui porti di Verbania,
che sarà proposta (domenica 30 settembre, alle 17.30, con partenza
dall’imbarcadero di Pallanza) a conclusione del Festival.
La realtà di Verbania, il suo legame
con l’acqua e non solo quella del lago, caratterizzerà due eventi.
L’esperto di storia locale Leonardo
Paracchini presenterà (venerdì 28 settembre, alle 15, nel Foyer del
Centro Eventi Il Maggiore), in chiave storica e con immagini del passato e del
presente, la sua ricerca su “Le rogge di Verbania”: una presenza di canali
artificiali oggi nascosta e dimenticata, ma che ha segnato la storia della
città, costituendo il “motore” della sua prima industrializzazione.
Un’esperienza suggestiva sarà
proposta (venerdì 28 settembre, con partenza alle 23.30 dalla località
Renco) con la passeggiata notturna lungo il torrente San Bernardino,
con qualche lettura e spunto di riflessione, ma soprattutto con l’ascolto
dell’acqua che scorre, nel fascino del silenzio e del buio.
Una dimensione particolare del
Festival LetterAltura 2018 sarà quella degli eventi e delle attività
per bambini e ragazzi.
Nelle giornate di giovedì 27 e
venerdì 28 settembre saranno proposte alle scuole attività di osservazione
scientifica, momenti e percorsi di narrazione, laboratori di creatività e
manualità, incontri su temi ambientali: tutto sempre incentrato sui temi
dell’acqua e del battello e in collaborazione con la Biblioteca di Verbania e
diverse associazioni.
Sabato 29 e domenica 30 settembre
bambini e ragazzi potranno fare sul lago l’esperienza di una prima lezione di
vela, grazie agli esperti del Circolo Velico Canottieri di Intra.
Saranno proposti ai più giovani
anche degli incontri con autori che diventeranno degli inviti alla lettura di
testi interessanti e adatti alle diverse età.
Lo scrittore Cristiano
Cavina farà due incontri: il primo (venerdì 28 settembre, alle 9.30,
nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) coinvolgerà i bambini delle
scuole elementari attorno al libro Pinna morsicata (Marcos y
Marcos, 2016), che racconta le avventure e gli incontri tra le onde di un
giovane delfino; il secondo (venerdì 28 settembre, alle 15, nella Sala Blu del
Centro Eventi Il Maggiore) vedrà l’autore del romanzo Inutile Tentare
Imprigionare Sogni (Marcos y Marcos, 2013) confrontarsi e dialogare
con gli studenti delle scuole superiori che hanno letto il libro nel contesto
del Progetto BookSound.
Indirizzato agli studenti delle
scuole medie sarà invece l’incontro (venerdì 28 settembre, alle 11,
nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) con lo scrittore Marco
Magnone, che presenterà il sesto e ultimo volume della saga Berlin (Mondadori,
2015-2018): una storia corale per adolescenti dove si mescolano storia, musica,
etica e avventura e dove ognuno trova la personalità con cui identificarsi. I
ragazzi saranno coinvolti in un dialogo e confronto con Marco Magnone che avrà
un secondo momento, di qui a qualche mese, con la presenza a Verbania di Fabio
Geda, l’altro autore della saga.
L’invito al Festival 2018 di
LetterAltura è l’invito a incontri con ospiti interessanti, ma anche a vivere
momenti piacevoli, a partire dall’inaugurazione (giovedì 27 settembre,
alle 17, sulla terrazza del Centro Eventi Il Maggiore) con la successiva (alle
ore 18) e allegra proposta musicale del Bandino, un gruppo di
giovani che presenterà il suo repertorio jazz, e con il buffet
offerto sulla spettacolare terrazza del Teatro Il Maggiore (alle ore 19).
Partecipare al Festival darà inoltre
l’occasione di vedere e apprezzare gli allestimenti e le mostre
ospitate al Centro Eventi Il Maggiore, ma anche di visitare la libreria
e l’edicola del Festival e gli spazi dedicati alla ricerca
scientifica, alla difesa dei diritti umani, alla presentazione dei diversi e
numerosi partner di LetterAltura e alla presentazione della stessa Associazione
culturale LetterAltura.
(Fonte associazioneletteraltura.com)
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