Leggere è importante; quante
volte avrete sentito dire questa affermazione? Leggere è sognare, è il cibo della mente, concetti quasi ovvi, ma
non così scontati. La nostra società, lo dimostrano i dati, è portata al mordi e fuggi, all’immagine che
riassume mille concetti, alle frasi brevi, da cioccolatini, aforismi che
saziano in pillole. Sembra che la frenesia della vita quotidiana non ammetta la
‘perdita’ di tempo nel rilassarsi a leggere un bel libro. Ci si è disabituati, pare
che molti abbiano assopito la fantasia: meglio un bel film, dove l’immaginazione
non deve lavorare per costruire luoghi, visi, scenari. Nel film è già tutto pronto.
Eppure ci sono libri che cambiano la
vita, il mio è stato proprio ‘Il buio
oltre la siepe’. Debbo a questo romanzo la passione nei confronti della
lettura e, successivamente, alla scrittura. Un libro che, facendomi innamorare,
mi ha spalancato la mente proiettandola in un universo nuovo, entusiasmante, rendendola
golosa di nuove esperienze. Avevo dodici anni allora, e la lettura si limitava
ai fumetti, prediligendo le figure alla parola scritta. M’incutevano timore quei
volumi zeppi di pagine bianche stracolme di parole, la lettura mi dava il senso di ‘stancante’. Atteggiamento che,
ovviamente, dava ripercussioni pesanti anche sull’andamento scolastico.
La
svolta è stata proprio questo libro che, attirando l’attenzione, mi ha permesso di riflettere, innanzitutto,
sulle conseguenze che l’ignoranza ha sul comportamento umano. Ho capito come l’autrice,
attraverso la scrittura, abbia avuto l’opportunità
di trasmettere la propria esperienza, le proprie idee, portandone a conoscenza
migliaia di persone.
Debbo
poi ringraziare la lungimiranza della mia professoressa di lettere che,
proponendo questo libro per la compianta ora di narrativa, ha saputo farcelo
apprezzare analizzandone il messaggio senza pedanteria, lasciando libero
dibattiti in classe su esperienze personali, stereotipi, parallelismi con la
società contemporanea.
Per
questo mi piacerebbe aprire un dibattito
su questo argomento: Quale libro vi ha
cambiato la vita?
Titolo originale: To Kill a
Mockingbird" (uccidere un usignolo)
Il buio oltre la siepe, sinossi
Il romanzo è scritto in prima
persona, narrato dalla protagonista Jean Louise (Scout), ormai adulta; è
ambientato in Alabama all'inizio degli anni 30. Scout e Jeremy (Jem) sono due
ragazzini orfani di madre, che vivono nella piccola cittadina di Maycomb. Il
padre, Atticus Finch, è un avvocato metodico e apprezzato in tutta la contea, ma
nonostante gli impegni è attento nell'educazione dei figli, supportato dall’adorata
domestica Calpurnia. La vicenda inizia quando Scout ha sei anni; è estate e,
assieme al fratello Jem, più vecchio di 4 anni e l'amico Dill, un anno più
vecchio di Scout, si ritrovano quasi ogni giorno per giocare nel giardino di
casa, interpretando personaggi ispirati ai romanzi d’avventura, ma i tre
ragazzi sono anche attratti dalla misteriosa presenza del vicino di casa Boo
(Arthur Radley), dal passato burrascoso segnato dalla frequentazione di
amicizie poco raccomandabili, che, per evitare il riformatorio, è stato confinato
in casa sotto custodia del padre.
Perno del romanzo, è la vicenda
che scuote la dormiente cittadina: Tom Robinson, bracciante nero, è
ingiustamente accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca
(Mayella Ewell). Atticus è incaricato dal giudice Taylor di difenderlo. Durante
il processo, Atticus riesce a dimostrare l'assenza di prove a carico dell'imputato,
dimostrando in modo incontrovertibile che le percosse subite dalla giovane, e
la stessa violenza, sono opera del padre, Bob Ewell; la giuria, tuttavia,
condanna Tom. Scout e Jem assistono al processo dalla balconata riservata ai
neri, ospiti del loro pastore. La maggioranza degli abitanti di Maycomb
disprezza Atticus, che viene definito “negrofilo”, anche per aver permesso ai
suoi figli di mescolarsi al pubblico di colore. Tom viene quindi incarcerato.
Atticus è fiducioso nella possibilità di ribaltare la condanna durante il
ricorso in appello, ma Tom, stanco e sfiduciato, durante l'ora d'aria tenta la
fuga dal carcere, venendo così ucciso dalle fucilate delle guardie. Nonostante
questo, Bob Ewell continua a nutrire un terribile odio nei confronti di Atticus,
risentimento che lo spinge a vendicarsi cercando di uccidere Jem e Scout, una
notte mentre rincasavano dopo la festa di Halloween. I bambini vengono salvati
da Boo, che per anni li aveva osservati in silenzio dall'interno della propria
abitazione. Per salvare i due ragazzi, Boo uccide Ewell. Lo sceriffo ne è
consapevole ma, per evitare allo psicolabile Boo un processo, decide di
archiviare il caso come un incidente.
Harper Lee
Il buio oltre la siepe, commento
Si
tratta di un romanzo
di formazione, dove
è narrato il percorso di crescita di Scout, che, con i suoi sei anni, guarda il
mondo con innocenza mista a paura. La vicenda ha una durata temporale di
tre anni, arco di tempo in cui Scout affronterà degli eventi che la
trasformeranno in una piccola adulta.
Assaporando l’ingiustizia e la diversità, Scout vedrà crollare la percezione del mondo che si era costruita. L’autrice, attraverso la protagonista illustra temi come il ruolo delle donne nella società e i diritti della popolazione afroamericana.
Assaporando l’ingiustizia e la diversità, Scout vedrà crollare la percezione del mondo che si era costruita. L’autrice, attraverso la protagonista illustra temi come il ruolo delle donne nella società e i diritti della popolazione afroamericana.
Credo si possa
condensare il messaggio contenuto nell’opera, nella consapevolezza che i
pregiudizi siano generati principalmente dall’ignoranza. Gli stessi pregiudizi
che, inevitabilmente, producono paure, nel diverso, nello sconosciuto o chi non
rientra negli schemi accettati dalla società. Paure che possiamo combattere,
cessando così di essere tali, solamente se siamo disposti ad affrontarle. E è
proprio attraverso il coraggio di Atticus, che l’autrice vuole insegnarci l’importanza
del rispetto delle proprie idee, facendogli dire: “Hanno diritto di pensarlo e hanno il diritto
di far rispettare la propria opinione, ma prima di vivere con gli altri,
bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l’unica cosa che non debba
conformarsi al volere della maggioranza.”
Nessun commento:
Posta un commento