Bere e mangiare tra i Celti: le fonti letterarie
Gli autori e le
fonti antiche che descrivono lo stile di vita dei Celti sottolineano la loro
passione per le grandi feste collettive, il cui momento culminante era proprio
il banchetto: si trattava infatti di occasioni sociali in cui si esibiva e
legittimava il prestigio, si celebrava il valore militare, si stringevano
alleanze e si scambiavano doni. Posidonio di Apamea racconta: ‘Quando in molti
mangiano insieme, si siedono in cerchio, ma sta nel mezzo, come il direttore di
un coro, il più potente, colui che si distingue dagli altri per il valore in
guerra, per il lignaggio o per la ricchezza. Vicino sta il suo ospite, e di
seguito per ordine da ogni lato ciascuno secondo il proprio rango. E mentre gli
uomini armati con scudo ovale stanno dietro, gli armati di lancia stanno di
fronte in cerchio … lo schiavo serve percorrendo il cerchio da destra a
sinistra; in questo modo è servito’ (Ateneo, I sofisti a banchetto IV, 152 b-d)
COSA MANGIAVANO:
I cereali
coltivati nell’età del Bronzo sono il grano tenero o il farro,
la spelta, il miglio e l’avena; nell’età del Ferro, invece, l'orzo,
il panico e la segale.
Farro e Spelta, Avena e Segale: per la panificazione
Nelle zuppe invece ci finiva un po' di tutto soprattutto le leguminose
(fave, piselli, lenticchie)
Orzo per minestre
asciutte (il panicium, l’antenato dell’attuale Panissa vercellese), pane, birra
e polente.
Miglio: minestre,
polente
Segale: per la
panificazione
Legumi come Lenticchie
(molto presente nella cucina celtica) e Cicerchie.
Nocciole e Noci molto
usato il loro olio per condire le pietanze.
Burro, lardo e cotiche
Formaggi, fra cui gli
erborinati
Gocce di pino: ricetta
taurina per eccellenza, antenate delle caramelle per la tosse. I taurini
prendevano le gemme del pino cembro cuocendole nel miele facendole caramellare.
Virtis: germogli di
luppolo selvatico
Maiali, ovini e caprini
tabù era la carne dei volatili poiché considerati messaggeri degli dèi.
Castagne bollite o come
farina per il pane
Cotognata, confettura
di mele cotogne
cacciagione
Idromele: bevanda sacra
per eccellenza
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