Alla Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri
presentati e analizzati i dati riguardanti il 2018 sul mercato librario nel nostro
paese. Il libro italiano si conferma la prima industria culturale del Paese e
la quarta editoria in Europa. La libreria fisica resta il canale di vendita
privilegiato dai lettori e dai giovani, intercettando il 69% degli acquirenti,
ma cresce il peso delle vendite online. Sono 29,8 milioni gli italiani che
hanno letto almeno un libro nell’ultimo anno, tra romanzi, saggi, gialli,
fantasy, manuali e guide.
Vediamo ora nel dettaglio i dati raccolti: Nel quadro
di un generale rallentamento dell’economia nazionale, quello del libro è un
comparto che fa segnare un – 0,4% di
fatturato, dopo il + 5,8% del 2017, nei canali trade (librerie, grande
distribuzione organizzata- Gdo, store on line compresa la stima di Amazon a
cura dell’AIE). Sono circa 1,442 miliardi di euro a prezzo di copertina.
La libreria resta il canale di vendita privilegiato
dai lettori e dai giovani,
intercettando il 69% degli acquirenti 2018. Cresce il peso delle librerie online, che rappresentano il 24%
degli acquisti di libri (1 libro su 4 oggi si compera così; era il 3,5%
nel 2007). La grande distribuzione copre il 7% delle vendite (era il 17,5% nel
2007, l’8,7% nel 2017). Cresce il mercato ebook, che ha raggiunto quota
67milioni di euro, pari a circa il 5% del mercato trade di varia.
Gli italiani che hanno letto almeno un libro
nell’ultimo anno sono 29,8 milioni. Il 62% della popolazione legge solo libri di carta, mentre l’8% ebook e
audiolibri, per il restante 30% è indifferente il supporto di lettura.
Con il 62% di lettori (di libri di carta) l’Italia continua, tuttavia, ad
occupare le posizioni di coda nel ranking europeo: dietro ci sono solo
Slovenia, Cipro, Grecia e Bulgaria.
Chi legge più di un libro al mese sono circa 5milioni:
si stima che generino ben 54milioni di copie vendute. Se ad essi si sommano
coloro che leggono 7-11 libri ne emerge che il 36% dei lettori generano il 68%
delle copie vendute.
Legge ben il 91% dei 4-9enni e l’88% nella fascia
10-14 anni. Con il crescere dell’età il valore scende progressivamente fino al
72% dei 45-54enni, che diventa il 23% dei 65-74enni.
Il presidente dell’Associazione Italiana
Editori Ricardo Franco Levi ha così commentato: “I dati confermano una volta di più
il valore e il peso del libro nella cultura e nell’economia dell’Italia. Si
evidenzia peraltro la necessità di un intervento di forti politiche di sostegno
alla domanda e di promozione della lettura i cui più felici esempi sono stati
la 18app, l’operazione a favore dei consumi culturali dei giovani, e
#ioleggoperché, la più grande operazione di promozione della lettura, promossa
da AIE, con oltre 650mila libri nelle scuole in soli tre anni e due milioni di
alunni coinvolti nel solo ultimo anno scolastico”.
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