Prime segnalazioni de gli “Amici della domenica “ per le candidature al Premio Strega 2019
Gli Amici potranno inviare le loro proposte entro le ore 12 di venerdì 7 marzo 2019, ecco le prime segnalazioni arrivate:
Roberto Cotroneo: Niente di personale – La nave di Teseo, presentato da Dacia Maraini
Uno scrittore che ha lavorato a lungo nel mondo dei giornali e della
cultura si accorge d’un tratto, come per una strana epifania, di essere
stato negli ultimi trent’anni il testimone di un tempo ormai perduto.
Perché è scomparso il mondo di Moravia e Calvino, di Fellini e Sciascia?
E il grande giornalismo, e l’anima delle case editrici? Decide quindi
di ricostruire il motivo per cui tutto questo è accaduto. Attraverso una
scrittura densa e il confronto con personaggi un tempo importanti
e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di quello che oggi vede
attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, dei segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente, dei fantasmi che la abitano.
Un romanzo che è un atto d’accusa stringente e radicale, la fotografia di quello che siamo diventati. L’inno a un tempo perduto, a un tempo cristallizzato e rivendicato: la storia e lo sguardo di un uomo capace di passione, indignazione, ironia, che fa del narrare invettiva e resistenza, perché la memoria a volte è l’unica chiave per salvare il futuro.
e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di quello che oggi vede
attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, dei segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente, dei fantasmi che la abitano.
Un romanzo che è un atto d’accusa stringente e radicale, la fotografia di quello che siamo diventati. L’inno a un tempo perduto, a un tempo cristallizzato e rivendicato: la storia e lo sguardo di un uomo capace di passione, indignazione, ironia, che fa del narrare invettiva e resistenza, perché la memoria a volte è l’unica chiave per salvare il futuro.
Roberto Cotroneo (Alessandria, 1961) è un romanziere, un critico, un
saggista e un fotografo. Tra i protagonisti della vita culturale
italiana di questi trent’anni è stato per oltre un decennio a capo delle
pagine culturali dell’Espresso. Oggi scrive per il Corriere della Sera.
Ha pubblicato i romanzi: Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età
perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome
(2002), Questo amore (2006), Il vento dell’odio (2008), E nemmeno un
rimpianto (2011), Betty (2013). Tra i saggi: Se una mattina d’estate un
bambino (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2002), Chiedimi chi
erano i Beatles (2003), Il sogno di scrivere (2014), Lo sguardo
rovesciato (2015), L’invenzione di Caravaggio (2018) e il libro
fotografico: Genius Loci (2017).
Davide Grittani: La rampicante – LiberAria, presentato da Giulia Ciarapica
Nelle Marche, sospese tra Medioevo e terzo Millennio, la storia di
una famiglia apparentemente come tante. Riccardo è un figlio che si
ribella alle logiche del branco; Edera è una “bambina rampicante” che
sente delle voci (nella testa) e inconsapevolmente dispensa saggezza;
Sor Cesare è un padre che esercita la propria egemonia comprando
l’affetto di chi lo circonda.
“La rampicante” è un viaggio dentro sé stessi che sovrappone
tutti gli strati della tragedia shakespeariana: la verità, l’amore,
l’inganno, l’avidità, la paura, la vendetta. Un crescendo di emozioni
che, spiando dentro la scatola nera di una famiglia qualsiasi, scortica
le deformazioni di una società, fatta di ipocrisia, che ignora il
proprio destino. Fino a quando “la rampicante” riporta le cose al loro
posto.
Davide Grittani ha scritto un romanzo sull’importanza del dono, su
com’è difficile riconoscerlo, su com’è arduo meritarlo e infine su com’è
categorico dimenticarlo. Una trama fitta e avvincente sull’incapacità,
degli uomini, di rendersi conto del privilegio che gli è stato concesso
attraverso la vita: un argomento prezioso, espresso attraverso una
scrittura autentica.
Davide Grittani (Foggia, 1970) è giornalista e scrittore. Dal 2006 al
2016 ha curato la prima mostra internazionale della letteratura italiana
tradotta all’estero Written in Italy, per cui si è aggiudicato il
Premio Maria Grazia Cutuli 2010. Ha pubblicato il romanzo Rondò. Storia
d’amore, tarocchi e vino (Transeuropa 1998, allora diretta da Massimo
Canalini) e E invece io (Biblioteca del Vascello 2016, Torino)
presentato in concorso al Premio Strega 2017. La rampicante è il suo
terzo romanzo.
Vittorio Cotronei: Passato remoto – MdS editore, presentato da Paolo Ferruzzi
"Il Modesti", pensionato della Solvay e noto bracconiere, si getta dalla
rocca di Poggio Primo Marittimo apparentemente senza una ragione. Unico
interessato a far luce sul mistero di quella morte sembra essere Marino
Maltese, un ufologo, che torna così nei luoghi della sua giovinezza: un
antico borgo dell'entroterra toscano. Nella casa del suicida rinviene
dei fogli scritti in alfabeto etrusco che lo indirizzano verso il mondo
dei tombaroli e del mercato nero di reperti archeologici. L'indagine lo
condurrà in un luogo misterioso che pare legato al mito di Tagete, il
'Saggio dalle sembianze di fanciullo' che leggenda vuole abbia insegnato
agli Etruschi la scienza sacra dell'aruspicina. Scavare nel passato,
nel proprio e in quello del territorio che lo ospita, non è sempre
facile per Marino Maltese che si trova costretto a condurre la propria
surreale indagine tra mille ostacoli, pericoli e personaggi bizzarri
fino a un imprevedibile finale.
Vittorio Cotronei è nato a Pisa nel 1977. Una volta laureato in legge si
trasferisce a Madrid, dove rimarrà per cinque anni. Premiato al Fazio
Degli Uberti con il racconto "Luce", il suo romanzo, Andalù (MdS
editore, 2015), è stato premiato al Premio Letterario Internazionale
Cinque terre - Golfo dei Poeti. Dopo aver partecipato alle raccolte di
racconti "Vituperio delle Genti" e "Maledetti Pisani" (MdS editore,
2016/17) esce con il suo nuovo romanzo in cui si ritrova l’ufologo
Marino Maltese, già protagonista di Andalù.
Raffaella Romagnolo: Destino – Rizzoli, presentato da Giuseppe Patota
Marzo 1946. Su una lussuosa Aprilia con autista, Mrs. Giulia Masca fa
ritorno a Borgo di Dentro: quarantasei anni prima, sola, incinta e senza
soldi, aveva detto addio alle campagne piemontesi imbarcandosi su un
piroscafo alla volta di New York. Nella filanda che l’ha vista operaia
bambina il tempo dei geloni alle mani e delle guerre con i padroni si
era compiuto e in mezzo alla folla di Manhattan, tra i grattacieli e il
profumo di hot dog, per Giulia era iniziata una nuova vita: un marito
titolare di un alimentari nel cuore di Little Italy, un figlio, un
piccolo impero commerciale. L’America le aveva regalato il riscatto che
aveva sempre sognato. Ma il passato la tormenta. Che ne è stato di sua
madre Assunta? Dell’amica Anita Leone e della sua vivace famiglia di
mezzadri? Che fine ha fatto Pietro Ferro, il fidanzato che Giulia ha
abbandonato senza una parola di spiegazione quasi mezzo secolo prima?
Mentre lei era lontana, le colline intorno al Borgo di Dentro e i suoi
abitanti sono stati protagonisti di due guerre mondiali, dell’avvento
del fascismo e della lotta per la liberazione. Di battaglie, di amori e
di speranze. Quando Giulia torna in Italia, non può che guardare quei
luoghi e quei volti con altri occhi se vuole chiudere i conti con il
passato.Raffaella Romagnolo compone un romanzo magistrale, la storia di
una donna coraggiosa che non ha mai dimenticato le sue radici, perché
neanche un oceano può cancellarle. Questa è la storia di chi parte ma
anche quella di chi resta. La storia dell’Italia del Novecento.
Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971, vive a Rocca Grimalda. Ha pubblicato
L’amante di città (2007), La masnà (2012), Tutta questa vita (2013) e La
figlia sbagliata (2015, candidato Premio Strega 2016, Premio Società
Lucchese dei Lettori 2016).
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