sabato 25 novembre 2023
Nessuno si senta escluso
25 novembre, per dire BASTA!
Il volo dell’aquila
Racconto edito di Pierangelo Colombo, classificatosi terzo nel Premio Città di Verona.
Condividete pure, ma non scordatevi di citare l'autore. 😀
sabato 18 novembre 2023
La penna o la spada?
In momenti come questi mi chiedo se veramente la penna sia più forte della spada: la rabbia è tale che metterla per iscritto non è semplice, oltre che sembrare inutile. Il desiderio, a caldo, è quello della vendetta. Ma a chi gioverebbe? A placare la rabbia, certo, ma non a creare un futuro migliore; e allora, riflettendoci, forse è vero che con la penna si può fare qualcosa: educare e creare consapevolezza. E a tutti propongo di chiedere a gran voce una presa di coscienza, chiedere, pretendere, che i governanti, rinunciando al populismo d’occasione, pensino a introdurre nell’insegnamento scolastico quello che nelle famiglie latita: l’educazione affettiva. L'educazione all'affettività ha l'obiettivo di sviluppare l'intelligenza emotiva a partire dalla consapevolezza delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti e di accrescere le abilità affettive con l'obiettivo di favorire una buona relazione interpersonale.
venerdì 13 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; la mattanza
Brennu fece un cenno ad Artal che, appoggiato a un tronco, aspettava con l’arco in posizione di tiro. Al segnale, estrasse una freccia dalla faretra, soppesandola, ne portò la punta a contatto del Torque che portava al collo, ne inserì la cocca al centro della corda e tese l’arco per tre quarti, avvertendo nelle braccia tutta la resistenza del legno incurvato. Puntò la cuspide verso il petto della bestia scelta per aprire la caccia. Il giovane cervo stava brucando a una ventina di passi da lui. Dominando l’ansia, l’arciere prese la mira, conscio che un tiro ben assestato avrebbe sorpreso la vittima, concedendogli l’opportunità di un secondo tiro. Un movimento deciso e le dita mollarono la cocca.
mercoledì 11 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; il sogno di Artal
La mente volò lontana in terre straniere, fantasticando sulla maestosità dei paesi descritti da vecchi mercanti nomadi. Ricordava le meraviglie di Genua, la città che sorgeva sul confine fra terra, cielo e mare, e che aveva visitato assieme a suo padre quando vi era stato inviato come ambasciatore. Rammentava i palazzi, le stoffe, le spezie, i metalli e le pietre preziose commerciate al porto. Le lingue straniere udite fra i mercanti.
Sognante, ripensò ai racconti di quel vecchio marinaio fenicio dal nome impronunciabile che, proveniente dalle terre dove sorge il sole, narrava di capitali tanto fantastiche quanto remote. Città fortificate, i cui giardini, stupefacenti, crescevano su terrazzi costruiti nel bel mezzo di un deserto, dove l’acqua era un bene più prezioso dell’oro. Città sulle cui torri altissime svettavano templi ricoperti d’oro, in cui gli dèi potevano albergare mostrando la propria potenza. Immaginava quel porto dominato da una statua colossale, dalla cui fiaccola s’alzava un rogo visibile per miglia e miglia. Ricchezze nascoste nelle tombe di re; tesori così grandi da non poter essere descritti. Mausolei dalle dimensioni inimmaginabili. Templi in cui l’aria profumava d’incenso, mentre giovani vestali, dalla bellezza sopraffina, accoglievano i pellegrini onorando la dea Afrodite.
lunedì 9 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; la caccia
In breve tempo, tutti furono pronti. Galvanizzati, fecero attenzione a evitare il minimo rumore, aggirandosi come ombre furtive nella boscaglia per accerchiare il branco. La pioggia finalmente giocava a loro favore, smorzando lo scricchiolio di foglie e rametti secchi e, soprattutto, diluendo nell’aria il loro odore.
Ognuno occupò il posto assegnatogli, così d’essere in postazione quando, alle prime luci dell’alba, sarebbe iniziata la caccia. Fu una nottata lunga: la pioggia cadde a intermittenza e con varia intensità, intervallata da folate di vento che, mulinando fra le fronde, producevano suoni sinistri. Appoggiati chi al tronco di un albero, chi a un masso, dormirono con il bug stretto fra le mani.
venerdì 6 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; il branco
La luce del giorno stava ormai calando d’intensità quando giunsero al bivacco degli esploratori. Il cielo plumbeo prefigurava una nottata priva del ben che minimo spiraglio di luce. Neppure il tenue sfavillio delle stelle avrebbe offerto sostegno al manipolo di uomini.
Trovarono i compagni seduti, sparpagliati in una piccola radura quasi pianeggiante; inermi sotto la pioggia battente, avvolti nei mantelli scuri con il cappuccio a coprirne la testa e le mani a conca dinanzi la bocca a trattenere il calore del fiato. Grigi e silenziosi, parevano spiriti dei boschi.
mercoledì 4 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; il lupo
Un rumore poco distante gli fece schizzare il cuore in gola. Gli parve di riconoscere il fiato stanco del vecchio lupo. Respiri ravvicinati, spezzati da un mesto uggiolio.
La pioggia sembrò concedere una tregua, trasformandosi in acquerugiola: piccole gocce d’acqua accompagnate da un leggero nevischio.
Con passi lenti, rientrò nella caverna dove i compagni dormivano della grossa. Presa una torcia, ne immerse il capo nelle fiamme che ancora danzavano sopra il mucchio di brace. La benda di lino s’incendiò facilmente, producendo un fumo denso e nero. Tenendo la fiaccola alta dinanzi a sé, tornò all’esterno per illuminare un tratto della radura.
lunedì 2 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; le tracce
«Cerchiamo di non lasciare tracce» intimò Hirpu. «Risaliremo il ruscello per tutta la foresta; nella radura c’è una grotta dove ripararci: non è molto grande, ma per noi può bastare». Dato uno strattone all’asino, si mise in marcia seguito dai compagni.
La pioggia parve concedere una breve pausa; il loro passo, tuttavia, era appesantito dal terreno fangoso: avanzavano lentamente, con estrema fatica. Hirpu non disse una parola, la febbre sembrava essere scesa lasciandogli i muscoli indolenziti e le giunture ossee doloranti; camminava claudicante, e più volte dovette aggrapparsi all’asino per non cadere a causa dei frequenti capogiri.
venerdì 29 settembre 2023
Hirpu, il cacciatore; l'attesa
Nei ragazzi la tensione andava aumentando con il trascorrere delle ore. Erano consapevoli di trovarsi in un territorio infestato da bande di briganti di cui sarebbero stati facili prede. Ognuno cercava di mandare via l’inquietudine in modi differenti: chi parlottando a bassa voce, chi affilando il pugnale con una pietra, chi spuntando un ramoscello. Artal rovistava nella bisaccia lasciatagli dal padre, mentre Hirpu se ne stava rannicchiato nel mantello sperando di scacciare la febbre, così da poter partecipare alla battuta di caccia.
L’improvviso latrato di un lupo ruppe l’attesa. Hirpu scrutò perplesso la macchia. Il rumore di foglie e rami secchi calpestati allarmò il gruppo di giovani che, fulminei, balzarono in piedi impugnando le armi. Uscendo allo scoperto, si misero a semicerchio per affrontare il pericolo e coprirsi le spalle a vicenda.
mercoledì 30 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Terre di pace
Hirpu non rispose; limitandosi a osservare negli occhi dell’amico una forza dirompente che ne esaltava la voce. «Tempo fa, un mercante mi raccontò del paese sconfinato che c’è oltre le montagne. Il terreno prima si trasforma in dolci colline dove scorrono placidi ruscelli; poi, le foreste si diradano lasciando il passo a immense praterie. Lì la terra non è piena di pietre come la nostra, gli uomini non faticano per dissodarne la superficie. Soffice e fertile, lascia crescere grano in abbondanza. Il mercante dice che basta piantare un pugno di semi per averne cento volte tanto a fine stagione.»
«Se è vero quello che dice il mercante, allora dimmi: perché i popoli che vivono in quel paradiso sono sempre in guerra? Gli Insubri e i Boi sono nemici dei Taurini e quindi anche nostri, mentre i Latini non fanno altro che conquistare nuove terre in cerca di schiavi.»
«Gli uomini non si contentano mai di ciò che hanno» rispose Artal. «Bramano sempre nuove terre, ricchezze, conquiste. Sono smaniosi d’emergere sugli altri per ricchezza, valore, coraggio. Mai domata è la fame di potere e prevaricazione dell’uomo.»
lunedì 28 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Brannoviro
«Abbi fiducia in te stesso» lo rassicurò Brannoviro, poggiandogli una mano sulla spalla. «Sei un ragazzo in gamba, non lasciarti abbattere dalle prime difficoltà. Gli dèi hanno modi differenti di comunicare con noi; forse sei destinato a grandi imprese e questo è solo l’inizio del cammino, oppure stai diventando pazzo, questo non lo so, ma di una cosa sono più che sicuro: nelle tue vene scorre il sangue di tuo padre. Il valore e la saggezza non sono misurabili dalle dimensioni del corpo, ma dalla grandezza dello spirito». Detto questo, si congedò dandogli una pacca sul braccio.
venerdì 25 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Il lupo
Tornò verso il bivacco quando, con la coda dell’occhio, scorse un luccichio sullo sfondo di un cespuglio. Messa a fuoco l’immagine, sbalordito riconobbe la sagoma di un vecchio lupo che, seduto, osservava incuriosito ogni sua mossa. Occhi brillanti come oro fuso.
Istintivamente, Hirpu alzò il braccio portando il bug in posizione di lancio. Cosciente che a quella distanza non poteva mancare il bersaglio, sentì montare una collera cieca: il desiderio di scaricare sulla bestia inerme tutto l’odio, la rabbia e la frustrazione accumulati.
Calibrò bene il peso della lancia, e un leggero fremito attraversò il braccio, tanta era la forza che intendeva imprimere al colpo. L’energia della rabbia percorse l’avambraccio, il polso e la mano confluendo nella punta metallica. Il tempo parve sospendere la propria marcia, l’universo si concentrò nella distanza interposta fra la punta della lancia e il petto indifeso del lupo, fra i suoi occhi e quelli dell’animale; dove scorse una solitudine così profonda da lasciarlo senza respiro.
mercoledì 23 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Il padre di Hirpu
Sbigottito, aveva dimenticato cosa stesse cercando e si era messo a correre fra i cadaveri, le armi e i corvi che già razziavano i resti. Inciampando in uno scudo di legno era caduto, finendo con il volto vicino a quello di un guerriero che giaceva con la bocca spalancata in un ultimo tremendo grido di battaglia. Si era rialzato inebetito; ovunque volgeva lo sguardo vedeva soltanto morte e dolore.
lunedì 21 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Il campo di battaglia
Nitide e cruenti tornavano le immagini di quel giorno, quando, ancora fanciullo, camminava esausto accanto alla madre, facendo ritorno al villaggio dopo essere stati avvisati della vittoria dei loro guerrieri. Gli Allobrogi, sconfitti, avevano abbandonato il campo di battaglia battendo in ritirata. Ricordava quando, risalendo il pendio fra l’ansare dei profughi, la sua fantasia immaginava battaglie epiche, il grandioso trionfo da eroe di suo padre assieme agli altri guerrieri.
Avvicinandosi al villaggio aveva udito i loro canti vittoriosi elevati a ringraziare Toutatis dell’esito. Rammentava il senso d’onnipotenza e fierezza provato nell’udirli, il desiderio d’imitarne un giorno le gesta.
venerdì 18 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. La vendetta
«Arrenditi all’evidenza, lupo» proseguì Brennu. «Forse gli dèi, non avendoti dato un corpo da guerriero e nemmeno da cacciatore, hanno voluto offrirti il dono delle visioni, così ‘da grande’ potrai occupare il posto di Ariobrigo.»
Furente di collera, Hirpu balzò in piedi a pugni serrati. Deciso a regolare i conti una volta per tutte, si stava per stagliare sull’avversario, ma una fitta alle costole gli impedì il movimento facendolo piegare sulle ginocchia e cadere faccia a terra.
«Cosa ti succede, lupo? Oggi non ti riesce proprio di reggerti in piedi?» lo schernì Brennu.
Brannoviro, che assisteva alla scena poco distante, si alzò rabbioso ammonendoli severamente. Il riverbero delle fiamme ne ispessiva lo sguardo irato, evidenziando la lunga cicatrice che attraversava la guancia destra.
mercoledì 16 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. La saggezza di Brannoviro
«Con il tempo figliolo, con il tempo» rispose Brannoviro. «Non aver fretta di bruciare le tappe, ognuno ha un proprio destino e anche il tuo è tracciato. Quella che oggi ti pare una bruciante sconfitta, domani può rivelarsi il segno da cui hai iniziato un nuovo tragitto. Non sempre l’albero caduto, sbarrandoti il sentiero, è solo una perdita di tempo; spingendoti a cambiare direzione ti può portare là dove non ti saresti mai incamminato.»
martedì 15 agosto 2023
lunedì 14 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Il volere degli dèi.
Brannoviro si fece serio. «I disegni degli dèi non sono scrutabili dagli uomini. Prendi me: sono nato privo di respiro, strangolato dal cordone attorno al collo. A salvarmi è stato l’intervento del vecchio druvid: richiamato nella notte da strani presagi, mi ha portato così com’ero, nudo e livido, ai piedi della roccia sacra. Nessuno vide cosa fece o quale spirito evocò. Mia madre disse che, ancora stesa sulla stuoia del parto, investita da una vampata di calore, cadde in un sonno profondo. Al risveglio, vide il druvid incappucciato rientrare nella capanna tenendomi in braccio, vivo e affamato.»
sabato 12 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Il branco
«Gli esploratori hanno visto il branco ai pascoli alti solo due giorni fa, qualcosa deve averli pur spinti a scendere in così poco tempo. Hai visto un orso?»
«No, è stato il verso di quegli animali.»
«Quelli del sogno?»
«Non è stato un sogno!» tuonò il giovane. «Li ho visti per davvero… devi credermi» terminò implorante. «Il loro verso è qualcosa di inquietante, mai sentito prima. Forse i cervi, sentendolo, si sono impauriti e…» Scoraggiato e deluso, non trovava le parole per proseguire percependo lo scetticismo di Brannoviro.
«È impossibile che delle bestie così grosse e senza pelliccia possano sopravvivere su quelle cime. Questo periodo, lassù, porta notti gelide.»
giovedì 10 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Malinconia
Era malinconico: riassaporava le emozioni provate da fanciullo in situazioni simili. Rammentava lo sguardo indagatore del padre, che sapeva leggerne l’animo quando il coraggio non bastava per confessare le colpe. Vindonno era venuto a mancare troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile nonostante gli sforzi di Brannoviro, che aveva cercato d’occuparne il posto prendendosi carico di lui e della madre. Premuroso e severo al tempo stesso, mai aveva fatto distinzione fra lui e il figlio Artal.
martedì 8 agosto 2023
Hirpu, il cacciatore. Il conflitto
«Chi è il comandante della spedizione? Tu o io? Chi dà gli ordini?» ruggì Brennu. I due ristettero con i volti a poca distanza l’uno dall’altro, mentre sul resto della squadra calò il silenzio. «Un’altra parola da parte tua e ti rispedisco al villaggio a fare la guardia alle capre per il resto della tua miserabile vita. Chiaro?» Gli occhi scuri del comandante mandavano bagliori; rigidi, fissavano arroganti quelli di Hirpu che, tuttavia, non si lasciò intimidire. Nessuno dei due abbassò lo sguardo per primo.
lunedì 31 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Hirpu, ormai fuori pericolo, lasciò il rifugio per scorgere meglio il gruppo di donne dalla carnagione bruna e i lunghi capelli corvini. Alcune di loro viaggiavano sedute sui bordi dei carri, mostrando delle vistose fasciature ai piedi, segno dell’estenuante marcia su terreni scoscesi e sassosi. Una, in particolare, colpì la sua attenzione: teneva il ventre gravido fra le braccia. Poco oltre, un’altra donna reggeva un fagotto da cui provenivano dei sonori vagiti. Meravigliato, Hirpu pensò alla forgia di cui madre e figlioletto dovevano essere temprati per aver superato il valico con le sue notti alpine, sferzate dai venti del nord che, in quel periodo dell’anno, portavano gelo e la prima neve in quota.
venerdì 28 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Lasciato il nascondiglio fece per voltarsi, ma il sangue gli si raggelò nelle vene: lungo il sentiero del grande colle stava calando il più grande esercito mai visto. Un lungo serpentone umano che, seguendo il sentiero, scendeva verso valle; le armature, le spade e le cuspidi delle lance risplendevano ai raggi del sole. A precederli, il clangore dei calzari chiodati che, nel loro passo cadenzato, battevano il terreno come il maglio di un fabbro. In sella a splendidi destrieri, maestosi cavalieri dai lunghi mantelli e cimieri di fogge differenti aprivano la via alla colonna, mentre altri, disposti sui lati di essa, ne scortavano il possente incedere. Guerrieri schierati in plotoni ordinati e compatti, mentre un nugolo di bandiere e stendardi circondavano quello che, con tutta probabilità, doveva esserne il comandante.
mercoledì 26 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Riacquistata la lucidità, sbirciò attraverso un cespuglio cresciuto fra le rocce: a trenta passi verso la foresta, due armigeri avanzavano in sella a maestosi destrieri. L’armatura brillava al sole; bronzea la carnagione, mentre gli occhi, neri e profondi quanto una caverna, scrutavano il terreno attraverso la celata dell’elmo, da cui lunghi crini di cavallo fluttuavano nell’aria scendendo a lambirne le spalle. Mai aveva visto dei soldati così bardati. Le loro spade, rilucenti, pendevano dai cinturoni, mentre le lance, tenute in pugno, ondeggiavano appena al soffio del vento. I cavalli parevano stranamente quieti, come se non avessero appena udito quel verso riecheggiare nella valle.
lunedì 24 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Il sole era già alto sull’orizzonte quando riprese i sensi. Immerso nel nulla, percepì un forte ronzio nelle orecchie. Fece per respirare dal naso, ma l’aria era bloccata da un tappo di sangue raffermo. S’impose di non muovere nemmeno un muscolo, finché non avesse ripreso le forze per sopportare il dolore lancinante; strinse i denti per non urlare. Le fitte sembrarono calare d’intensità, come riassorbite dalle stesse membra. Anche la vista, inizialmente sfocata, riacquistò nitidezza. Si accorse, però, di non riuscire ad aprire del tutto l’occhio destro. Ispezionò il viso con la punta delle dita, sfiorando il gonfiore dolente che dal sopracciglio scendeva sino allo zigomo. Rivoli grumosi di sangue ormai seccato attraversavano il volto in più parti.
venerdì 21 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Il cervo, immobile, gli offriva le spalle, mentre la testa, leggermente inclinata di lato, pareva invitarlo alla sfida. Il solo modo per catturarlo era quello di balzargli in groppa e recidergli la vena giugulare; in questo modo l’eventuale fuga da parte dell’animale sarebbe stata vana: seguendone le tracce, Hirpu lo avrebbe trovato sfiancato e agonizzante, e l’avrebbe finito facilmente. Doveva, però, agire velocemente e senza alcuna esitazione: un solo errore e il cervo, incornandolo, l’avrebbe certamente scaraventato giù dal dirupo.
mercoledì 19 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Acquattandosi sul terreno come un felino, il giovane si avvicinò al gruppo di rocce cercando di non tradire la propria presenza. L’adrenalina pompata nei muscoli lo fece avvampare; controllava a fatica l’ansia. Con movimenti cauti, portò la mano verso il pugnale di suo padre, infilato nella cinta. Le dita tremolanti cinsero il manico d’osso, mentre la mente inseguiva l’ignoto celato dietro le rocce: forse un animale, il mostro di cui aveva sentito il verso o, peggio, un guerriero armato di lancia.
lunedì 17 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Quel pensiero, assieme ai raggi abbacinanti del sole, gli infuse nuovo vigore esortandolo a rimettersi in cammino. Le membra sfinite, che poco prima avevano rifiutato ogni ordine, ripresero a obbedire nonostante l’indolenzimento. Avviandosi verso la foresta scorse con la coda dell’occhio il balzo di un leprotto, mentre nella valle riecheggiava un suono mai udito prima: quasi certamente il verso di un animale, difficile da classificare; sicuramente ben lontano da un ululato o dal bramito dell’orso, ma capace, tuttavia, d’infondere angoscia.
mercoledì 12 luglio 2023
Hirpu. Estratto
Un falco planava disegnando cerchi nel cielo; la sua ombra sfiorò il ragazzo mentre saggiava la roccia con le dita, cercandovi degli appigli. Il silenzio era rotto soltanto dal suo ansare e dai ciottoli che, staccandosi, precipitavano alla base del dirupo. Proteso nello sforzo, Hirpu non badava al vuoto cha andava aumentando sotto di sé. Spettava all’udito valutare, tramite il tempo di caduta delle pietre, l’eventuale volo che l’attendeva nel caso di un passo falso. Serrando i denti, trattenne i gemiti generati dai muscoli tesi. Conquistava a fatica ogni centimetro della parete, che si faceva sempre più aspra. Le dita doloranti lasciavano sulla roccia tracce di sangue: ferite provocate dalla ruvida pietra che, gelida, pareva in alcuni tratti aguzza e tagliente quanto una lama.
lunedì 10 luglio 2023
Hirpu. Estratto
Camminavano spediti; occhi aperti, bocche cucite e orecchie tese. Crescendo avevano conosciuto, senza assuefarsene, la presenza assidua di Dispater, dio degli hinferi che, impietoso, aleggiava sotto forme differenti: fame, malattie, guerre, ma anche belve feroci o banali avventatezze. Viaggiare disarmati in un territorio infestato da lupi o predoni equivaleva a correre lungo la cresta di un monte: un’imprudenza poteva costare la vita.
venerdì 7 luglio 2023
Hirpu. Estratto
Volgendo lo sguardo verso la macchia, vide l’amico montare di guardia. Non era la prima volta che subiva una punizione a causa sua. Le ore trascorrevano lentamente, intervallate da un sonno agitato e privo di sogni. La foresta assorbiva ogni rumore nell’inerzia dell’aria. I piccoli animali stavano nascosti, turbati dalla presenza dei cacciatori; persino i lupi sembravano aver abbandonato il proprio territorio.
mercoledì 5 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. Estratto
Hirpu faticava a distogliere le idee da quella che ormai era divenuta un’ossessione: catturare un cervo degno del rix. Conosceva le difficoltà di un’impresa simile: i capi migliori erano i più vigorosi, impensabile competere in velocità e forza. Doveva quindi giocare d’astuzia, usare la tattica dell’aquila: scegliere la preda e spingerla in un dirupo. Azione fattibile, specie se avesse chiesto l’aiuto di Artal, un fratello più che un amico. Sapeva, però, che proprio in nome dell’amicizia questi avrebbe cercato di dissuaderlo.
lunedì 3 luglio 2023
Hirpu, il cacciatore. IL RIX
IL RIX
Il sistema sociale celtico prevedeva l’elezione del proprio condottiero, Rix, non per diritto divino o di discendenza, ma solo per acclamazione unanime, e dopo che quest’ultimo avesse dato dimostrazione concreta del proprio valore in battaglia e della propria saggezza e lungimiranza nell’amministrazione della tribù.
martedì 30 maggio 2023
QUARANTOTTO MINUTI AL SUONO DELLA SVEGLIA
Quarantotto minuti al suono della sveglia
mercoledì 24 maggio 2023
HIRPU, IL CACCIATORE
Non era mai corso buon sangue fra lui e Brennu, fin da ragazzini, ogni pretesto era buono per scatenare la rivalità. Il carattere non era la sola differenza fra di loro: mole imponente quella di Brennu, i cui muscoli, forgiati da faticosi allenamenti, ostentavano una forza impressionante. Alto e dal portamento fiero, incarnava l’immagine di Toutatis, dio della guerra. Fierezza che traspariva dallo sguardo arcigno. Al contrario, Hirpu, segaligno e di statura decisamente inferiore al resto dei compagni, pareva un ragazzino cui era stata preclusa la crescita. Tuttavia, il fisico asciutto e leggero gli permetteva una straordinaria rapidità. “Destrezza utile a fuggire” lo punzecchiava Brennu. In realtà, Hirpu faceva sfoggio della sua agilità con arrampicate fulminee su alberi e pareti rocciose, mettendo a frutto gli insegnamenti di Vindonno, suo padre, abile scalatore oltre che irriducibile guerriero.
martedì 23 maggio 2023
Hirpu, il cacciatore; la battaglia
HIRPU, IL CACCIATORE
La Battaglia:
Dalle testimonianze tramandati dai Latini sappiamo che i Liguri affrontavano il nemico in battaglia seminudi o nudi per mostrarsi il più possibile vicino allo stato animale selvaggio per incutere timore ai Romani molto meno robusti.
Si mostravano dipinti su tutto il corpo, portavano lunghe chiome impastate con argilla. Spesso tutto ciò che indossavano era dei calzari di cuoio, un cinturone e un collare di metallo ritorto, detto Torque che serviva loro per catalizzare l’energia nella testa.
Erano armati con lunghe lance, dette Bug, uno scudo bisogno, una spada scadente perché forgiata con metalli dolci e molto raramente, con arco e frecce che venivano considerate disonorevoli perché non adatte allo scontro fisico.
venerdì 19 maggio 2023
Hirpu, il cacciatore
Il gruppo di cacciatori ostentava visi tesi e fieri, traditi soltanto dagli occhi lucidi; un'emozione esaltata dal rito d’investitura: da loro sarebbe dipeso l’andamento dell’inverno.
Fra essi, in prima fila, v’era Hirpu, il 'lupo' nel suo idioma. Indossava la veste di lana appositamente tessuta da sua madre. Orgoglioso, impugnava saldamente il bug, la cui punta di metallo riverberava le fiamme sacre. Il giovane sosteneva stoicamente l’ondata di calore, che ne bruciava le ciglia e la punta dei capelli color rame. Esaltato, Hirpu ne respirava l’aria rovente, cercando uno spiraglio fra le fiamme da cui scrutare la bella Abala.
giovedì 18 maggio 2023
Hirpu, il cacciatore; l'incipit
Incipit
mercoledì 17 maggio 2023
Hirpu, il cacciatore; la prefazione
Prefazione
HIRPU, IL CACCIATORE: IL RIX
Il sistema sociale celtico prevedeva l’elezione del proprio condottiero, Rix, non per diritto divino o di discendenza, ma solo per acclamazione unanime, e dopo che quest’ultimo avesse dato dimostrazione concreta del proprio valore in battaglia e della propria saggezza e lungimiranza nell’amministrazione della tribù.
martedì 16 maggio 2023
HIRPU, IL CACCIATORE: la battaglia
La Battaglia:
Dalle testimonianze tramandati dai Latini sappiamo che i
Liguri affrontavano il nemico in battaglia seminudi o nudi per mostrarsi il più
possibile vicino allo stato animale selvaggio per incutere timore ai Romani molto
meno robusti.

Si mostravano dipinti su tutto il corpo, portavano lunghe
chiome impastate con argilla. Spesso tutto ciò che indossavano era dei calzari di
cuoio, un cinturone e un collare di metallo ritorto, detto Torque che serviva
loro per catalizzare l’energia nella testa.
Erano armati con lunghe lance, dette Bug, uno scudo bisogno,
una spada scadente perché forgiata con metalli dolci e molto raramente, con
arco e frecce che venivano considerate disonorevoli perché non adatte allo
scontro fisico.
lunedì 15 maggio 2023
HIRPU, IL CACCIATORE: abbigliamento Taurini
Come vestivano i Taurini
Abbigliamento:
Sappiamo che, almeno nella prima età del ferro, le tecniche e
le decorazioni dovevano essere molto simili a quelle golasecchiane. Quindi, i
materiali erano lino, canapa e lana. Le tinture vegetali erano gialla, molto
diffusa in Piemonte, rossa (robbia), blu (guado).
I mantelli erano di spessa lana infeltrita e idrorepellente,
a volte decorati a scacchi. In genere erano corti, avvolti sulle spalle come
delle stole e fermati con figure in bronzo. I mantelli spesso erano usati come
cappucci.
La veste femminile era formata da un lungo pezzo di stoffa a
telaio manuale nel quale, durante la tessitura, veniva ricavato il buco per la
testa. Non c’erano cuciture perché simbolo di povertà. Aperta sui lati veniva trattenuta
in vita da una cintura di cuoio con fibbia in bronzo. Più la veste era lunga e larga più era
considerata elegante. La sottoveste era in lino o canapa. Spesso la veste elegante
era ricamata con fili rossi o blu, con motivi a spirali, triskel o simboli
solari.
I calzari erano perlopiù dei mocassini in cuoio.
I gioielli consistevano in una collana di grani d’ambra, bracciale
in bronzo o pasta di vetro.
domenica 14 maggio 2023
HIRPU, IL CACCIATORE; LA RELIGIONE
LE POPOLAZIONI LIGURI, GRAZIE AL LUNGO CONTATTO CON LE POPOLAZIONI CELTICHE, HANNO ACQUISITO CREDENZE E MITI PROVENIENTI DA QUEL MONDO. A PARTIRE DAL VII SECOLO A.C. I CORREDI FUNEBRI SONO SIMILI A QUELLI RISCONTRABILI PRESSO LE POPOLAZIONI DI CULTURA CELTICA.
Gli dèi di Hirpu:
Belanu, è una
divinità protoceltica della luce, uno dei maggiori e più influenti
tra gli antichi dèi europei per il quale si eseguivano sacrifici e riti
collegati ai solstizi e perciò ai cicli solari dell'anno. Il teonimo Belanu è
stato ritrovato su alcune iscrizioni scoperte nei pressi di Oulx e
a Bardonecchia. Alcuni lo hanno accostato al dio Apollo della
cultura mediterranea. La sua compagna era Belisma, dea del fuoco. Adorato dai Liguri, Iberi, Celti continentali e insulari era noto
per la sua influenza sulla luce solare e di conseguenza sull'agricoltura, sulla
stagionalità, sulla temperatura, sull'allevamento e in pratica su ogni attività
umana dell'epoca protostorica europea, sovrintendeva persino sull'illuminazione
della psiche nell'accezione spirituale e mentale come guida alle innovazioni e
invenzioni.
Tuotatis,
era nella mitologia celtica il dio della guerra, della fertilità e
della ricchezza, identificato secondo alcuni come l'equivalente del dio Marte romano. Il suo nome significa "padre
della tribù", dal touta celtico che significa "tribù" o
"gente". A Toutatis, che è anche conosciuto con i nomi di Albiorix (re del mondo) e Caturix (re della battaglia), erano offerti
sacrifici umani per placare la sua ira.
Alator,
protettore dei cacciatori, sembra che il suo
nome significhi “colui che nutre il popolo”.
Bergusia era una dea celtica, consorte del
dio Ucuetis, lei venerata come la dea della prosperità, mentre Ucuetis era
un dio patrono degli artigiani.
Dispater, Antica divinità latina
corrispondente al greco Πλούτων quale attributo di Ade in quanto «ricco» (Dis
da Dives); come Dispater si configura quale il rovescio infero di Iuppiter.
Nell’ambito del collegamento con le genealogie della mitologia greca, D. fu
detto figlio di Saturno e di Ops e fatto signore, insieme con Proserpina,
del mondo sotterraneo e dei tesori che la Terra cela. In suo onore si
celebravano in Roma i giochi secolari.