La Trama
Il vecchio Callimaco, giunto alla fine di una vita vissuta nel canto e
nella musica, trascorre il suo ultimo giorno circondato dalle tante persone che
lo hanno amato, e con loro ripercorre i momenti cruciali della sua vita, tra
ricordi, sogni e visioni. Racconta così di quando, bambino, era il piccolo
"servo pastore", amato e temuto dalla comunità, per il suo indomito
spirito di eretica libertà; dialoga, in sogno, con la figlia Teresa dagli occhi
secchi, che per amore dal mare di Rimini finisce a morire nell'Argentina delle
torture e della dittatura; si diverte a ricordare la filastrocca di Volta la
carta, e si commuove nel ricordo degli amici nativi americani che gli
raccontarono la strage del Fiume Sand Creek ... E poi ancora, Callimaco rievoca
Il cielo d'Irlanda, l'Hotel Supramonte e tanti altri luoghi e immagini che –
attraverso le canzoni – sono entrati nell'immaginario collettivo degli
italiani. Quella di Bubola è una grande operazione letteraria, destinata a
lasciare un segno profondo nella storia della cultura contemporanea: le sue
canzoni tornano qui in un'altra forma, quella della prosa d'arte, e rivivono,
arricchite di nuove suggestioni, nuove sfaccettature, nuova luce.
Sognai talmente forte, l’ultimo
libro scritto da Massimo Bubola, edito da Mondadori, è uno scrigno in cui l’autore
racchiude i propri ricordi, i sogni e, soprattutto, le sue canzoni, che racconta
nella forma del romanzo. Attenzione, però, perché non si tratta di una cronaca sulla
esegesi dei testi che ha scritto, bensì le canzoni diventano, attraverso la
narrazione, la storia stessa. Non sono le canzoni le protagoniste della trama,
ma diventano la struttura stessa su cui essa si basa.
Un racconto che, partendo dalla sua infanzia, attraversa il
percorso con cui approda ai giorni nostri attraverso ricordi, citazioni,
aneddoti, ma anche rimpianti e dolore. Attraverso la voce del protagonista
Callimaco, che in punto di morte racconta la propria vita, l’autore ci
accompagna in un viaggio nel profondo della sua anima attraverso le canzoni, dalla
serenata di Tre rose, al dolore di Fiume sound Creek, dall’introspettiva
Quello che non ho, alla sognatrice Cielo d’Irlanda.
Una scrittura fluida e incisiva quella di Bubola, di cui
aveva già dato prova con il suo libro precedente Ballata senza nome, edito da
Frassinelli, una lettura sulla Prima Guerra Mondiale attraverso la rilettura
dell’Antologia di Spoon River. In Sognai talmente forte, l’autore
ci conduce attraverso i sogni raccontando attraverso canzoni e filastrocche. Ma
anche gli odori hanno una valenza potente per risvegliare sensazioni lontane.
Un libro da leggere attentamente assaporando pagina dopo
pagina ogni singola vibrazione che ne scaturisce.
Massimo Bubola, nome di culto e figura centrale della musica
d’autore italiana, poeta, musicista, scrittore. Ha al suo attivo venti album
che tracciano un percorso unico nella letteratura musicale del nostro Paese. La
sua poetica si abbevera alla tradizione della musica popolare e alla poesia
contemporanea, arrivando a maturare una formula musicale ricca di suggestioni
letterarie, che influenzerà la scena italiana a cominciare da Fabrizio De
André, con cui scrive e compone due storici album come Rimini e L’indiano, oltre a Don Raffae’, e lo porterà a creare altre grandi canzoni
popolari come Il cielo d’Irlanda. Nel 2006 ha pubblicato una raccolta di
poesie dal titolo Neve sugli aranci, e nel 2009 il suo primo romanzo, Rapsodia delle terre basse (Gallucci). Si è poi dedicato alla riscoperta
del patrimonio artistico, musicale e storico della Prima guerra mondiale. Da
questo lavoro hanno avuto origine due album: nel 2005 Quel lungo treno e nel 2014 Il Testamento del Capitano. Nel 2017 il suo ultimo romanzo, Ballata senza nome (Frassinelli), è stato celebrato dalla
critica (vincitore del Premio Croce) e premiato dal pubblico.
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