Martedì 19 giugno,
presso il cortile di Palazzo Castiglioni in Piazza Sordello a Mantova, si è
svolta la tradizionale serata dedicata alla presentazione degli autori e ospiti
del Festivaletteratura 2018. La 22a edizione del festival della letteratura che
si terrà da mercoledì 5 a domenica 9 settembre. A presentare il palinsesto
dell’evento saranno Simonetta Bitasi, Alessandro Della Casa e Salvatore Satta.
Un’edizione
ricca di appuntamenti che andranno a distendersi tra piazze, palazzi e altri
luoghi della città arriva da un appassionante lavoro di tessitura che ha messo
in connessione artisti provenienti da mondi diversi, creato corrispondenze tra
scrittori, chiamato all'opera nuovi attori della scena culturale e - in
particolare quest'anno - centinaia di adolescenti. È per questa strada che la
partecipazione di ciascun autore viene a trasformarsi in un
"incontro", l’elemento di base della festosa costruzione di Festivaletteratura.
Incontrarsi al Festival significa infatti ritrovarsi ad allargare i discorsi
avviati, approfondire gli scambi, dare corso alle idee, verificare – nel
confronto con il pubblico - quello di cui si è discusso per mesi, al di là dei
singoli appuntamenti in calendario, prendendosi il tempo che occorre e trovando
la giusta atmosfera.
Festivaletteratura
continua a guardare al mondo, cercando di affiancare ai nomi più riconosciuti
inviti più di proposta. Tra gli ospiti che animeranno gli appuntamenti della
prossima edizione vanno segnalati Nicole Krauss, tra le
più popolari scrittrici statunitensi della sua generazione, nuovamente al
Festival dopo dieci anni; il giornalista e scrittore anglo-americano Simon
Winchester; Jöel Dicker, astro nascente
del romanzo giallo; il maestro dell’horror Dario Argento;
Nona Fernández, giovane talento della letteratura
latinoamericana; Yan Lianke, scrittore cinese impostosi
all'attenzione mondiale da oltre quindici anni; Yanis Varoufakis,
economista ed ex-ministro delle Finanze del governo Tsipras, e ancora - come
attesi ritorni - Richard Flanagan, Helen
Humphreys, Nicola Davies, Aidan
Chambers e Davis Sedaris. Sono oltre
trenta i Paesi di provenienza degli artisti e scrittori ospiti quest'anno, ed è
proprio sul crinale delle frontiere che si può tentare una prima via di accesso
al programma del 2018. La frontiera del resto è un segno su un foglio di carta,
un atto di scrittura che separa stati, genera conflitti, crea e disperde identità
nazionali. In un momento in cui soffiano i venti identitari e sembrano svanire
le speranze universalistiche, Festivaletteratura percorre queste linee contese
per raccogliere storie e cercare nuovi paradigmi che ci aiutino a interpretare
le trasformazioni in corso e a ritrovare un'idea condivisa di mondo. Un esperto
di relazioni internazionali, un geografo e un inviato di guerra - Bruno
Tertrais, Franco Farinelli e Valerio Pellizzari-
cercheranno di individuare storie e ragioni delle frontiere, tra volontà di
dominio e rappresentazione della Terra; Tim Marshall,
per oltre trent'anni corrispondente della BBC dai fronti più caldi, illustrerà
le cause geografiche che portano popoli e stati a scatenare guerre e a
innalzare muri.
Linee
arbitrarie o barriere naturali, le frontiere danno confini alla cittadinanza,
ai diritti, spesso a valori che riteniamo universali, escludendo - oggi come in
passato - le migliaia di persone che provano in ogni modo a superarle. I grandi
flussi migratori impongono un cambiamento di pensiero e di sguardo. Donatella
Di Cesare e Francesca Rigotti
interverranno sulla necessità di una "filosofia della migrazione", Agus
Morales sul valore simbolico del rifugiato come nemico. La
reinvenzione della tecnica del fotoracconto di Carlos Spottorno
e Gugliermo Abril e il racconto di Ascanio
Celestini a partire dai manichini creati dall’artista Giovanni
Albanese testimonieranno l'esigenza di trovare nuove forme di
rappresentazione per le storie dei migranti. Le frontiere attraverseranno
persino le lavagne in piazza Mantegna, nelle lezioni di geografia tenute da Franco
Farinelli.
Negli
ultimi cento anni l'Europa ha mutato le proprie frontiere più di ogni altro
continente, e intorno alle patrie, alle identità, alle lingue che a fatica si
riconducono dentro i confini ridisegnati per tutto il Novecento si annodano
molte delle potenti narrazioni degli scrittori europei ospiti quest'anno a
Festivaletteraura. Diana Bosnjak Monai riscrive
l'assedio di Sarajevo attraverso le pagine del diario del nonno, Eduardo
Mendoza - considerato l'autore che meglio ha saputo raccontare le
trasformazioni della società spagnola negli ultimi decenni - affronta le
istanze dell'indipendentismo catalano, György Dragomán da
narratore e Géza Szocs da poeta restituiscono il punto
di vista di una minoranza - quella linguistica ungherese in Romania -
nell'esperienza delle dittature dell'Europa orientale. Da quella stessa
minoranza proviene Agi Mishol, poetessa isrealiana oggi
tra le più note al mondo, che ha abbandonato l'ungherese materno adottando
l'ebraico come lingua sacra, identitaria e nel contempo aperta all'esperienza
universale. Robert Menasse, il narratore e saggista
austriaco vincitore del Deutscher Buchpreis 2017, capovolge la prospettiva e
guarda le nostre piccole nazioni dall'anonima Bruxelles, cuore dell'eurocrazia,
mentre Sergej Lebedev ci porta in una Russia che non fa
i conti con il proprio passato. In questo quadro si inseriscono anche la
riflessione sul riemergere della questione ebraica proposta dalla psicoanalista
Elisabeth Roudinesco e soprattutto il bilancio su
speranze e conseguenze del Sessantotto fallito ad Est, condotto da Giudo
Crainz insieme a Diana Bonjak Monai , Wlodek
Goldkorn e Patrik Ouredník . Tra le
presenze europee più prestigose non vanno inoltre dimenticate quelle
dell’inglese Matt Haig e dell’islandese Jón
Kalman Stefánsson , di ritorno al Festival dopo la sua
partecipazione nel 2012.
RISATE A LIBRI
APERTI
A
Festivaletteratura quest'anno si ride. All'umorismo, uno dei generi letterari
più misconosciuti e bistrattati dalla critica, saranno dedicati numerosi e
bizzarri eventi, frutto della complicità di scrittori e artisti che hanno
coltivato questa passione in semi-clandestinità. Il percorso umoristico
"ufficiale" prevede un'incursione di Paolo della Bella
ed Ermanno Cavazzoni nella produzione di vignette e
giornali satirici tra Ottocento e Novecento, un saggio dialogato di Marco
Malvaldi e Stefano Tofani sulla comicità
toscana, nonché Bravo, brevissimo, una lezione-spettacolo di Guido
Conti sulla letteratura umoristica italiana passando per Collodi,
Zavattini, Fellini, Longanesi. Nel cortile di Palazzo Castiglioni si terrà
invece due volte al giorno il libro più divertente che ho letto, un
interrogatorio semi-serio condotto da Federico Taddia a
cui verranno sottoposti alcuni autori presenti al Festival - Tullio
Avoledo, Stephen Bollen, Bianca
Pitzorno, Marco Rossari e Alessandro
Zaccuri tra gli altri - per estorcere alcuni consigli utili alla
costruzione di una biblioteca minima di libri da ridere. Ed essendo l'umorismo
notoriamente contagioso, moltissimi saranno gli incontri in programma che
vedranno protagonisti scrittori inclini alla risata: oltre al già citato David
Sedaris, spiccano le presenze dei britannici David
Walliams, scrittore per ragazzi dalla comicità pirotecnica, e John
Niven, autentico fuoriclasse dell'umorismo nero e senza speranza,
alle quali si affiancano quelle degli italiani Antonio Albanese
- straordinariamente in coppia con Gian Antoni Stella
-, dei conduttori di Il ruggito del coniglio Antonello Dose
e Marco Presta, di Stefano Tonietto
- autore di numerosi saggi parodistici in versi e in prosa - e, nella serie
degli accenti, del catalogatore di eresie e reliquie Mauro
Orletti e di Fabrizio Bolivar, autore di
microracconti del buonumore.
"CITTA' IN LIBRI"
Sarà
Praga, a cinquant'anni dalla sua primavera, la "città in libri" di
Festivaletteratura 2018. La capitale ceca, dove "ancor oggi, ogni notte,
alle cinque, Franz Kafka ritorna a via Celetna a casa sua, con bombetta,
vestito di nero" come scriveva Angelo Maria Ripellino, sembra essere fatta
della sostanza stessa della letteratura a giudicare dai quasi trecento volumi
di Guillaume Apollinaire, Jorge Luis Borges, Karel Capek, Bruce Chatwin,
Umberto Eco, Jaroslav Hasek, Bohumil Hrabal, Franz Kafka, Milan Kundera, Rainer
Maria Rilke, Philip Roth, Jaroslav Seifert e moltissimi altri autori che
saranno lasciati in consultazione al pubblico del Festival nella centralissima
tenda dei libri. Ad accompagnare la biblioteca, curata da Luca
Scarlini e Alessandro Catalano, saranno gli appuntamenti con gli
scrittori cechi Patrik Ouredník e Katerina
Tucková , l'incontro su Kafka tra Adriano Sofri
e Giorgio Fontana, il percorso notturno nella
letteratura gotica praghese condotto dallo stesso Scarlini al Cimitero
Monumentale di Mantova.
ALTRI MONDI
Altri
mondi, altre frontiere. Uscendo dall'Europa, Zahra Abdi e
Inaam Kachachi rappresenteranno idealmente allo stesso
tavolo Iran e Iraq e i conflitti più o meno dichiarati che attraversano i due
paesi da oltre trent'anni, Bachtyar Ali porterà la voce
del popolo curdo, la giovane Kaouther Adimi la
resistenza culturale e le complesse vicende dell'Algeria contemporanea. È alla
narratrice MInh Tran Huy che si deve la definizione di
"viaggiatore suo malgrado" per definire la condizione universale dei
milioni di esuli che dalla guerra del Vietnam in poi hanno battuto tutte le
possibili rotte in cerca della salvezza. A. Igoni Barrett,
nuovo interprete della nobile tradizione letteraria nigeriana, riporterà al
centro la questione razziale, in un'Africa tutt'altro che rassegnata.
L'America
che raccontano i narratori presenti quest'anno a Festivaletteratura è quella
più profonda e selvaggia, infinitamente lontana dalle mille luci newyorkesi,
che affronta a muso duro il mondo e si rifiuta di cambiare. Chris
Offutt, erede dei grandi maestri del racconto americano,
racconterà la bellezza e la brutalità dei territori più isolati del Kentucky e
degli uomini che vi abitano, Tom Drury - oggi docente
all'Università di Lipsia - la vita delle comunità rurali del Midwest. Due osservatori
stranieri - Gary Younge, editorialista e inviato del Guardian,
e Francesco Costa, vicedirettore del Post -
guarderanno invece all'America che spara, e alle questioni legate alla violenza
e alla diffusione delle armi.
OMAGGI
Ad
alcuni classici contemporanei e ad autori forse meno noti ma non meno preziosi,
saranno dedicati omaggi e inedite rivisitazioni all'interno del programma del
Festival. Overload è un gioco teatrale sull'ecologia dell'attenzione e
sui meccanismi diversivi del nostro cervello che i Sotterraneo
metteranno in scena prendendo spunto dai testi di David Foster Wallace a dieci
anni dalla sua scomparsa. Ulf Stark, uno degli scrittori per ragazzi più
affezionati a Festivaletteratura, tornerà a Mantova attraverso i racconti di Janina
Orlov e Pino Costalunga. Vittoria
Caterina Caratozzolo , Mario Piana ed Elvira
Seminara ricorderanno una delle intellettuali più brillanti e
sofisticate del Novecento: Irene Brin. A Lita Judge
autrice di un'accurata biografia a fumetti di Mary Shelley, sarà affidata la
celebrazione dei 200 anni di Frankenstein, mentre Sandra Petrignani
e Masolino D'Amico ricorderanno Natalia Ginzburg, Luca
Scarlini Irmgard Keun nella forma della conferenza-spettacolo.
LETTERARIE
PASSIONI
È
comunque la letteratura a ricercare il senso, a ricostruire quanto la Storia ha
spezzato, a restituire umanità là dove è stata negata. Una letteratura che
diventa sentimento naturale come per la scrittrice turco-americana Elif
Batuman , o strumento di educazione alla libertà, come per Aidan
Chambers, che tornerà al Festival per ripercorrere la sua
straordinaria vita dedicata ai libri e ai ragazzi. Sarà l'amore per la
letteratura italiana a fare incontrare Jhumpa Lahiri e Marcello
Fois, due autori diversamente distanti dalla nostra tradizione; Alberto
Manguel e Roberto Darnton valuteranno i
benefici della presenza fisica dei libri accanto a noi; Chiara
Codecà e Marco Rossari parleranno dei
problemi (e delle gioie) legati alla traduzione dei grandi autori del passato; GIuseppe
Marcenaro e Massimo Raffaeli si
interrogheranno su che fine abbia fatto la letteratura nel nostro paese, ora
che gli ultimi "classici" del Novecento sono venuti a mancare. Un
incontro corale, coordinato da Elia Malagò e Antonio
Prete, sarà dedicato ad alcune voci dimenticate del Novecento
letterario italiano. Vere e proprie scorribande nella storia della letteratura
saranno invece quelle di Agnese Grieco,
all'inseguimento del mito delle Sirene da Omero fino ai nostri giorni, e di Paolo
Nori, attraversando senza autorizzazioni l’immaginario della
grande Russia.
NEL SEGNO DEL
GIALLO
Tra
noir e poliziesco, il programma del Festival riserverà come di consueto
un'importante sezione alla letteratura del crimine. Un doppio confronto tra
giallo italiano e giallo internazionale sarà quello che vedrà di fronte Joël
Dicker e Carlo Lucarelli e successivamente
Christopher Bollen e Giancarlo De Cataldo.
Tutti al femminile gli incontri con Alicia Giménez-Bartlett,
la popolarissima creatrice dell'ispettore di polizia Petra Delicado, e con Jessica
Fellowes, autrice della serie dei delitti Mitford, ambientati
nell'Inghilterra degli anni Venti. Molto nutrita la pattuglia di autori
italiani di crime novel presente al Festival, che comprende anche Gian
Mauro Costa , Romano De Marco , Antonio
Manzini , Marilù Oliva e Giampaolo
Simi . Gli anni ruggenti del giallo italiano saranno ripercorsi
grazie a due eventi dedicati rispettivamente a Giorgio Scerbanenco, punto di
riferimento imprescindibile per i giallisti delle generazioni successive, e a
Giorgio De Maria, autore dell'inquietante e profetico Le venti giornate di
Torino, riscoperto oggi dall'editoria internazionale dopo oltre
quarant'anni di oblio.
NARRAZIONI
ITALIANE
Tra
gli italiani che interverranno alla prossima edizione assume una particolare
rilevanza la presenza di autori che arrivano al romanzo o al racconto dopo un
percorso di successo nella scrittura per il cinema o per il teatro, come Dario
Argento , Stefano Massini e Luigi
Lo Cascio . Insieme a Gianrico Carofiglio, Ermanno
Cavazzoni, Paolo Giordano, Maurizio Maggiani, Michela Murgia, Beppe Severgnini,
Francesco Abate, Davide Longo , graditi ritorni al Festival, sono
inoltre attesi alcuni giovani autori impostisi all'attenzione della critica
come Giorgio Biferali, Matteo Trevisani
ed Elvis Malaj, scrittore nato in Albania che ha
adottato l'italiano come lingua di scrittura. Lella Costa
proporrà al Festival lo spettacolo Le lettere del cuore di Natalia
Aspesi, mentre Simonetta Agnello Hornby porterà sul
palco storie quotidiane di violenza in famiglia, raccolte da casi giudiziari e
fatti di cronaca, con l'accompagnamento musicale di Filomena Campus.
L'interazione tra letteratura e altre forme espressive - cinema, musica,
fumetto - sarà più esplicita nei bonus track, in cui coppie inedite di
scrittori e artisti - Marco Rossari e Calapesce, Zerocalcare e Fabio
Genovesi tra gli altri - cercheranno di regalare qualcosa in più
di un tradizionale evento letterario. Da una particolare congiuntura di
affinità elettive nasce l'incontro tra il fumettista Paolo Bacilieri
e il narratore Giorgio Fontana. Un grande
maestro dell'animazione italiana, Bruno Bozzetto, sarà tra
gli ospiti d'onore di questa edizione, in un incontro che lo vedrà con Grégory
Panaccione e Bruno Gambarotta. Tra
letteratura e spiritualità si collocheranno le conversazioni tra Enzo
Bianchi e Umberto Galimberti sulla
vecchiaia, di Maurizio Maggiani e don Luigi
Verdi sulla vita nella sacralità del creato, di Antonio
Prete e Alberto Manguel sul sentimento
della nostalgia.
RACCONTI DAL
MONDO DIGITALE
La
sensazione di esclusione, di perdita di potere, di non riuscire a incidere
sulle questioni che ci toccano direttamente come individui e come cittadini,
diventa tanto più acuta quanto più si contamina con la percezione di una
crescente e incontrollata dipendenza dalle nuove tecnologie. Festivaletteratura
offrirà l'occasione di viaggiare nei meandri dei territori digitali, nelle
entità remote che controllano quotidianamente i nostri comportamenti
sfruttandoli a proprio o altrui vantaggio, nelle presunte città intelligenti,
nelle ossessioni e nei sogni inquieti che - non da oggi - accompagnano il
rapporto tra uomo e macchina attraverso gli incontri tra Andrew
O'Hagan e Carlo Annese, Franklin
Foer e Massimo Mantellini, Mark
O'Connell e Tullio Avoledo,Evgeny Morozov
e Francesca Bria e il confronto tra Luca
Nemolato, Fiorella Operto e Jacopo
Perfetti con Neri Marcorè. Di come i
social abbiano contribuito ad accrescere esponenzialmente il fenomeno delle
fake news si parlerà invece nel programma ragazzi con Daniele
Aristarco e Carlo Annese.
POTERI FORTI
La
disaffezione verso le forme tradizionali della rappresentanza politica, la
rabbia nei confronti delle élites che attraversano oggi gran parte delle
comunità occidentali sono sentimenti che trovano alimento nelle trasformazioni
profonde che attraversano l'organizzazione dei sistemi economici e la natura
stessa delle democrazie. I rapporti (e le distanze) tra l'alto e il basso delle
nostre società, tra classi dirigenti e classi subalterne saranno al centro
degli incontri tra Yanis Varoufakis e Stefano
Feltri, e - nella prospettiva storica dell'Italia dal Risorgimento
ai nostri giorni - da Enzo Ciconte e Gian
Antonio Stella, mentre Zerocalcare e Leonardo
Banchi sposteranno il punto di osservazione sulla questione
portandolo nelle periferie "degradate" dei centri urbani. Marta
Fana e Riccardo Staglianò si
confronteranno sulla destrutturazione e sul progressivo impoverimento - in
termini materiali e simbolici - del lavoro al tempo della gig economy e dei
mercati globali. Secondo la formula dell'Oxford Style si discuterà con Andrea
Fumagalli, Ferdinando Giugliano, Elena
Granaglia e Mario Seminerio del reddito di
base o di cittadinanza, mentre Carlo Cottarelli
cercherà di illustrare i motivi che frenano la crescita della nostra economia.
VOCI DELLA
TERRA
Direttamente
dal cuore della Foresta Amazzonica partirà quest'anno la riflessione intorno ai
temi della salvaguardia ambientale e dei cambiamenti climatici: ospite
d'eccezione a Festivaletteratura sarà Davi Kopenawa, lo
sciamano yanomami che ha raccontato la lunga lotta del suo popolo contro la
deforestazione e il modello di sviluppo che rischia di privare il pianeta di
qualsiasi futuro. Ad aggiornare il quadro sulle attuali conseguenze
dell'innalzamento delle temperature e del progressivo esaurimento delle risorse
naturali contribuiranno gli incontri dedicati allo scioglimento dei ghiacci con
Peter Wadhams e Carlo Barbante
e alle guerre in corso per l'accaparramento dell'acqua con Emanuele
Bompan. Ma, come già per le questioni legate ai fenomeni migratori
e alla crisi delle democrazie, anche per le sfide ambientali si rende
necessario un salto di pensiero: il filosofo e antropologo Bruno
Latour proporrà una nuova relazione tra democrazia e scienza
rovesciando principi e pratiche dell'ecologia politica come oggi la conosciamo,
Emanuele Coccia proverà a rifondare la nostra visione
del mondo a partire dalle piante. Il designer Francesco Faccin
e il biologo Marco Di Domenico ragioneranno su come si
possa modificare la nostra percezione sulle questioni ambientali lavorando ad
esempio sull'arredo urbano; al confine tra storia della religione, etnologia e
botanica si colloca l'incontro tra Erika Maderma e Fabio
Bortesi. Moltissimi gli incontri dedicati ad ambiente e natura nel
programma ragazzi tra la Casa del Mantegna (con Nicola Davies)
e Parcobaleno, dove torneranno i laboratori sul disegno naturalistico con Pia
Valentinis e Veronica Truttero, mentre Patrizia
Zappa Mulas con lo spettacolo Animatime tributerà un
omaggio alla teologia animale di Paolo De Benedetti.
SCIENZE A TUTTO
CAMPO
Da
sempre attento alle questioni e alle sollecitazioni proposte dalle scienze
esatte, Festivaletteratura inaugurerà quest'anno Scienceground, un
terreno per il confronto scientifico, aperto per tutta la durata della
manifestazione presso lo spazio di Santa Maria della Vittoria. Animato da una
piccola comunità scientifica temporanea composta da giovani ricercatori e
studenti universitari, Scienceground funzionerà come luogo di
scoperta, dialogo e approfondimento per riaffermare il valore fondamentale del
giudizio e del discorso scientifico proprio a partire dal tanto controverso
concetto di dato, attraverso giochi, workshop, videoconferenze, interviste dal
vivo e una piccola biblioteca tematica. Al complesso sistema di interferenze e
condizionamenti reciproci tra società e scienza sarà dedicato l'incontro tra Tommaso
Dorigo e Massimiano Bucchi, mentre Federico
Bertoni e Giuseppe De Nicolao - dai campi
apparentemente opposti della cultura umanistica e scientifica - proveranno
dalla stessa ottica a capire quanto ancora sia vitale l'università pubblica in
Italia per la crescita e la diffusione della conoscenza e lo sviluppo
dell'intera comunità. Tra genetica, medicina e farmacologia si collocano gli
appuntamenti con Karin Bojs e Guido
Barbujani, che proveranno a risalire la storia dell'umanità fino
al Neolitico sulle tracce che l'evoluzione ha lasciato all'interno del nostro
DNA, Arnaldo Benini, contro i luoghi comuni
sull'Alzheimer, e Agnese Codignola e Vittorio
Lingiardi, sull'avventurosa vita dell'LSD tra ricerca scientifica
e controcultura. Temi e problemi scientifici torneranno anche quest'anno alla
lavagna di piazza Mantegna grazie a Guido Barbujani, Massimiano Bucchi, Marco
Di Domenico, Stefano Lacaprara e Marco Malvaldi.
CASA DEL
MANTEGNA: PIU' SPAZIO AI RAGAZZI
Sempre
più bambini e ragazzi alla Casa del Mantegna. Stanze, cortili, giardini e varie
pertinenze dell'abitazione disegnata dal celebre pittore padovano saranno
invase dalla folla festante dei più giovani lettori e dalle loro famiglie. Già
lo scorso anno il Festival aveva completamente reinventato questo spazio
espositivo in un condominio creativo in cui hanno felicemente convissuto
scrittori, illustratori, artisti e performer. Quest'anno la casa si allarga:
nel giardino verrà montata un'ampia tenda per accogliere gli appuntamenti di
maggiore richiamo e tra la tenda e la casa sarà creata un'area relax per
leggere, giocare e prendere fiato tra un evento e l'altro. L'esigenza di
segnare un luogo per rimarcare la piena cittadinanza dei ragazzi al Festival e
di farne uno spazio di maggiore e più libera partecipazione è divenuta ancora
più forte con l'avvio di Read On, che ha ridato spinta alla voglia di
provare cose nuove, anche oltre le azioni strettamente previste dal progetto.
Il
primo risultato di questo rinnovato desiderio sperimentale è Girotondo,
un percorso di giochi e fantasie d'autore pensato per i bambini e le loro
famiglie, aperto da mattina a sera per tutti i giorni del Festival al primo
piano della Casa del Mantegna. Girotondo è pensato in modo che i
ragazzi possano girare per tutte le stanze affacciate in cerchio sul cortile
interno: ad ogni sala troveranno un'attività pensata apposta per loro da un
autore ospite di Festivaletteratura, che dovranno svolgere in totale autonomia,
servendosi solo del foglio di istruzioni, dei materiali lasciati a disposizione
e - nel caso - dell'aiuto dei propri genitori. A costruire questa giostra
collettiva - ciascuno con una propria idea originale – sono stati chiamati Andrea
Anastasio, Cora De Maria, Pieter Gaudesaboos, Teresa Sdralevich, Massimiliano
Tappari, Stefano Tofani, Silvia Vecchini e Noemi Vola .
All'uscita del percorso i bambini riceveranno un libretto con tutte le schede
delle attività, in modo da poterle replicare anche a casa.
Numerosissimi
restano gli appuntamenti previsti negli altri spazi della Casa del Mantegna: ad
animarli saranno tra gli altri Raina Telgemeier, tra le
più note e affermate autrici di graphic novel e più volte vincitrice
dell'Eisner Award, il disegnatore del Gruffalò Alex Scheffler, Anne
Fine - di ritorno al Festival per raccontare le sue storie del
gatto killer -, il mitico fondatore del Corriere dei Ragazzi Mino
Milani, l'autrice e illustratrice estone Pietr Raud,
e i nostri Alice Keller e Davide Morosinotto.
Uniti dal filo rosso della poesia saranno gli incontri con Chiara
Carminati, Silvia Vecchini e Bernard
Friot. Due i nomi di riferimento per il pubblico degli young
adults: l'americana Sara Zarr e Antonio
Dikele Distefano , oggi forse l'autore italiano di maggior
successo tra gli adolescenti. Nella sezione più laboratoriale, Brunhilde
Borms e Pieter Gaudesaboos i bambini alla
ricerca della loro isola, Noemi Vola disegnando terrà
insoliti esercizi di libertà, Giorgio Pasorelli metterà
in musica i miti, Silvia Vecchini e Sualzo
cercheranno ancora una volta di mescolare poesia e fumetto, altre incredibili
attività con carta, colori e fantasia saranno curate Silvia Borando, Maria Luce
Possentini e Teresa Sdralevich.
PROVE APERTE IN
PIAZZA ALBERTI
Piazza
Alberti mantiene la sua caratteristica di spazio generativo, aperto alle
sperimentazioni, agli incontri inter-generazionali, al coinvolgimento di nuovi
soggetti culturali. Le riviste culturali - cartacee e su web - stanno
conoscendo una straordinaria fioritura, proponendosi come ritrovati luoghi di
riflessione e produzione artistica e letteraria. Ad alcune delle riviste ultime
nate - Archivio, La Balena Bianca, Lavoro Culturale, Sirene, RVM
- sarà chiesto di organizzare per il Festival una conversazione su uno dei temi
che stanno al centro del proprio progetto editoriale, coinvolgendo alcuni degli
autori presenti a Mantova, mentre il chiosco ambulante allestito da Edicola
518 offrirà al pubblico una più completa panoramica sulle testate
più innovative attualmente presenti in Italia e all'estero. Blurandevù ,
la serie di conversazioni con gli autori condotte dai volontari e dallo scorso
anno inserite all'interno del progetto Read On, trasferirà in piazza
anche la sede operativa del training di formazione dei ragazzi guidato da Fabio
Geda e Marco Magnone. Ad essere
intervistati dai ragazzi nel corso dei quattro appuntamenti serali saranno A.
Igoni Barrett, Marta Fana, Nona
Fernández e Antonio Manzini. Prosegue Meglio
di un romanzo, la "scuola" a cielo aperto di giornalismo
narrativo coordinata da Christian Elia che mette a
confronto aspiranti reporter e affermati professionisti: da qui provengono due
giovani giornalisti, Alice Facchini e Lorenzo
Pirovano, impegnati nella conduzione di alcuni incontri del
Festival 2018. E piazza Alberti sarà anche la vetrina del più importante
laboratorio permanente di Festivaletteratura: l'Archivio. Grazie a
un'installazione accessibile durante tutta la manifestazione e a un ciclo di
quattro appuntamenti legati ad alcune parole chiave - clima, agricoltura, città
ed energia - si ripercorrerà l'evoluzione del dibattito sui temi ambientali
negli ultimi dieci anni grazie alle registrazioni degli incontri tenutisi a
Festivaletteratura.
PROGETTO
EUROPEO READ ON: GLI INCONTRI AL FESTIVAL
Alla
Casa del Mantegna prenderà sede il quartier generale delle attività legate al
progetto Read On. Anthalogy arriverà in occasione del Festival alla
stretta finale. Nel corso di una sessione d'esame collettiva che vedrà coinvolti
come commissari esterni Aidan Chambers e Alberto
Manguel verranno scelti i quattro racconti da inserire nella
raccolta curata dai ragazzi di tutta Europa. Sono stati oltre cento i testi
della letteratura di tutti i tempi segnalati nel corso della primavera da
classi, gruppi di lettura e singoli adolescenti per l'antologia di Read On,
quest'anno dedicata alla forma racconto, la cui pubblicazione e distribuzione è
prevista entro la fine dell'anno. Nell'incontro al Festival verranno sottoposti
al giudizio del pubblico dieci racconti finalisti, pre-selezionati da una
giuria composta da dieci giovani lettori di varie parti d'Italia. Raina
Telgemeier e Daniel Cuello dialogheranno
invece con alcuni dei ragazzi autori delle strisce a fumetti selezionate da My
Life in Strips. Le storie di vita quotidiana in dieci vignette vincitrici
del concorso (il tema proposto per il 2018 è stato transformation)
gireranno per il Festival attraverso esposizioni intermittenti. Tre gli
appuntamenti di Passports, l'azione di Read on dedicata ai
giovani italiani (ed europei) provenienti da altri paesi. Oltre al già citato
incontro con Elvis Malaj, il programma prevede un
confronto intergenerazionale che vedrà insieme sul palco Jhumpa
Lahiri, la narratrice indiana che ha deciso di adottare l'italiano
come propria lingua di scrittura, e i giovanissimi Sabrinex
e Nadir Taji, già arrivati a meno di vent’anni alla
pubblicazione dei loro primi libri; mentre Takoua ben Mohamed
- insieme a Veronica Fernandes - terrà un workshop di
auto-narrazione attraverso l'uso dello smartphone.
DISCORSI
SULL'ARTE
L'Arte
rinviata a giudizio a Festivaletteratura. In co-produzione con la nuova
Fondazione di Palazzo Te, tornerà quest'anno la fortunata serie dei processi,
dedicata a emblematici casi giudiziari del passato riaperti grazie ai documenti
conservati nei più prestigiosi archivi storici italiani. Sul banco degli
imputati finiranno quest'anno Jacopo Sansovino, Pietro Veronese, Caravaggio e
Giuseppe Biasi per permettere a Elisabetta Bucciarelli ,
Giulio Busi , Danilo Craveia , Michele
Di Sivo, Mario Lupano e Alessandra Schiavon di
parlare della libertà e della responsabilità sociale dell'artista, dei rapporti
tra arte e potere, della produzione e del mercato dell'arte e del ruolo
dell'autore al suo interno. Il progetto di co-produzione tra Festivaletteratura
e Fondazione Palazzo Te nasce dopo la ricca esperienza di La parola che canta
dello scorso anno, per sottolineare il desiderio di entrambi di diventare
sempre più spazi di laboratorio culturale, e comprenderà oltre ai processi
alcuni incontri con grandi maestri del presente, quali Mimmo
Cuticchio e Virgilio Sieni, per offrire l'occasione per conoscere
più da vicino e dalle loro voci il senso del loro lavoro artistico.
Sulla
storia dello sguardo e di come le arti nei secoli abbiano contribuito a
orientarlo si confronteranno Riccardo Falcinelli ed Emanuele Coccia,
mentre sullo statuto incerto delle immagini e il precario equilibrio tra
realtà, finzione e potere che si gioca al loro interno interverrà il fotografo
catalano Joan Fontcuberta. Nel centenario della nascita
di Achille Castiglioni, i designer Francesco Faccin e Andrea
Anastasio cercheranno di mostrare come - nei loro differenti
percorsi creativi - sia stata decisiva l'influenza del grande maestro milanese.
Alle città-mondo, intese come luoghi universali che raccontano la nostra
civiltà urbana, sarà dedicato quest'anno il percorso di architettura curato da Luca
Molinari: le "città" prescelte sono Gerusalemme,
Istanbul - con gli interventi di Elif Batuman e Alper Derinbongaz-
e la Divina Commedia, visitata dal dantista Riccardo
Bruscagli e dall'architetto Franco Purini.
TRA TEATRO E
POESIA
Prosegue
la ricerca sul linguaggio e la scrittura drammaturgica avviata negli ultimi
anni al Festival per ritrovare l'intimo e originario nesso tra teatro e
letteratura. Nella rottura della superificie della parola, nella ricerca del
senso e della sostanza sonora, il Festival prova ad avvicinare ulteriormente
poesia e teatro. Lo spettacolo E' Bal portato in scena dal Teatro
delle Albe si chiuderà con un'intervista a senso alternato tra il
poeta autore del testo (Nevio Spadoni) e l'attore che
lo ha portato in scena (Roberto Magnani); il dialogo
tra i poeti Géza Szőcs e Tomaso Kemeny
si aprirà a una dimensione più cantabile. Le conversazioni di la scrittura
in scena condotte da Magdalena Barile vedranno
coinvolte due delle compagnie più originali della scena italiana contemporanea:
Frosini/Timpano e Deflorian/Tagliarini , impegnati al
Festival anche in un laboratorio di avvicinamento alla scrittura di scena. Il
programma di poesia - oltre agli appuntamenti già precedentemente ricordati -
prevedrà anche l’incontro tra Biancamaria Frabotta eRoberto
Galaverni e quelli di Tomaso Kemeny ed Enrico Testa
in conversazione con Antonio Prete. La proposta
teatrale si completerà invece con il monologo Debra Libanos con Roberto
Abbiati, sul massacro perpetrato dal nostro esercito durante
l'avventura coloniale in Etiopia, e con gli spettacoli per ragazzi Un
giorno del Teatro all'Improvviso e Crikecrak della
Baracca-Testoni Ragazzi.
CINEMA, MUSICA
E VARIETA'
Moltissime
le anteprime italiane all'interno di Pagine Nascoste, il ciclo di
documentari su letteratura e scrittori divenuto un ingrediente essenziale del
programma di Festivaletteratura. Tra i film in cartellone segnaliamo in
particolare Dreaming Murakami, un'immersione nell'universo letterario
della scrittore giapponese attraverso l'esperienza della sua traduttrice
danese; The Poetess, storia della poetesa saudita Hissa “Remia” Halil,
balzata agli onori della cronaca per aver denunciato in diretta televisiva il
maschilismo arabo e le fatwa sui doveri della donna musulmana;The Pulitzer
at 100, celebrazione del primo secolo di vita di uno dei più prestigiosi
premi letterari e giornalistici al mondo. Come già l’anno scorso, una selezione
dei film in programmazione durante il Festival sarà disponibile per la
circuitazione in sale, biblioteche e realtà culturali in tutta Italia.
Per quanto riguarda le
proposte musicali, nel centenario della morte di Claude Debussy - in
collaborazione con Mantova Musica - verrà proposto Debussy aujourd'hui, un
concerto di Hugues Leclère interamente dedicato
all'universo sonoro del grande compositore francese. Una serie di intermezzi
cameristici, a cura di Trame Sonore, permetteranno di riaprire al Festival la
medievale Rotonda di San Lorenzo, mentre all'interno delle lavagne Giovanni
Bietti terrà una serie di lezioni dedicate all'interculturalità
della musica. Tra le proposte "a tavola", vanno segnalate le
colazioni di Luca Scarlini dedicate alle stravaganze
degli ultimi Medici, in controcanto alle pompose celebrazioni televisive della
dinastia fiorentina, e le due cene letterarie di Ca' degli Uberti sui misteri
legati alle ricette di Pellegrino Artusi (con Carlo Lucarelli)
e sull'alta cucina popolare (con Costantino Cipolla e Pietro
Segalini). Nel mare magnum degli accenti – quest’anno
saranno circa trenta gli appuntamenti di mezz’ora sotto la tenda di piazza
Sordello – segnaliamo il tributo di Michele Murgia al
fantasy Le nebbie di Avalon, la canzone di Bianca Pitzorno
e Giovanni Caviezel dedicata a due sposi bambini, i
racconti ballabili di Ermanno Cavazzoni con gli Extraliscio,
la nuova fisiognomica del lettore proposta da Giovanni Previdi
e Alessandro Sanna.
Nessun commento:
Posta un commento