Le scuole hanno chiuso i battenti, i ragazzi sono
finalmente liberi di godersi le vacanze, chiusi negli zainetti giacciono libri,
voti, interrogazioni, verifiche. Un mondo messo in stand by per tre mesi,
sospese ansie e aspettative, ma il bullismo, quel comportamento vile e nocivo,
non va in vacanza, dilaga, come un virus, fra campi estivi, oratori, campeggi.
Un comportamento che, noto fra le giovani leve, persiste anche nell’età adulta.
A farne le spese, però, sono sempre i soggetti più deboli. Come questa
ragazzina di dodici anni che, a Ferrara, si è vista costretta a cambiare scuola
a causa del bullismo. Abbiamo voluto pubblicare la lettera che la ragazza ha
indirizzato ai propri professori, ai ‘compagni di classe’ e alla propria città.
A dodici anni è stata costretta a cambiare scuola, non
a causa di un scarso rendimento, cambio di residenza o alla ricerca di voti
migliori in altro istituto. No, la ragazzina ha dovuto cambiare scuola per via
dei bulli che, impunemente, le hanno reso la vita un inferno. La sua vita è
rinata il 9 aprile: quando ha cambiato istituto. Sofferenza di una ragazza
indifesa che si unisce al rammarico dei genitori che, inspiegabilmente, non hanno
trovato alcun sostegno da parte della scuola che, invece di arginare il
problema, ne ha minimizzato le conseguenze. La dodicenne, però, ha dovuto sopportare una
condizione psicologica pesantissima, Interminabili mesi di insulti, atti intimidatori
e denigrazioni. “Ti spacco quel flauto di merda”, “goditi il fidanzato ora, poi
si troverà una più bella e magra di te”, “Dammi i compiti, tu sei al nostro
servizio”, “Non puoi respirare, inquini l’aria. Dove cammini avveleni il suolo,
non puoi vivere, o essere una di noi”.
Situazioni che per una personalità forte possono anche
essere affrontate, ma per delle persone indifese, come lo sono i ragazzini,
portano a delle conseguenze devastanti. Il bullismo è una MERDA; e va contrastato
in ogni modo! Non abbassiamo mai la guardia e, attenzione, a volte anche noi
adulti ci comportiamo da bulli dando un esempio devastante ai nostri figli.
Ecco la lettera:
“Cari compagni,
si fa per dire, in questi giorni le cose in classe si sono aggravate
e io non ci ho più visto. Mi sono stancata di questa situazione
che va avanti da troppo tempo e lo sapete anche voi. Mi sono stancata di stare
qua in questa classe. Mi sono stancata di sentirmi dire che non faccio parte della
vostra squadra, ma sapete? È molto meglio così. Non
voglio fare parte di una squadra di bugiardi e sì, me ne sono andata, cambio scuola.
Finalmente
l’ho fatto. Mi sono rotta e sappiate che non me ne vado da perdente, perché io non perdo, lascio perdere. Lascio perdere questa situazione e
non proverò più a rifare la testa a chi non ce l’ha. È come se chiedessi ad uno
dei miei gatti di abbaiare: non si può. E quindi si, sono stanca di tutto e tutti.
Perciò
basta, vado a essere finalmente felice, che in questa gabbia di matti non
lo sono mai stata. E mi spiace per quelle due o tre persone che invece mi
volevano bene, uno di questi, ci tengo a fare il suo nome, c’è sempre stato a
difendermi e ha avuto il coraggio di farlo anche quando si era uno contro 27.
Io lo
ringrazio, come ringrazio le altre poche persone che mi volevano bene. Da molti sono delusa: non da quelli
che mi hanno attaccata ma da quelli che
sono stati in silenzio.
Infine
saluto gli insegnanti che mi hanno istruita ed educata e
che sono sempre, o quasi, stati corretti. Detto questo, addio, sono felice di andarmene.”
Siamo felici per la ritrovata serenità della studentessa. Ma per la scuola, la socità e le autorità, sapere che un'intera famiglia è rimasta sola dinanzi a questo fenomeno, dovendo ricorrere al sovvertimento delle proprie abitudini, a dover cambiare scuola a propria figlia, per noi tutti è una sconfitta. Il bullismo è una Merda e come tale va trattato, senza mezzi termini o compromessi.
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