di Pierangelo Colombo

martedì 17 aprile 2018

La Grande Guerra; Avanti sempre


Per la rubrica, La Grande Guerra, oggi volevo proporre il saggio di Nicola Maranesi, giornalista, coordinatore del progetto sulla Grande Guerra dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e autore per il Mulino di un saggio coinvolgente dal punto di vista storico ed emotivo, “Avanti sempre”. un viaggio tra le linee di filo spinato, al fianco del soldato italiano. Raccontando la storia del fante Ferrini, il cui lampeggio dell’artiglieria nel cielo notturno pareva un temporale. Agostino Ceccherini che prende per la prima volta un treno. Antonio Preite appena arrivato nelle retrovie quando esplode un proiettile di grosso calibro: venti morti e lui nemmeno sapevano chi fosse il nemico. A Emanuele Di Stefano nessuno aveva detto di tenere bassa la testa nei camminamenti. Il comasco Cordano che ha beccato cinque giorni di consegna per essere stato sorpreso a leggere durante il servizio di sentinella. Il cibo e le bevande sono irriconoscibili, le mani costrette a toccare ciò che non avrebbero mai neppure sfiorato. Comincia così la Grande Guerra per oltre quattro milioni di soldati italiani.



Descrizione
Casa, centro di addestramento e smistamento, retrovia, trincea di massima resistenza, trincea di prima linea, trincea avanzata, terra di nessuno. Nel corso della prima guerra mondiale furono circa quattro milioni e duecentocinquantamila i soldati italiani direttamente impegnati nelle operazioni belliche. Partirono dai quattro angoli della penisola per contrapporsi al nemico, l'esercito austriaco, su di un fronte che si estendeva per circa cinquecento chilometri, dal confine alpino con la Svizzera al Mar Adriatico. Non fu questo, però, l'unico cammino che gli uomini in età di leva condivisero durante i lunghi mesi di ostilità. È infatti possibile individuare e raccontare le tappe di un altro percorso: un percorso emotivo, scandito dagli stati d'animo che i soldati vissero durante la permanenza al fronte. Per ricostruire tale percorso Nicola Maranesi ha scandagliato i diari, le memorie e gli epistolari conservati nel fondo inedito "Guerra mondiale 1914-18" dell'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, e ha intrecciato le diverse testimonianze in un volume che dà risalto agli scritti autobiografici. Documenti vivi, eloquenti, che continuano a rivelare aspetti inediti dell'esperienza bellica dei richiamati, dal momento dell'arrivo in prima linea fino a quello, per chi ha potuto viverlo, del ritorno a casa.

Nessun commento:

Posta un commento