Il
31° Salone Internazionale del Libro di Torino si tiene da giovedì 10 a lunedì
14 maggio 2018 al Lingotto Fiere
La
31a edizione è stata presentata al Museo Nazionale del Cinema di Torino il 27 febbraio 2018 dal Presidente del
Salone, Massimo
Bray, e dal Direttore editoriale Nicola Lagioia,
alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino
e della Sindaca di Torino Chiara Appendino.
Quest’anno
al Salone ci sarà tutta l’editoria italiana, gli editori indipendenti, e ci saranno i
grandi gruppi. Ci sarà,
quindi, la possibilità d’incontrare tutta la scena editoriale del nostro Paese.
È importante che gli editori italiani abbiano scelto Torino per ritrovarsi
tutti insieme. Un risultato reso possibile anche grazie all’impegno dell’Associazione Editori Amici
del Salone Internazionale del Libro.
Tante le
novità ad arricchire la nuova edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto al suo 31esimo
anno di età. Nonostante lo strappo con Milano, il Salone del Internazionale del
Libro dello scorso anno ha fatto registrare grandi numeri e adesioni degli
editori italiani ed internazionali (Francia, Spagna, Usa, Russia). E, visto il
successo della precedente edizione, molti
grandi editori hanno deciso di ritornare nel capoluogo piemontese. Lo
scorso anno gli editori presenti erano più di mille, 424 titolari di stand (ben
cento in più del 2016) per oltre 1.200 appuntamenti svoltisi su un’area di
45mila metri quadri. Insomma, grandi numeri che anche nel 2018 il Salone del
Libro di Torino e pronto a ripetere confermando sempre di più anche la sua
vocazione internazionale.
Il
tema di questa edizione è “Un giorno, tutto questo“. L’immagine guida
del Salone è stata disegnata quest’anno da Manuele Fior, fumettista ed
illustratore originario di Cesena e autore di graphic novel pluripremiate fra
cui Cinquemila chilometri al secondo (2010), L’Intervista (2013),
Le variazioni d’Orsay (Les variations d’Orsay, 2015) e I giorni della
merla (2016).
Molti
grandi nomi della letteratura mondiale parteciperanno ai diversi incontri, tra
i tanti ospiti son già stati annunciati: il premio Nobel per la Letteratura 2009 Herta
Müller;
il vincitore
del Premio Strega Ragazze e Ragazzi; i cinque scrittori stranieri finalisti del Premio Strega Europeo; Javier Cercas che
farà una lezione magistrale sul concetto di Europa in apertura di salone; la
scrittrice americana Alice Sebold; lo scrittore messicano Guillermo Arriaga
grazie a Bompiani; Fernando Aramburu, gigante della narrativa europea e
autore di Patria, uno dei romanzi più celebrati dell’ultimo anno. E poi
torneranno Paco
Ignacio Taibo II, Alicia Gimenez Bartlett e Almudena Grandes Hernandez.
E ancora Joël
Dicker. Ci sarà poi Paolo Giordano che presenterà il
nuovo romanzo “Divorare il cielo”. Dori Ghezzi parlerà invece del
grande Fabrizio De Andrè. E poi maestri del cinema Bernardo Bertolucci e Luca
Guadagnino, candidato all’Oscar con “Chiamami col tuo nome”. Ci
sarà anche Eduard
Limonov, il dissidente russo su cui Emmanuele Carrère ha
scritto una biografia diventata subito bestseller.
Numerose,
poi, le attività, i progetti speciali e le iniziative dedicate espressamente
alle scuole e docenti.
«Un giorno,
tutto questo». Il tema e le cinque domande
Il
Presidente Massimo Bray e del
Direttore Nicola Lagioia vorrebbero
che il salone sia un grande produttore
di contenuti culturali. Per questo, rivolgendosi alle migliori menti del
pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti, hanno
chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull’idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta?
Un giorno, tutto questo… che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo… sarà
bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà in pericolo… o sarà perduto.
Un giorno, tutto questo… sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un
giorno, tutto questo… sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno,
tutto questo… sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter
vivere.
I consulenti
culturali del Salone hanno elaborato le cinque domande intorno alle quali
ruoterà il programma della 31a edizione: Paola Caridi, Ilide
Carmignani, Mattia Carratello,
Giuseppe Culicchia, Valeria Parrella, Fabio Geda, Alessandro Grazioli, Giorgio
Gianotto, Loredana Lipperini,
Giordano Meacci, Eros Miari, Francesco Pacifico, Christian
Raimo, Lucia Sorbera, Rebecca Servadio, Annamaria Testa. Idealmente con loro Alessandro Leogrande, prematuramente
scomparso lo scorso 26 novembre e al quale il Salone dedicherà un ricordo
speciale.
Ecco le Cinque domande:
Chi voglio
essere? La nostra identità è in continua costruzione. Nell’epoca del culto di sé,
chi aspiriamo a essere? Che rapporto c’è oggi tra l’essere se stessi, il
conoscere se stessi e il diventare se stessi?
Perché mi
serve un nemico? I confini ci proteggono oppure ci impediscono di
incontrarci e cooperare? Come e perché li tracciamo? Abbiamo bisogno di
costruirci un nemico per poter sperare di non averne?
A chi
appartiene il mondo? Tra cent’anni la nostra Terra potrebbe essere meno
accogliente di oggi. La forbice tra ricchi e poveri si allarga. Il lavoro si
trasforma e può ridursi. Milioni di persone sono costrette a lasciare la
propria casa. Di chi è il mondo? Chi deve prendersene cura?
Dove mi
portano spiritualità e scienza? Scienza e religione hanno dato
forma alla nostra storia e al nostro pensiero. Ma sono state usate anche come
strumenti di oppressione. C’è oggi una promessa di cambiamento e di futuro
nella spiritualità delle religioni, nel rigore nelle scienze? O altrove?
Che cosa
voglio dall’arte: libertà o rivoluzione? La creazione artistica può bastare
a se stessa? O deve porsi l’obiettivo di cambiare le cose? Libertà o
rivoluzione: cos’è l’arte, e che cosa deve e può dare a tutti noi?
Tema da
cui è nato un sito dove troverete le risposte alle domande
I progetti tematici
Per
il terzo anno ci sarà al Salone Anime Arabe, il focus sulla
cultura e la letteratura del mondo arabo e delle sue diaspore, curato da Lucia Sorbera e Paola
Caridi.
Solo Noi Stesse
– la sezione sul pensiero femminile curata da Loredana
Lipperini e Valeria Parrella – torna con un incontro importante
sul #MeToo
e sulla condizione femminile nell’anno del caso Weinstein, e uno sulla presenza
(o assenza?) nelle antologie scolastiche del contributo letterario delle donne
nei secoli. Valeria
Parrella si occuperà anche del quarantennale della Legge
Basaglia e – insieme alla casa editrice Adelphi – dell’omaggio ad Anna Maria Ortese e a quella che
probabilmente è la più grande filosofa del ‘900, Simone Weil, per celebrare la Francia paese
ospite.
Torna
la Piazza dei Lettori, il grande spazio gestito dai Colti, il Consorzio delle
Librerie Indipendenti Torinesi che si è creato proprio in seno
al Salone dell’anno scorso. Cosa c’è di più bello che contribuire a far nascere
qualcosa che poi prende una vita autonoma indipendentemente da te? La Piazza
dei Lettori quest’anno sarà dedicata ai temi del Salone: e cioè le Cinque domande sul
futuro che faranno da bussola all’edizione.
Il
Salone ospiterà ben due premi letterari dedicati a promuovere il recupero e il
reinserimento dei carcerati attraverso la pratica della scrittura e della
creatività letteraria: il Premio Goliarda Sapienza e il Premio
Casalini. E debutterà al Salone il Premio «Fuori»,
ideato e promosso da colui che, assieme a Guido Accornero, più di
trent’anni fa fu il primo, visionario ideatore e promotore del Salone: Angelo Pezzana.
Dopo
il successo della 30a edizione, torna Festa Mobile: il
programma di letture ad alta voce curato da Giuseppe Culicchia. Gli
scrittori di Festa
Mobile leggeranno pagine dal loro libro del cuore. I reading si
terranno al Salone e in una serie di luoghi di grande fascino come il Museo
Egizio o la biblioteca civica di Villa Amoretti.
Per
festeggiare Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 parte
un progetto realizzato assieme alla Fondazione Merz che
metterà insieme artisti e scrittori delle due città sulla base delle Cinque
domande.
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