L’emigrazione,
riferita a un solo individuo o a grandi masse, ha inizio con l’uomo
preistorico; intere tribù si sono spostate da un territorio all’altro in cerca
di cibo.
I
libri di storia testimoniano migrazioni di massa, dagli Ebrei che lasciano l’Egitto
per la terra promessa, ondate di popolazioni barbariche verso l’impero romano, l’inizio
del 900 caratterizzato dal grande flusso di europei verso le Americhe sino ai
giorni d’oggi.
Popolazioni
che fuggono da territori in guerra, carestie, persecuzioni religiose o
politiche, ma anche giovani in cerca di un riscatto sociale o un lavoro che
riconosca la meritocrazia. Situazioni che hanno un unico comune denominatore:
la ricerca di una vita migliore, fare fortuna all'estero. Una scelta non priva di dolore, anche se le
nuove tecnologie annullano le distanze facilitando i contatti con i propri
cari, rimane tuttavia l’inevitabile distacco dalle proprie radici, da un
tessuto sociale e dal territorio che si vede così impoverito delle proprie
risorse. Molti paesi rurali vedono allontanarsi i potenziali motori di economia
e risorse culturali.
L’Italia
è stata una delle protagoniste della grande migrazione di massa che, fra la
fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, ha interessato le Americhe e non
solo. I lunghi viaggi in piroscafo inseguendo il sogno di un nuovo Eldorado,
una vita migliore pagata a caro prezzo, il dolore nell’abbandonare le proprie
origini in primis. Esperienze che hanno ispirato molti autori e registri dando
vita a film e libri per raccontare vicende e testimonianze di quell’epopea.
Per
questo oggi vorrei proporvi un libro: La
gang dei sogni, dell’autore Luca Di Fulvio.
Presentazione
Ellis
Island, 1909: da uno dei tanti transatlantici in arrivo sotto la Statua della
Libertà sbarcano una giovane donna e il suo bambino. Provengono dall'Italia,
dall'Aspromonte più arcaico e violento. I loro nomi sono Cetta e Natale: ma il
bimbo viene subito chiamato, dagli addetti dell'Immigrazione americana,
"Christmas".
Natale-Christmas: nella trasformazione di questo nome è racchiuso tutto il sogno della giovane, indomita Cetta, che affronta con coraggio le umiliazioni e le difficoltà della vita nel ghetto italiano del Lower East Side di New York con un solo desiderio - che il suo bambino diventi un vero americano, libero di essere felice ma ancor prima libero di essere se stesso.
Essere "americani" nei sobborghi di New York ai primi del Novecento, però, significa anche confrontarsi con una società di immigrati provenienti da ogni dove, nella quale a dettare legge sono i gangster e i loro scagnozzi. Per Christmas, diventare uomo significa affrontare una realtà in cui non contano tanto la rettitudine e l'entusiasmo quanto la spregiudicatezza e la forza. Una realtà nella quale, se si vuole sopravvivere, le regole non possono essere cambiate. A meno che...
... a meno che non si abbia un dono speciale. E Christmas può contare sulla sua fantasia vivissima, e sulla capacità di renderla concreta attraverso storie che fanno sognare chiunque lo ascolti. È così che nasce la gang immaginaria dei Diamond Dogs, composta solo da due ragazzini ma capace di diventare padrona di New York, addirittura di arrivare in tutte le case della Grande Mela attraverso la prima radio indipendente. Ed è così che a Christmas può capitare di salvare la vita a Ruth, una ricchissima ragazza ebrea, e di innamorarsene come solo a un sognatore può succedere.
La gang dei sogni è la storia di Christmas e Cetta, e di tutte le vite che si intrecciano al loro percorso, dall'inizio del secolo fino al 1929, dall'Aspromonte alla New York dei ruggenti Anni Venti fino alla California della nascente industria di Hollywood.
Con una scrittura incalzante, capace di affreschi potenti come campi lunghi del cinema ma anche della delicatezza più profonda nel dar vita alle emozioni dei suoi personaggi, Luca Di Fulvio ci regala un grande romanzo che racconta la nascita della radio, del cinema, di Broadway, della pubblicità, dei grattacieli, delle macchine - e soprattutto la nascita di un grande amore, quello fra Christmas e Ruth, e la tenacia di un sogno, che forse può trionfare sulla realtà.
Natale-Christmas: nella trasformazione di questo nome è racchiuso tutto il sogno della giovane, indomita Cetta, che affronta con coraggio le umiliazioni e le difficoltà della vita nel ghetto italiano del Lower East Side di New York con un solo desiderio - che il suo bambino diventi un vero americano, libero di essere felice ma ancor prima libero di essere se stesso.
Essere "americani" nei sobborghi di New York ai primi del Novecento, però, significa anche confrontarsi con una società di immigrati provenienti da ogni dove, nella quale a dettare legge sono i gangster e i loro scagnozzi. Per Christmas, diventare uomo significa affrontare una realtà in cui non contano tanto la rettitudine e l'entusiasmo quanto la spregiudicatezza e la forza. Una realtà nella quale, se si vuole sopravvivere, le regole non possono essere cambiate. A meno che...
... a meno che non si abbia un dono speciale. E Christmas può contare sulla sua fantasia vivissima, e sulla capacità di renderla concreta attraverso storie che fanno sognare chiunque lo ascolti. È così che nasce la gang immaginaria dei Diamond Dogs, composta solo da due ragazzini ma capace di diventare padrona di New York, addirittura di arrivare in tutte le case della Grande Mela attraverso la prima radio indipendente. Ed è così che a Christmas può capitare di salvare la vita a Ruth, una ricchissima ragazza ebrea, e di innamorarsene come solo a un sognatore può succedere.
La gang dei sogni è la storia di Christmas e Cetta, e di tutte le vite che si intrecciano al loro percorso, dall'inizio del secolo fino al 1929, dall'Aspromonte alla New York dei ruggenti Anni Venti fino alla California della nascente industria di Hollywood.
Con una scrittura incalzante, capace di affreschi potenti come campi lunghi del cinema ma anche della delicatezza più profonda nel dar vita alle emozioni dei suoi personaggi, Luca Di Fulvio ci regala un grande romanzo che racconta la nascita della radio, del cinema, di Broadway, della pubblicità, dei grattacieli, delle macchine - e soprattutto la nascita di un grande amore, quello fra Christmas e Ruth, e la tenacia di un sogno, che forse può trionfare sulla realtà.
Scheda libro
Titolo
|
La gang dei sogni
|
Autore
|
Luca Di Fulvio
|
Editore
|
Edizioni Mondadori, 2010
|
ISBN
|
8852015388, 9788852015380
|
Lunghezza
|
576 pagine
|
Recensione
Una
storia ben raccontata che parla di sogni, filo conduttore del romanzo. Il sogno
di una donna calabrese che, ritrovatasi madre di un “figlio bastardo”, lascia
la propria terra inseguendo una nuova vita aldilà dell’Atlantico. Speranze
infrante dalla dura realtà che trova nel ghetto di Lower East Side; sarà allora
il figlio Natale, a prenderne in eredità quel sogno sperando di diventare
qualcuno. Successo che conoscerà attraverso una radio dove, Christian, nome
acquisito dagli addetti dell’immigrazione, saprà farsi apprezzare grazie al
talento di saper raccontare storie capaci di coinvolgere il pubblico.
Un
libro che descrive bene la New York dei primi del 900 e il ‘sogno americano’, dove tutto sembra
possibile.
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