Dai 16 ai
18 anni si è dilettato a scrivere canzoni prendendo come mentore il
paroliere MOGOL (Giulio Rapetti), partecipando e venendo scelto nei
primi 5 finalisti a un concorso indetto dal cantautore Luca Barbarossa.
Lasciandossi
alle spalle l'anno di servizio militare dove inizia a leggere Jacques
Prévert, Montale e Pasquale Pannella, decide che scrivere canzoni lo
limita nel pensare tridimensionalmente inibendo la costruzione di
arzigogoli astrofismi, trappole letterarie che lui architetta con
maestria.
"Pensieri equivoci" prima raccolta di poesie di Massimiliano Telloli, poeta che fin dalle prime rime dimostra la sua intenzione di portare il lettore mentre legge a usare la testa affinché possa dipingere immagini con il suo originale modo di riordinare la lingua italiana. Come cita spesso, le parole sono magia, musica, a seconda di come viene composta, verrà attirata più o meno positività...si diverte a giocare con loro, permettendogli di entrare in un mondo tutto suo, dove esistono regole tutte sue e li espone agli occhi del lettore con armonia e fantasia.
"Pensieri equivoci" prima raccolta di poesie di Massimiliano Telloli, poeta che fin dalle prime rime dimostra la sua intenzione di portare il lettore mentre legge a usare la testa affinché possa dipingere immagini con il suo originale modo di riordinare la lingua italiana. Come cita spesso, le parole sono magia, musica, a seconda di come viene composta, verrà attirata più o meno positività...si diverte a giocare con loro, permettendogli di entrare in un mondo tutto suo, dove esistono regole tutte sue e li espone agli occhi del lettore con armonia e fantasia.
Ora vi auguro buona lettura lasciandovi brevemente alcune rime che credo rappresentano al meglio
il suo essere un buon compagno di gioco delle parole.
Le asole sono strette
faccio fatica
a abbottonare e sbottonare
i bottoni nel cuore
per poter indossare Il sentimento
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