Uno dei più grandi autori di narrativa del XX
secolo: James Augustine Aloysius Joyce,
nasce a Dublino, il 2 febbraio 1882. Frequenta il Clongowes Wood College una scuola cattolica, precisamente un
istituto di gesuiti. Successivamente, iscrittosi all'università di Dublino, si
laurea in lingue moderne. Anni in cui inizia a rivelare un carattere anticonformista
e ribelle. Si schiera a difesa del teatro di Ibsen, considerato immorale e sovversivo. Periodo in cui pubblica
anche Il giorno del Volgo, nel quale critica
il provincialismo della cultura irlandese. Nel 1904 scrive il saggio
autobiografico A portrait of the artist
che trasformerà poi nel romanzo Stephen
Hero: da cui trarrà, infine, Ritratto dell'artista da giovane. Romanzo
di formazione nel quale svolge un ruolo primario la ricerca del bello e della
verità. Una metafora dell'artista moderno, anticonformista e ribelle all’assolutismo
sociale.
James Joyce |
Dal 1902, dopo la morte della madre, insegna
per qualche tempo in una scuola di Dublino, per poi trasferirsi a Trieste dove,
fra l'altro, conosce anche Italo Svevo,
qui prosegue l’esperienza di insegnamento ma, presto, preferisce trasferirsi a
Zurigo. Durante un lungo soggiorno a Roma, inizia a scrivere un racconto di
vita dublinese, da cui nascerà l'Ulisse. Scritto tra il ‘14 e il ‘21, il
capolavoro rappresenta una rivoluzione estetica, una prospettiva totalmente
diversa delle forme e della struttura del romanzo. L'opera è autobiografica e
pone un parallelismo tra le vicende del mito, nell'Odissea, e le vicende reali della
vita dublinese. Dal punto di vista tecnico, l'uso sistematico del "flusso
di coscienza" o monologo interiore, giunge a livelli estremi ed
insuperabili. Una ricerca sperimentale che scompone le strutture della parola,
con un lavorio ingegnoso sulle modalità complesse della comunicazione
linguistica. Le tecniche usate per il flusso di coscienza includono il flash back, la storia nella storia,
l'uso di similitudini e metafore e di una particolare punteggiatura.
Nel 1922, parte per la volta di Parigi dove vi
rimarrà sino all’invasione nazista che lo costringerà a rifugiarsi nuovamente a
Zurigo. Nel 1939 pubblica il Finnegans, una evoluzione dei temi strutturali
dell'Ulisse. A Zurigo, nel 1941, morirà in seguito ad una operazione chirurgica.
Trama
Il romanzo è
ambientato a Dublino. Sono narrate le vicissitudini di tre personaggi: Leopold Bloom, la moglie Molly ed il giovane Stephen Dedalus. Nei primi
episodi sono raccontate le giornate di Stephen, un giovane letterato in crisi
che viene identificato come il figlio spirituale di Bloom. Alle vicende di
Stephen, si affiancano quelle di Leopold Bloom, un impiegato che lavora come
procacciatore di pubblicità. Nel romanzo, viene esaminata la giornata di Bloom:
dal risveglio, gli appuntamenti più o meno piacevoli, la partecipazione al
funerale di un amico, la sua mattina in ufficio. Con il trascorrere delle ore,
Bloom incontra diversi personaggi, che diventano descrizioni singole riferite
ai personaggi classici dell’Odissea di Omero. I due personaggi, Leopold e
Stephen, si sfiorano sovente ma non vengono mai in contatto.
Arriva il
pomeriggio e Bloom riprende il suo girovagare
per Dublino, tra negozi, persone e monumenti, mantenendo questo suo incedere
disattento e svogliato. D’altro canto, Stephen, che si
trova presso la Biblioteca Nazionale. I due si incontrano durante una visita ad
una sua amica comune, Mina Purefoy. Leopold, Stephen assieme ad altri amici, decidono
di andare in un pub. Dopo aver bevuto, la comitiva si dirige verso uno dei
quartieri malfamati di Dublino per frequentare un bordello, dove il giovane
Stephen, ubriaco, aizza una rissa. Sarà Leopold che, adoperandosi per difendere
la reputazione dell’amico, lo convince a seguirlo a casa sua. Qui i due
iniziano una lunga conversazione. Stephen illustra a Leopold i suoi progetti
letterari per il futuro, il tempo passa e Leopold invita Stephen a fermarsi a
dormire da lui ma il giovane rifiuta e decide di andarsene. A questo punto Mr.
Bloom, ripensa a tutto l’evolversi della giornata passata e, stanco, decide di andare
a dormire. Arriva in camera da letto. Il libro si chiude con la moglie di
Leopold, Molly, che nel dormiveglia sussurra
degli episodi della propria vita.
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