di Pierangelo Colombo

venerdì 2 marzo 2018

Novecento


Ogni giorno la vita, nella sua complessità, ci mette nella condizione di dover fare delle scelte. E spesso si tratta di scelte che si escludono a vicenda: privilegiare un'opzione, potrebbe significare abbandonare altre possibilità. Sono scelte definitive, che non comprendono la possibilità di tornare sui propri passi. Alla base di tutto c’è il coraggio, perché puoi scegliere e rinunciare a tutto il resto, oppure non scegliere affatto, ma significa rinunciare a vivere.

Novecento è un neonato abbandonato e cresciuto nella stiva di una nave, adottato da un marinaio addetto alla sala macchine. Crescendo impara a suonare il pianoforte, lontano dall'influenza di altri musicisti, Novecento sviluppa un suo stile personale, tanto originale che presto, anche sulla terra ferma, si inizia a parlare di lui.  Diventato una vera e propria attrazione, c’è chi si imbarca solo per conoscerlo e sentirlo suonare. 
I suoi compagni di vita sono persone sempre diverse, ma tutte caratterizzate dal medesimo sogno: una nuova vita in America.
Novecento si troverà a dover compiere una scelta esistenziale.


 

 Descrizione

Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Ancora neonato, viene abbandonato nel piroscafo Virginian, sul pianoforte della prima classe e viene trovato per caso da Danny Boodman, un marinaio di colore che gli farà da padre fino all'età di otto anni, quando morirà in seguito a una ferita riportata durante una burrasca. Il bambino scompare misteriosamente nei giorni successivi alla morte di Danny a causa di un'ispezione della polizia sul piroscafo e quando ricompare incomincia a suonare il pianoforte.
Egli incontra il narratore, anche lui musicista, all'età di ventisette anni, quando questi viene assunto come trombettista sul Virginian. Questo è l'inizio di una sincera e duratura amicizia, la quale non finirà nemmeno con l'abbandono della nave da parte del narratore. Danny Boodman T.D. Lemon Novecento viene descritto dal narratore come un uomo con grandi capacità di apprendimento, che vive attraverso i desideri e le passioni altrui, che si realizza con la musica, che vive sospeso tra il suo pianoforte e il mare, con il quale è in grado di rivivere ogni viaggio, ogni sensazione gli venga raccontata dai passeggeri del piroscafo.
Dalla musica, ma più specificamente dal pianoforte, non troverà mai la forza di svezzarsi, non riuscirà mai a superare la paura di amare e di crearsi delle radici, sopraffatto dalla paura di non riuscire a vedere neanche lontanamente una fine nel mondo al di fuori del piroscafo; perciò dedica la sua esistenza a suonare allo scopo di sgravare i cuori dei passeggeri dalla paura dell'immensità dell'oceano. Piuttosto che raggiungere un compromesso con la vita, preferisce incantare i propri sogni, le proprie speranze.

Nessun commento:

Posta un commento