CURSORI LIBERI
Un blog aperto a scrittori, lettori e liberi pensatori.
sabato 25 novembre 2023
Nessuno si senta escluso
25 novembre, per dire BASTA!
Il volo dell’aquila
Racconto edito di Pierangelo Colombo, classificatosi terzo nel Premio Città di Verona.
Condividete pure, ma non scordatevi di citare l'autore. 😀
sabato 18 novembre 2023
La penna o la spada?
In momenti come questi mi chiedo se veramente la penna sia più forte della spada: la rabbia è tale che metterla per iscritto non è semplice, oltre che sembrare inutile. Il desiderio, a caldo, è quello della vendetta. Ma a chi gioverebbe? A placare la rabbia, certo, ma non a creare un futuro migliore; e allora, riflettendoci, forse è vero che con la penna si può fare qualcosa: educare e creare consapevolezza. E a tutti propongo di chiedere a gran voce una presa di coscienza, chiedere, pretendere, che i governanti, rinunciando al populismo d’occasione, pensino a introdurre nell’insegnamento scolastico quello che nelle famiglie latita: l’educazione affettiva. L'educazione all'affettività ha l'obiettivo di sviluppare l'intelligenza emotiva a partire dalla consapevolezza delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti e di accrescere le abilità affettive con l'obiettivo di favorire una buona relazione interpersonale.
venerdì 13 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; la mattanza
Brennu fece un cenno ad Artal che, appoggiato a un tronco, aspettava con l’arco in posizione di tiro. Al segnale, estrasse una freccia dalla faretra, soppesandola, ne portò la punta a contatto del Torque che portava al collo, ne inserì la cocca al centro della corda e tese l’arco per tre quarti, avvertendo nelle braccia tutta la resistenza del legno incurvato. Puntò la cuspide verso il petto della bestia scelta per aprire la caccia. Il giovane cervo stava brucando a una ventina di passi da lui. Dominando l’ansia, l’arciere prese la mira, conscio che un tiro ben assestato avrebbe sorpreso la vittima, concedendogli l’opportunità di un secondo tiro. Un movimento deciso e le dita mollarono la cocca.
mercoledì 11 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; il sogno di Artal
La mente volò lontana in terre straniere, fantasticando sulla maestosità dei paesi descritti da vecchi mercanti nomadi. Ricordava le meraviglie di Genua, la città che sorgeva sul confine fra terra, cielo e mare, e che aveva visitato assieme a suo padre quando vi era stato inviato come ambasciatore. Rammentava i palazzi, le stoffe, le spezie, i metalli e le pietre preziose commerciate al porto. Le lingue straniere udite fra i mercanti.
Sognante, ripensò ai racconti di quel vecchio marinaio fenicio dal nome impronunciabile che, proveniente dalle terre dove sorge il sole, narrava di capitali tanto fantastiche quanto remote. Città fortificate, i cui giardini, stupefacenti, crescevano su terrazzi costruiti nel bel mezzo di un deserto, dove l’acqua era un bene più prezioso dell’oro. Città sulle cui torri altissime svettavano templi ricoperti d’oro, in cui gli dèi potevano albergare mostrando la propria potenza. Immaginava quel porto dominato da una statua colossale, dalla cui fiaccola s’alzava un rogo visibile per miglia e miglia. Ricchezze nascoste nelle tombe di re; tesori così grandi da non poter essere descritti. Mausolei dalle dimensioni inimmaginabili. Templi in cui l’aria profumava d’incenso, mentre giovani vestali, dalla bellezza sopraffina, accoglievano i pellegrini onorando la dea Afrodite.
lunedì 9 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; la caccia
In breve tempo, tutti furono pronti. Galvanizzati, fecero attenzione a evitare il minimo rumore, aggirandosi come ombre furtive nella boscaglia per accerchiare il branco. La pioggia finalmente giocava a loro favore, smorzando lo scricchiolio di foglie e rametti secchi e, soprattutto, diluendo nell’aria il loro odore.
Ognuno occupò il posto assegnatogli, così d’essere in postazione quando, alle prime luci dell’alba, sarebbe iniziata la caccia. Fu una nottata lunga: la pioggia cadde a intermittenza e con varia intensità, intervallata da folate di vento che, mulinando fra le fronde, producevano suoni sinistri. Appoggiati chi al tronco di un albero, chi a un masso, dormirono con il bug stretto fra le mani.
venerdì 6 ottobre 2023
Hirpu, il cacciatore; il branco
La luce del giorno stava ormai calando d’intensità quando giunsero al bivacco degli esploratori. Il cielo plumbeo prefigurava una nottata priva del ben che minimo spiraglio di luce. Neppure il tenue sfavillio delle stelle avrebbe offerto sostegno al manipolo di uomini.
Trovarono i compagni seduti, sparpagliati in una piccola radura quasi pianeggiante; inermi sotto la pioggia battente, avvolti nei mantelli scuri con il cappuccio a coprirne la testa e le mani a conca dinanzi la bocca a trattenere il calore del fiato. Grigi e silenziosi, parevano spiriti dei boschi.