di Pierangelo Colombo

lunedì 30 aprile 2018

31° Salone Internazionale del Libro di Torino


Il 31° Salone Internazionale del Libro di Torino si tiene da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018 al Lingotto Fiere

La 31a edizione è stata presentata al Museo Nazionale del Cinema di Torino il 27 febbraio 2018 dal Presidente del Salone, Massimo Bray, e dal Direttore editoriale Nicola Lagioia, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e della Sindaca di Torino Chiara Appendino.
Quest’anno al Salone ci sarà tutta l’editoria italiana, gli editori indipendenti, e ci saranno i grandi gruppi.  Ci sarà, quindi, la possibilità d’incontrare tutta la scena editoriale del nostro Paese. È importante che gli editori italiani abbiano scelto Torino per ritrovarsi tutti insieme. Un risultato reso possibile anche grazie all’impegno dell’Associazione Editori Amici del Salone Internazionale del Libro.



Tante le novità ad arricchire la nuova edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto al suo 31esimo anno di età. Nonostante lo strappo con Milano, il Salone del Internazionale del Libro dello scorso anno ha fatto registrare grandi numeri e adesioni degli editori italiani ed internazionali (Francia, Spagna, Usa, Russia). E, visto il successo della precedente edizione, molti grandi editori hanno deciso di ritornare nel capoluogo piemontese. Lo scorso anno gli editori presenti erano più di mille, 424 titolari di stand (ben cento in più del 2016) per oltre 1.200 appuntamenti svoltisi su un’area di 45mila metri quadri. Insomma, grandi numeri che anche nel 2018 il Salone del Libro di Torino e pronto a ripetere confermando sempre di più anche la sua vocazione internazionale.
 Il tema di questa edizione è “Un giorno, tutto questo“. L’immagine guida del Salone è stata disegnata quest’anno da Manuele Fior, fumettista ed illustratore originario di Cesena e autore di graphic novel pluripremiate fra cui Cinquemila chilometri al secondo (2010), L’Intervista (2013), Le variazioni d’Orsay (Les variations d’Orsay, 2015) e I giorni della merla (2016).
Molti grandi nomi della letteratura mondiale parteciperanno ai diversi incontri, tra i tanti ospiti son già stati annunciati: il premio Nobel per la Letteratura 2009 Herta Müller; il vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi; i cinque scrittori stranieri finalisti del Premio Strega Europeo; Javier Cercas che farà una lezione magistrale sul concetto di Europa in apertura di salone; la scrittrice americana Alice Sebold; lo scrittore messicano Guillermo Arriaga grazie a Bompiani; Fernando Aramburu, gigante della narrativa europea e autore di Patria, uno dei romanzi più celebrati dell’ultimo anno. E poi torneranno Paco Ignacio Taibo II, Alicia Gimenez Bartlett e Almudena Grandes Hernandez. E ancora Joël Dicker. Ci sarà poi Paolo Giordano che presenterà il nuovo romanzo “Divorare il cielo”. Dori Ghezzi parlerà invece del grande Fabrizio De Andrè. E poi maestri del cinema Bernardo Bertolucci e Luca Guadagnino, candidato all’Oscar con “Chiamami col tuo nome”. Ci sarà anche Eduard Limonov, il dissidente russo su cui Emmanuele Carrère ha scritto una biografia diventata subito bestseller.
Numerose, poi, le attività, i progetti speciali e le iniziative dedicate espressamente alle scuole e docenti.
 




«Un giorno, tutto questo». Il tema e le cinque domande
Il Presidente Massimo Bray e del Direttore Nicola Lagioia vorrebbero che il salone sia un grande produttore di contenuti culturali. Per questo, rivolgendosi alle migliori menti del pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti, hanno chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull’idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta?
Un giorno, tutto questo… che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo… sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà in pericolo… o sarà perduto. Un giorno, tutto questo… sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo… sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere.
I consulenti culturali del Salone hanno elaborato le cinque domande intorno alle quali ruoterà il programma della 31a edizione: Paola Caridi, Ilide Carmignani, Mattia Carratello, Giuseppe Culicchia, Valeria Parrella, Fabio Geda, Alessandro Grazioli, Giorgio Gianotto, Loredana Lipperini, Giordano Meacci, Eros Miari, Francesco Pacifico, Christian Raimo, Lucia Sorbera, Rebecca Servadio, Annamaria Testa. Idealmente con loro Alessandro Leogrande, prematuramente scomparso lo scorso 26 novembre e al quale il Salone dedicherà un ricordo speciale.
Ecco le Cinque domande:

Chi voglio essere? La nostra identità è in continua costruzione. Nell’epoca del culto di sé, chi aspiriamo a essere? Che rapporto c’è oggi tra l’essere se stessi, il conoscere se stessi e il diventare se stessi?

Perché mi serve un nemico? I confini ci proteggono oppure ci impediscono di incontrarci e cooperare? Come e perché li tracciamo? Abbiamo bisogno di costruirci un nemico per poter sperare di non averne?

A chi appartiene il mondo? Tra cent’anni la nostra Terra potrebbe essere meno accogliente di oggi. La forbice tra ricchi e poveri si allarga. Il lavoro si trasforma e può ridursi. Milioni di persone sono costrette a lasciare la propria casa. Di chi è il mondo? Chi deve prendersene cura?

Dove mi portano spiritualità e scienza? Scienza e religione hanno dato forma alla nostra storia e al nostro pensiero. Ma sono state usate anche come strumenti di oppressione. C’è oggi una promessa di cambiamento e di futuro nella spiritualità delle religioni, nel rigore nelle scienze? O altrove?

Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione? La creazione artistica può bastare a se stessa? O deve porsi l’obiettivo di cambiare le cose? Libertà o rivoluzione: cos’è l’arte, e che cosa deve e può dare a tutti noi?

 Tema da cui è nato un sito dove troverete le risposte alle domande






I progetti tematici

Per il terzo anno ci sarà al Salone Anime Arabe, il focus sulla cultura e la letteratura del mondo arabo e delle sue diaspore, curato da Lucia Sorbera e Paola Caridi.
 
Solo Noi Stesse – la sezione sul pensiero femminile curata da Loredana Lipperini e Valeria Parrella – torna con un incontro importante sul #MeToo e sulla condizione femminile nell’anno del caso Weinstein, e uno sulla presenza (o assenza?) nelle antologie scolastiche del contributo letterario delle donne nei secoli. Valeria Parrella si occuperà anche del quarantennale della Legge Basaglia e – insieme alla casa editrice Adelphi – dell’omaggio ad Anna Maria Ortese e a quella che probabilmente è la più grande filosofa del ‘900, Simone Weil, per celebrare la Francia paese ospite.

Torna la Piazza dei Lettori, il grande spazio gestito dai Colti, il Consorzio delle Librerie Indipendenti Torinesi che si è creato proprio in seno al Salone dell’anno scorso. Cosa c’è di più bello che contribuire a far nascere qualcosa che poi prende una vita autonoma indipendentemente da te? La Piazza dei Lettori quest’anno sarà dedicata ai temi del Salone: e cioè le Cinque domande sul futuro che faranno da bussola all’edizione.

Il Salone ospiterà ben due premi letterari dedicati a promuovere il recupero e il reinserimento dei carcerati attraverso la pratica della scrittura e della creatività letteraria: il Premio Goliarda Sapienza e il Premio Casalini. E debutterà al Salone il Premio «Fuori», ideato e promosso da colui che, assieme a Guido Accornero, più di trent’anni fa fu il primo, visionario ideatore e promotore del Salone: Angelo Pezzana.

Dopo il successo della 30a edizione, torna Festa Mobile: il programma di letture ad alta voce curato da Giuseppe Culicchia. Gli scrittori di Festa Mobile leggeranno pagine dal loro libro del cuore. I reading si terranno al Salone e in una serie di luoghi di grande fascino come il Museo Egizio o la biblioteca civica di Villa Amoretti.

Per festeggiare Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 parte un progetto realizzato assieme alla Fondazione Merz che metterà insieme artisti e scrittori delle due città sulla base delle Cinque domande.