di Pierangelo Colombo

lunedì 24 luglio 2023

Hirpu, il cacciatore. Estratto



 Il sole era già alto sull’orizzonte quando riprese i sensi. Immerso nel nulla, percepì un forte ronzio nelle orecchie. Fece per respirare dal naso, ma l’aria era bloccata da un tappo di sangue raffermo. S’impose di non muovere nemmeno un muscolo, finché non avesse ripreso le forze per sopportare il dolore lancinante; strinse i denti per non urlare. Le fitte sembrarono calare d’intensità, come riassorbite dalle stesse membra. Anche la vista, inizialmente sfocata, riacquistò nitidezza. Si accorse, però, di non riuscire ad aprire del tutto l’occhio destro. Ispezionò il viso con la punta delle dita, sfiorando il gonfiore dolente che dal sopracciglio scendeva sino allo zigomo. Rivoli grumosi di sangue ormai seccato attraversavano il volto in più parti.

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