di Pierangelo Colombo

martedì 30 gennaio 2018

POESIE MUSICALI



Diceva sant’Agostino che “chi canta prega due volte”. Se tanto mi dà tanto, alcune canzoni d’autore sono delle poesie elevate all’ennesima potenza.
Il dibattito è sempre aperto, da una parte i puristi a sostenere che le due ‘categorie’, canzoni e poesie, dovrebbero restare ben separate, additando il fatto che hanno metriche e fruibilità distinte, dall’altra parte v’è chi sostiene, fazione fra cui mi annovero, che alcuni, anche se rari, testi musicali possono essere tranquillamente equiparati a delle poesie. Attenzione, parlo di canzoni, testi scritti per essere musicati; ritengo che alcuni esperimenti in cui si è cercato di trasformare delle poesie ‘canoniche’, anche celebri, in brani musicali, abbia dato risultati scarsi se non addirittura deludenti.
La poesia è una scrittura diretta, da interpretare, obbligando l’uditore a essere parte attiva nella sua fruizione, mentre la canzone è un distillato fra parole e musica; raramente, disgiungendo tale connubio, il testo mantiene lo stesso impatto. Nelle canzoni la musica ha un trasporto maggiore, il messaggio, a volte, è meno diretto, edulcorato dalla melodia. Tuttavia vi sono degli autori che hanno saputo creare testi poetici, che, seppur esaltati dalla melodia, anche se privati di essa mantengono un impatto notevole.
Nelle canzoni, la musica sottolinea pause, rafforza o ammorbidisce il patos, trasmette qualcosa d’impalpabile; se una poesia classica è paragonabile a un fiore, direi che la musica ci permette di percepirne il profumo.
Premesso questo, credo di non far torto a nessuno annoverando fra i poeti classici alcuni cantautori fra cui il compianto Fabrizio de André, per citarne uno. I suoi testi, cantati o declamati a sola voce, sono a tutti gli effetti delle poesie straordinarie. Delicate preghiere, atti d’accusa, difesa di chi, fragile, non ha voce o sublimi dichiarazioni d’amore. Testi che sono tutti espressione di un animo profondo e struggente al tempo stesso.
  A questo punto mi piacerebbe aprire un dibattito: Le emozioni legate a De André poeta; quale canzone portate nel cuore?





Proposta di lettura: TUTTE LE CANZONI






Descrizione
Allo stesso tempo aristocratico e anarchico, scontroso e educato, elevato e popolare, le sue canzoni sono diventate colonna sonora e punto di riferimento per migliaia di persone di generazioni, estrazione sociale e credo politico diverso; e un libro che raccoglie, come un canzoniere di lusso, i testi di tutte le sue canzoni. 

Scheda libro
·               Audio CD: 335 pagine
·               Editore: Mondadori (4 aprile 2006)
·               Collana: Ingrandimenti
·               Lingua: Italiano
·               ISBN-10: 8804554266
·               ISBN-13: 978-8804554264


Smisurata preghiera
Fabrizio De André

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere

Amore Che Vieni, Amore Che Vai
Fabrizio De André
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai

e tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai

venuto dal sole o da spiagge gelate
perduto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai.

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