di Pierangelo Colombo

lunedì 29 gennaio 2018

QUALE LIBRO VI HA CAMBIATO LA VITA



Leggere è importante; quante volte avrete sentito dire questa affermazione? Leggere è sognare, è il cibo della mente, concetti quasi ovvi, ma non così scontati. La nostra società, lo dimostrano i dati, è portata al mordi e fuggi, all’immagine che riassume mille concetti, alle frasi brevi, da cioccolatini, aforismi che saziano in pillole. Sembra che la frenesia della vita quotidiana non ammetta la ‘perdita’ di tempo nel rilassarsi a leggere un bel libro. Ci si è disabituati, pare che molti abbiano assopito la fantasia: meglio un bel film, dove l’immaginazione non deve lavorare per costruire luoghi, visi, scenari. Nel film è già tutto pronto. Eppure ci sono libri che cambiano la vita, il mio è stato proprio ‘Il buio oltre la siepe’. Debbo a questo romanzo la passione nei confronti della lettura e, successivamente, alla scrittura. Un libro che, facendomi innamorare, mi ha spalancato la mente proiettandola in un universo nuovo, entusiasmante, rendendola golosa di nuove esperienze. Avevo dodici anni allora, e la lettura si limitava ai fumetti, prediligendo le figure alla parola scritta. M’incutevano timore quei volumi zeppi di pagine bianche stracolme di parole, la lettura mi dava il senso di ‘stancante’. Atteggiamento che, ovviamente, dava ripercussioni pesanti anche sull’andamento scolastico.
La svolta è stata proprio questo libro che, attirando l’attenzione, mi ha permesso di riflettere, innanzitutto, sulle conseguenze che l’ignoranza ha sul comportamento umano. Ho capito come l’autrice, attraverso la scrittura, abbia avuto l’opportunità di trasmettere la propria esperienza, le proprie idee, portandone a conoscenza migliaia di persone.
Debbo poi ringraziare la lungimiranza della mia professoressa di lettere che, proponendo questo libro per la compianta ora di narrativa, ha saputo farcelo apprezzare analizzandone il messaggio senza pedanteria, lasciando libero dibattiti in classe su esperienze personali, stereotipi, parallelismi con la società contemporanea.
Per questo mi piacerebbe aprire un dibattito su questo argomento: Quale libro vi ha cambiato la vita?





Titolo originale: To Kill a Mockingbird" (uccidere un usignolo)

Il buio oltre la siepe, sinossi
Il romanzo è scritto in prima persona, narrato dalla protagonista Jean Louise (Scout), ormai adulta; è ambientato in Alabama all'inizio degli anni 30. Scout e Jeremy (Jem) sono due ragazzini orfani di madre, che vivono nella piccola cittadina di Maycomb. Il padre, Atticus Finch, è un avvocato metodico e apprezzato in tutta la contea, ma nonostante gli impegni è attento nell'educazione dei figli, supportato dall’adorata domestica Calpurnia. La vicenda inizia quando Scout ha sei anni; è estate e, assieme al fratello Jem, più vecchio di 4 anni e l'amico Dill, un anno più vecchio di Scout, si ritrovano quasi ogni giorno per giocare nel giardino di casa, interpretando personaggi ispirati ai romanzi d’avventura, ma i tre ragazzi sono anche attratti dalla misteriosa presenza del vicino di casa Boo (Arthur Radley), dal passato burrascoso segnato dalla frequentazione di amicizie poco raccomandabili, che, per evitare il riformatorio, è stato confinato in casa sotto custodia del padre.
Perno del romanzo, è la vicenda che scuote la dormiente cittadina: Tom Robinson, bracciante nero, è ingiustamente accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca (Mayella Ewell). Atticus è incaricato dal giudice Taylor di difenderlo. Durante il processo, Atticus riesce a dimostrare l'assenza di prove a carico dell'imputato, dimostrando in modo incontrovertibile che le percosse subite dalla giovane, e la stessa violenza, sono opera del padre, Bob Ewell; la giuria, tuttavia, condanna Tom. Scout e Jem assistono al processo dalla balconata riservata ai neri, ospiti del loro pastore. La maggioranza degli abitanti di Maycomb disprezza Atticus, che viene definito “negrofilo”, anche per aver permesso ai suoi figli di mescolarsi al pubblico di colore. Tom viene quindi incarcerato. Atticus è fiducioso nella possibilità di ribaltare la condanna durante il ricorso in appello, ma Tom, stanco e sfiduciato, durante l'ora d'aria tenta la fuga dal carcere, venendo così ucciso dalle fucilate delle guardie. Nonostante questo, Bob Ewell continua a nutrire un terribile odio nei confronti di Atticus, risentimento che lo spinge a vendicarsi cercando di uccidere Jem e Scout, una notte mentre rincasavano dopo la festa di Halloween. I bambini vengono salvati da Boo, che per anni li aveva osservati in silenzio dall'interno della propria abitazione. Per salvare i due ragazzi, Boo uccide Ewell. Lo sceriffo ne è consapevole ma, per evitare allo psicolabile Boo un processo, decide di archiviare il caso come un incidente. 



 
 Harper Lee




Il buio oltre la siepe, commento
Si tratta di un romanzo di formazione, dove è narrato il percorso di crescita di Scout, che, con i suoi sei anni, guarda il mondo con innocenza mista a paura.  La vicenda ha una durata temporale di tre anni, arco di tempo in cui Scout affronterà degli eventi che la trasformeranno in una piccola adulta.
Assaporando l’ingiustizia e la diversità, Scout vedrà crollare la percezione del mondo che si era costruita. L’autrice, attraverso la protagonista illustra temi come il ruolo delle donne nella società e i diritti della popolazione afroamericana.
Credo si possa condensare il messaggio contenuto nell’opera, nella consapevolezza che i pregiudizi siano generati principalmente dall’ignoranza. Gli stessi pregiudizi che, inevitabilmente, producono paure, nel diverso, nello sconosciuto o chi non rientra negli schemi accettati dalla società. Paure che possiamo combattere, cessando così di essere tali, solamente se siamo disposti ad affrontarle. E è proprio attraverso il coraggio di Atticus, che l’autrice vuole insegnarci l’importanza del rispetto delle proprie idee, facendogli dire: “Hanno diritto di pensarlo e hanno il diritto di far rispettare la propria opinione, ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l’unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.”
 





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