di Pierangelo Colombo

venerdì 6 luglio 2018

Premio Strega 2018; vince Helena Janeczek


 Ieri sera, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, è stato assegnato il 72esimo Premio Strega.

 Cinque i finalisti che si contendevano l’ambito riconoscimento, tre donne - Helena Janeczek, Lia Levi e Sandra Petrignani, e due uomini, Carlo D'Amicis e Marco Balzano. L'ultima donna a ricevere il riconoscimento era stata, nel 2003, Melania Mazzucco, con "Vita" (edito da Rizzoli), mentre la scorsa edizione era stata vinta da Paolo Cognetti, con il romanzo "Le otto montagne", pubblicato da Einaudi.
 Le opere finaliste erano: "La ragazza con la Leica" che riporta sotto i riflettori la figura di Gerda Taro, la fotografa tedesca compagna del grande Robert Capa; Lia Levi ambienta "Questa sera è già domani" ai tempi delle Leggi Razziali del 1938 con le vicende della famiglia Rimon.
 Sandra Petrignani compone la prima vera biografia della grande scrittrice Natalia Ginzburg ("La corsara") intrecciandola con la propria vita, mentre Marco Balzano recupera il destino del comune di Curon, in Sud Tirolo, che nel 1950 venne distrutto per costruire una diga ("Resto qui").
 Solo Carlo D’Amicis, nel "Gioco", si confronta con una storia più contemporanea, che parla, con una lingua forte e curata, di sesso e di desiderio.
 La giuria: dall’edizione 2010, alle preferenze espresse dagli Amici della domenica si aggiungono i voti dei lettori “forti”, che ruotano di anno in anno, segnalati dalle librerie associate all’ALI (Associazione Librai Italiani). L’allargamento della giuria del Premio Strega vuole essere un riconoscimento dell’opera di promozione della lettura svolta dalle librerie. A partire da questa edizione si aggiungono alla giuria del Premio 20 voti collettivi espressi da scuole, università e 15 circoli di lettura presso le Biblioteche di Roma, oltre a 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero.
 Il numero dei votanti raggiunge quindi un totale di 660 aventi diritto.



 Al termine dello spoglio dei voti a trionfare è stata Helena Janeczek con 196 voti. «Sono felicemente sconvolta, penso che abbia vinto Gerda, senza di lei non sarei arrivata qui» ha esclamato l’autrice. “Ho scelto di raccontare la sua vita perché è il simbolo di una donna libera e indipendente, che ha creduto nelle sue convinzioni”.
 Nata a Monaco di Baviera da genitori ebrei polacchi, 54 anni, vive a Gallarate, ha lavorato a Milano per case editrici come Adelphi e Mondadori, e per Guanda ha pubblicato anche Le rondini di Montecassino per raccontare la presenza di polacchi, pachistani e altre nazionalità dimenticate a una delle battaglie più cruente della Seconda guerra mondiale.  
 Al secondo posto Marco Balzano con 'Resto qui' (Einaudi) con 144 voti e al terzo Sandra Petrignani con 'La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg' (Neri Pozza) con 101 voti. Al quarto Carlo D'Amicis con 'Il gioco' (Mondadori) con 57 voti e al quinto Lia Levi con 'Questa sera è già domani' (Edizioni E/O) con 55 voti, già vincitrice del premio Strega giovani.


 Sono trascorsi quindici anni dall’ultimo successo di una donna al premio, era il 2003, infatti, quando l’autrice Melania Mazzucco si aggiudicava il riconoscimento con Vita.  Un premio femminile a tutto tondo dato che il libro vincitore narra della ventisettenne compagna del celebre fotoreporter Robert Capa, che è stata il simbolo dell’ultimo anelito anti-dittatoriale prima dell’avanzata nazista in Europa: al suo funerale, a Parigi, una folla di oltre 100 mila persone seguì il feretro. “Una coppia fenomenale. Lei lo ha aiutato a diventare una celebrità. Ho voluto rendergliene merito”, ha spiegato ieri Janeczek. "Non somiglio a Gerda Taro ed è stato bello cimentarmi con una figura diversa. Lei è nata coraggiosa, io il coraggio ho imparato a tirarlo fuori. Lei mi ha aiutato nei sei anni in cui ho scritto questo libro”. "È bene - ha poi spiegato - che continui ad esserci un'attenzione sulle donne. Quest'anno eravamo in sei su dodici concorrenti, tutte con libri diversi che dimostrano la ricchezza delle storie scritte da donne che spesso trattano temi importanti. E in Italia ci sono bravissime scrittrici".

  “Lo Strega premia un libro originale e un'autrice che ha un'indiscutibile profilo letterario e premia anche una casa editrice che ha fortemente creduto fin dall'inizio nel romanzo di Helena Janeczek e ne ha visto crescere il consenso". Ha detto Luigi Brioschi, presidente Guanda (Gruppo Gems), la casa editrice che per la prima volta vince l'ambito riconoscimento letterario. Da diverse stagioni, infatti, il premio era monopolio dei maggiori gruppi editoriali. "Per Guanda è un'emozione e con un libro di tale portata è anche una vittoria per lo Strega. Il libro di Helena racconta una vicenda che, nella situazione in cui viviamo, può parlare ai lettori di oggi" ha sottolineato Brioschi.

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