di Pierangelo Colombo

sabato 2 febbraio 2019

Nasce a Milano il 'Tavolo dell'industria libraria'

  Il 21 gennaio scorso, a Milano, il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli ha incontrato la filiera del libro. Un "tavolo di confronto" nato per "raccogliere indicazioni sulle criticità nel settore, oltre a suggerimenti sui possibili cambiamenti"- tra loro le associazioni Aie, Adei e Ali oltre a Amazon,   Emmelibri e a rappresentanti del sindacato librai - per fare il punto   di un settore che mostra segni di rallentamento. "E la prima volta che  si mette in piedi un tavolo così, magari si perde tempo ma è   fondamentale coinvolgere tutti fin dalle primissime fasi. E ora di   mettere le mani sul futuro e la tenuta del settore editoriale: è il   momento giusto, c'è un nuovo governo abbiamo chiuso la finanziaria e   iniziamo a lavorare alla prossima", sottolinea il ministro.


   Un primo incontro, il prossimo è già fissato per l'11 febbraio, in cui  "ho raccolto indicazioni di criticità e suggerimenti di possibili   cambiamenti normativi o di natura finanziaria per rafforzare un   settore critico e strategico per la cultura italiana. Per il ministro “l’industria dei libro deve restare plurale e, allo stesso tempo, deve essere redditizia per chi ne fa parte”. Bonisoli si è detto colpito “dall’approccio manageriale” che ha riscontrato tra i rappresentati della filiera presenti all’incontro milanese: “Un aspetto positivo, che si lega alla grande passione di editori e librai”, ha aggiunto.
  Parlando delle librerie, Bonisoli ha dichiarato: “In questo momento in Italia sono più i negozi che chiudono di quelli che aprono, è uno dei temi che affronterà questo tavolo”. Si è parlato anche di commercio librario on-line, per il ministro è il consumatore che deve poter scegliere, a parità di condizioni: “Ad esempio, io preferisco comprare i libri nelle librerie fisiche, mentre mia figlia lo fa online”, ha raccontato. In Italia la percentuale di lettori è inferiore a   quella di altri Paesi come la Francia e gli editori puntano a   conquistare nuovi giovani lettori. Se è il consumatore a scegliere se   il futuro del settore è nella carta o nel digitale. Bonisoli ha poi chiarito: “Uno dei compiti che ci siamo dati è quello di riflettere sulle azioni a sostegno dalla lettura che sono state realizzate e su quelle che sono da realizzare. Un aspetto su cui migliorare è la visibilità che hanno avuto le iniziative del Cepell“. A questo proposito, Alessandro Dalai, da pochi mesi consigliere per le industrie culturali e creative ha sottolineato la necessità di interconnettere le iniziative del Centro con il sistema delle biblioteche scolastiche, e ha spiegato che sono necessari altri fondi. 
   Non sono tardate le prime reazioni, come quella di Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori: “I primi segnali” ha dichiarato, “sui risultati dell’anno 2018 dell’industria editoriale libraria evidenziano una sostanziale tenuta del settore nel quadro di un generale rallentamento dell’economia ma questo non basta: occorrono misure forti per ridare centralità alla lettura nel futuro del Paese”.  “Per questo» ha proseguito, “è fondamentale sostenere e allargare la domanda di cultura. I linguaggi ormai sono i più diversi: in molti di questi settori si è già intervenuti. Considerata l’importanza del libro è indispensabile una politica che rafforzi libro e lettura, a partire dalla conferma della 18app, che si è rivelata uno strumento prezioso, e dalla straordinaria iniziativa di promozione della lettura che, da quattro anni, è #ioleggoperché. Non chiediamo contributi per gli editori ma promozione della lettura, sostegno a librerie e biblioteche, investimenti per l’innovazione”. “Il libro è un elemento fondamento della società della conoscenza. È uno strumento di cittadinanza. Per questo va riaffermato il suo valore nell’istruzione e nella formazione lungo tutto l’arco della vita, per garantire democrazia e competenze necessarie per lo sviluppo nella società della conoscenza. E’ una battaglia di civiltà in cui muoversi insieme e davvero con forza”.

  

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