di Pierangelo Colombo

sabato 6 maggio 2023

HIRPU, IL CACCIATORE; SAMHAIN

 LE FESTE SACRE: SAMHAIN

Capodanno celtico – 1° novembre



Nella Ruota dell’anno celtico, Samhain corrisponde al Capodanno.
L’importanza che la popolazione celtica attribuiva a Samhain risiede nella loro concezione del tempo, visto come un cerchio suddiviso in cicli. Il termine di ogni ciclo era considerato molto importante e carico di magia.

Il passaggio dall’Estate all’Inverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti.
La parola Samhain deriva probabilmente dal gaelico “Samhuinn” e significa fine dell’Estate.

I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, nella notte tra il 31 Ottobre e il 1° novembre, gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata “Tir nan Oge”, potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sì che l’aldilà si fondesse con il mondo dei vivi, permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.

Samhain era, dunque, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro.
Alla fine del rituale tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da rape intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. La festa durava tre giorni, al termine dei quali ci si mascherava con pelli di animali per spaventare gli spiriti e farli tornare nell’aldilà.

 

 

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