di Pierangelo Colombo

venerdì 23 febbraio 2018

Ulisse di James Joyce



Uno dei più grandi autori di narrativa del XX secolo: James Augustine Aloysius Joyce, nasce a Dublino, il 2 febbraio 1882. Frequenta il Clongowes Wood College una scuola cattolica, precisamente un istituto di gesuiti. Successivamente, iscrittosi all'università di Dublino, si laurea in lingue moderne. Anni in cui inizia a rivelare un carattere anticonformista e ribelle. Si schiera a difesa del teatro di Ibsen, considerato immorale e sovversivo. Periodo in cui pubblica anche Il giorno del Volgo, nel quale critica il provincialismo della cultura irlandese. Nel 1904 scrive il saggio autobiografico A portrait of the artist che trasformerà poi nel romanzo Stephen Hero: da cui trarrà, infine, Ritratto dell'artista da giovane. Romanzo di formazione nel quale svolge un ruolo primario la ricerca del bello e della verità. Una metafora dell'artista moderno, anticonformista e ribelle all’assolutismo sociale. 
James Joyce

Dal 1902, dopo la morte della madre, insegna per qualche tempo in una scuola di Dublino, per poi trasferirsi a Trieste dove, fra l'altro, conosce anche Italo Svevo, qui prosegue l’esperienza di insegnamento ma, presto, preferisce trasferirsi a Zurigo. Durante un lungo soggiorno a Roma, inizia a scrivere un racconto di vita dublinese, da cui nascerà l'Ulisse. Scritto tra il ‘14 e il ‘21, il capolavoro rappresenta una rivoluzione estetica, una prospettiva totalmente diversa delle forme e della struttura del romanzo. L'opera è autobiografica e pone un parallelismo tra le vicende del mito, nell'Odissea, e le vicende reali della vita dublinese. Dal punto di vista tecnico, l'uso sistematico del "flusso di coscienza" o monologo interiore, giunge a livelli estremi ed insuperabili. Una ricerca sperimentale che scompone le strutture della parola, con un lavorio ingegnoso sulle modalità complesse della comunicazione linguistica. Le tecniche usate per il flusso di coscienza includono il flash back, la storia nella storia, l'uso di similitudini e metafore e di una particolare punteggiatura.
Nel 1922, parte per la volta di Parigi dove vi rimarrà sino all’invasione nazista che lo costringerà a rifugiarsi nuovamente a Zurigo. Nel 1939 pubblica il Finnegans, una evoluzione dei temi strutturali dell'Ulisse. A Zurigo, nel 1941, morirà in seguito ad una operazione chirurgica.



Trama
Il romanzo è ambientato a Dublino. Sono narrate le vicissitudini di tre personaggi: Leopold Bloom, la moglie Molly ed il giovane Stephen Dedalus. Nei primi episodi sono raccontate le giornate di Stephen, un giovane letterato in crisi che viene identificato come il figlio spirituale di Bloom. Alle vicende di Stephen, si affiancano quelle di Leopold Bloom, un impiegato che lavora come procacciatore di pubblicità. Nel romanzo, viene esaminata la giornata di Bloom: dal risveglio, gli appuntamenti più o meno piacevoli, la partecipazione al funerale di un amico, la sua mattina in ufficio. Con il trascorrere delle ore, Bloom incontra diversi personaggi, che diventano descrizioni singole riferite ai personaggi classici dell’Odissea di Omero. I due personaggi, Leopold e Stephen, si sfiorano sovente ma non vengono mai in contatto.
Arriva il pomeriggio e Bloom riprende il suo girovagare per Dublino, tra negozi, persone e monumenti, mantenendo questo suo incedere disattento e svogliato. D’altro canto, Stephen, che si trova presso la Biblioteca Nazionale. I due si incontrano durante una visita ad una sua amica comune, Mina Purefoy. Leopold, Stephen assieme ad altri amici, decidono di andare in un pub. Dopo aver bevuto, la comitiva si dirige verso uno dei quartieri malfamati di Dublino per frequentare un bordello, dove il giovane Stephen, ubriaco, aizza una rissa. Sarà Leopold che, adoperandosi per difendere la reputazione dell’amico, lo convince a seguirlo a casa sua. Qui i due iniziano una lunga conversazione. Stephen illustra a Leopold i suoi progetti letterari per il futuro, il tempo passa e Leopold invita Stephen a fermarsi a dormire da lui ma il giovane rifiuta e decide di andarsene. A questo punto Mr. Bloom, ripensa a tutto l’evolversi della giornata passata e, stanco, decide di andare a dormire. Arriva in camera da letto. Il libro si chiude con la moglie di Leopold, Molly, che nel dormiveglia sussurra degli episodi della propria vita.

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