di Pierangelo Colombo

martedì 7 febbraio 2023

All'ombra della neve, intervista all'editore Alessio Masciulli

 A distanza di qualche anno dall’ultima intervista su Cursori Liberi, oggi ho avuto il piacere di ritrovare Alessio Masciulli che, gentilmente, si è prestato a raccontarci il mistero che avvolge uno dei libri che la casa editrice fondata da lui ha pubblicato. All’ombra della neve, Masciulli edizioni.

 Alessio Maciulli è nato a Pescara nel 1978, esordisce nel 2008 con il romanzo Credevo bastasse amare, Falco editore. Ed è subito un successo che trova eco sulla stampa nazionale. Seguiranno poi Favole sotto le stelle, una raccolta di poesie e nel 2012 un nuovo romanzo Mandami una farfalla. Nel 2014 pubblica Voglia d’evoluzione, Tracce edizioni. Seguito, nel 2016, da Credi in me. Nel 2017 fonda la Masciulli edizioni. Fra mille impegni dà vita a una raccolta di racconti dal titolo Condomino 78.

 Chi conosce Alessio Masciulli capisce il perché la Masciulli edizioni è una casa editrice positiva, perché non potrebbe essere altrimenti con un capitano come lui al timone. Un personaggio che ha fatto della fiducia, la positività il filo rosso della propria esistenza. Lo abbiamo conosciuto agli albori della sua avventura da editore, da allora ne è passato di tempo, molti gli avvenimenti, le soddisfazioni, ma, non potrebbe essere altrimenti, anche delle delusioni e persino una pandemia. Ma Alessio ha sempre reagito con coraggio e determinazione e, a oggi, la sua casa editrice si è rinnovata facendosi ancora più forte e propositiva. Un uomo dalle mille idee, suoi sono eventi come La notte dei libri, Il Cammino Letterario e poi reading,incontri e presentazioni.

Alessio Masciulli



 Oggi ci parlerà, in veste di editore, di un libro particolare, un manoscritto dall’autore, o autrice, anonimo.

 Buongiorno Alessio, e grazie per essere qui. Non voglio rubarti troppo tempo, conosco la mole dei tuoi impegni, quindi iniziamo subito con l’intervista.

 All’ombra della neve, un romanzo uscito poco prima di Natale, ma la sua genesi ha inizio molto prima. Quando e come hai avuto fra le mani questo manoscritto?

 Il manoscritto è stato trovato da me una sera a cavallo tra luglio e agosto 2022 mentre rientravo da una cena a notte fonda. C'era stato del vento quella sera ho notato uno scatolone in mezzo al piazzale. Mi ha incuriosito però il fatto che fosse sigillato, così l'ho preso e l'ho portato dentro. Una volta aperto ho scoperto che conteneva un testo rilegato completamente anonimo con una copertina rossa. Incuriosito ho iniziato subito la lettura e ne sono stato rapito tant'è che fino al mattino sono rimasto sveglio per terminarlo.

 

 Nonostante i numerosi appelli, nessuna notizia sull’autore o l’autrice?

 No, nessuna notizia, abbiamo lanciato appelli, divulgato comunicati stampa, rilasciato interviste e pubblicizzato tanti post sui social, ma nessuno ne ha rivendicato la paternità. Speriamo solo che l'autore abbia visto e appreso che il suo testo è stato pubblicato altrimenti è stato tutto vano.

 

 Un mistero che ha attirato la curiosità dei lettori, ma anche dei media, giornali, radio e persino la televisione ne hanno parlato. Un manoscritto all’insegna del mistero, ma anche della magia. All’ombra della neve è il titolo originario o una scelta editoriale?

 Il manoscritto non aveva titolo e lasciandoci ispirare da una scena chiave della storia abbiamo deciso di intitolarlo All'ombra della neve, proprio perché durante una forte nevicata accade qualcosa di magico e importante per la trama. Solo leggendo il libro si scoprirà il perché del titolo.

 


 Un romanzo fuori dagli schemi, dove il mercato attuale propone delle copertine in cui l’autore compare con dei caratteri due volte più grandi del titolo, All’ombra della neve, presentandosi con un autore anonimo, riporta l’attenzione al contenuto più che alla griffe?

 Uno dei motivi che ci ha spinto a pubblicarlo è proprio questo: in un mondo dove tutti vogliono apparire, c'è ancora qualcuno che manda avanti la sua storia prima del suo nome, ed è capace di restare anonimo anche quando il suo libro ha venduto più di mille copie in poche settimane. Un bel record per un libro senza autore e un bel record per un romanzo uscito da poco più di un mese.

 

 Cosa spinge un autore a mettere nero su bianco il succo della propria fantasia?

 Ci sono mille motivi per scrivere un libro e tutti sono legittimi e giustificabili. Quello che poi fa di un libro un buon libro è il potere che ha sui lettori e la capacità di riportare le emozioni che l'autore ci ha lasciato dentro. La fantasia di questo libro è così sconfinata che fa passare in secondo piano tutto il resto, perfino il suo autore. Tutti lo comprano a scatola chiusa ed è meraviglioso.

 

 Molte le risposte, ma forse, il minimo comune denominatore, è il desiderio di lasciare qualcosa di sé stessi, farsi immortale attraverso una storia da tramandare. Ti sei mai chiesto cosa possa spingere l’autore di questo manoscritto a mantenere l’anonimato? Anche adesso che il libro sta dimostrando il proprio successo attraverso la positiva risposta dei lettori?

 Me lo chiedo di continuo e fantastico mille risposte proprio perché le risposte potrebbero essere davvero tante. L'autore potrebbe essere un anziano signore senza desiderio di gloria che aveva solo voglia di regalarci una bella storia, potrebbe essere qualcuno che sta sperimentando una nuova idea pubblicitaria e tra qualche mese salterà fuori. Potrebbe voler mantenere l'anonimato, per vergogna o timore che il libro potesse non piacere, magari lo ha scritto proprio quel ragazzetto di 12 anni della storia, oppure era un testo che doveva far innamorare qualcuno con il cuore spento da troppo tempo e non avendo avuto effetto, l'autore ha deciso di restare anonimo... oppure è un fantasma... chi può dirlo? Ormai le penso tutte.

 

 Chi sono i protagonisti?

 I protagonisti sono diversi ma principalmente si possono identificare in un editore, con i suoi quattro collaboratori, un ragazzino di 12 anni che sparisce in una notte di pioggia dopo aver lasciato il manoscritto nella cassetta delle poste, un anziano signore che ritorna dal Belgio e la giovane e bella Greta, che arriva un giorno all'improvviso stravolgendo tutto.

 

 Paradossalmente il libro è la cronaca di sé stesso, ci vuoi accennare la trama?

 Sì, il libro è proprio la cronaca di se stesso. Una notte di pioggia un ragazzino di 12 anni lascia di nascosto un manoscritto in una casa editrice e fugge via facendo perdere le proprie tracce. Presto si scoprirà che questo manoscritto è magico e cioè si scrive e si cancella in base alle buone azioni che accadono attorno. Una volta capito il tutto, per poter leggere la fine della storia, tutti in casa editrice si impegnano ad essere buoni, ma questo non basta. Passerà del tempo fino a che si capirà cosa lo fa andare avanti, ma quando questo accadrà il manoscritto verrà rubato e.… beh ora non posso raccontarvi tutto, sennò perdereste il gusto della lettura. Posso solo dirvi che il finale sarà diverso per ogni lettore, perché tutte le storie possono cambiare fino a che non si scrive la parola FINE.

 

 Masciulli edizioni è una casa editrice positiva, ci sono similitudini con Piccoli sogni edizioni?

 Sicuramente chi ha scritto il libro e ha creato la Piccoli Sogni Edizioni su carta, conosce le realtà di una casa editrice e sicuramente conosce anche la filosofia della Masciulli Edizioni, perché in effetti le similitudini sono molteplici, anche se in fondo, come dice qualcuno, le case editrici sono tutte uguali. Ma poi sono davvero tutte uguali?

 

 Un libro dedicato a quale pubblico?

 Un libro dedicato davvero a tutti perché il linguaggio è pulito e semplice, lineare e scorrevole. La storia è una favola moderna che farà bene a tutti e che fa farà trascorrere qualche ora di spensieratezza, rallenterà il tempo incuriosendo il lettore dalla prima all'ultima frase. E forse, anche dopo aver chiuso il libro.

 

 Ci sono in vista sviluppi per il futuro? 

 Ci sono in programma tante interviste sia in tv che in radio, per raccontare il libro perché si sono incuriositi davvero in tanti e la ricerca all'autore continua. Non vedo l'ora di poter stringere la mano all'autore o.… all'autrice.


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