di Pierangelo Colombo

giovedì 2 febbraio 2023

Recensione: Sognai talmente forte

La Trama

 Il vecchio Callimaco, giunto alla fine di una vita vissuta nel canto e nella musica, trascorre il suo ultimo giorno circondato dalle tante persone che lo hanno amato, e con loro ripercorre i momenti cruciali della sua vita, tra ricordi, sogni e visioni. Racconta così di quando, bambino, era il piccolo "servo pastore", amato e temuto dalla comunità, per il suo indomito spirito di eretica libertà; dialoga, in sogno, con la figlia Teresa dagli occhi secchi, che per amore dal mare di Rimini finisce a morire nell'Argentina delle torture e della dittatura; si diverte a ricordare la filastrocca di Volta la carta, e si commuove nel ricordo degli amici nativi americani che gli raccontarono la strage del Fiume Sand Creek ... E poi ancora, Callimaco rievoca Il cielo d'Irlanda, l'Hotel Supramonte e tanti altri luoghi e immagini che – attraverso le canzoni – sono entrati nell'immaginario collettivo degli italiani. Quella di Bubola è una grande operazione letteraria, destinata a lasciare un segno profondo nella storia della cultura contemporanea: le sue canzoni tornano qui in un'altra forma, quella della prosa d'arte, e rivivono, arricchite di nuove suggestioni, nuove sfaccettature, nuova luce. 


Sognai talmente forte, l’ultimo libro scritto da Massimo Bubola, edito da Mondadori, è uno scrigno in cui l’autore racchiude i propri ricordi, i sogni e, soprattutto, le sue canzoni, che racconta nella forma del romanzo. Attenzione, però, perché non si tratta di una cronaca sulla esegesi dei testi che ha scritto, bensì le canzoni diventano, attraverso la narrazione, la storia stessa. Non sono le canzoni le protagoniste della trama, ma diventano la struttura stessa su cui essa si basa.

Un racconto che, partendo dalla sua infanzia, attraversa il percorso con cui approda ai giorni nostri attraverso ricordi, citazioni, aneddoti, ma anche rimpianti e dolore. Attraverso la voce del protagonista Callimaco, che in punto di morte racconta la propria vita, l’autore ci accompagna in un viaggio nel profondo della sua anima attraverso le canzoni, dalla serenata di Tre rose, al dolore di Fiume sound Creek, dall’introspettiva Quello che non ho, alla sognatrice Cielo d’Irlanda.

Una scrittura fluida e incisiva quella di Bubola, di cui aveva già dato prova con il suo libro precedente Ballata senza nome, edito da Frassinelli, una lettura sulla Prima Guerra Mondiale attraverso la rilettura dell’Antologia di Spoon River. In Sognai talmente forte, l’autore ci conduce attraverso i sogni raccontando attraverso canzoni e filastrocche. Ma anche gli odori hanno una valenza potente per risvegliare sensazioni lontane.

Un libro da leggere attentamente assaporando pagina dopo pagina ogni singola vibrazione che ne scaturisce.



 Massimo Bubola, nome di culto e figura centrale della musica d’autore italiana, poeta, musicista, scrittore. Ha al suo attivo venti album che tracciano un percorso unico nella letteratura musicale del nostro Paese. La sua poetica si abbevera alla tradizione della musica popolare e alla poesia contemporanea, arrivando a maturare una formula musicale ricca di suggestioni letterarie, che influenzerà la scena italiana a cominciare da Fabrizio De André, con cui scrive e compone due storici album come Rimini e L’indiano, oltre a Don Raffae’, e lo porterà a creare altre grandi canzoni popolari come Il cielo d’Irlanda. Nel 2006 ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo Neve sugli aranci, e nel 2009 il suo primo romanzo, Rapsodia delle terre basse (Gallucci). Si è poi dedicato alla riscoperta del patrimonio artistico, musicale e storico della Prima guerra mondiale. Da questo lavoro hanno avuto origine due album: nel 2005 Quel lungo treno e nel 2014 Il Testamento del Capitano. Nel 2017 il suo ultimo romanzo, Ballata senza nome (Frassinelli), è stato celebrato dalla critica (vincitore del Premio Croce) e premiato dal pubblico.



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