di Pierangelo Colombo

mercoledì 22 febbraio 2023

Recensione: Spizzichi e bocconi

 “Il cibo è stato trattato con devozione da ogni popolo… Il cibo ha una storia spaventosa, eroica, miracolosa. La scrittura sacra contiene narrazioni di provviste dal cielo”, questo l’incipit dell’autore, precisando poi che “Qui ci sono storie mie di bocconi e di bevande”, “storie di cibo familiare”. Spizzichi e bocconi è un testo dedicato all’alimentazione attraverso memorie profonde, ma non è solo questo, perché ci sono anche informazioni dettagliate sui cibi e il nostro rapporto con essi.



Cultura del cibo, il suo legame con la memoria, la vita sociale, me non solo, perché, grazie all’apporto scientifico di Valerio Galasso che, da comprovato divulgatore, fornisce dettagliate informazioni nutrizionistiche.  De Luca, con la sua penna precisa, schiva, asciutta e essenziale si racconta parlando di digiuno, di fame, sazietà e sete, ma anche di ragù, di pane e di vino, di latte e di pasta. Dall’Himalaya all’Africa, da Torino a Belgrado, il bisogno e il piacere di mangiare è raccontato dall’autore creano scene evocative, empatiche ed emotive capaci di accompagnare il lettore nella narrativa molto efficace. Un libro in cui il cibo non è solo evocativo, ma anche identità e fattore di aggregazione di ogni cultura.

Erri De Luca, come ormai ci ha abituati, mette in primo piano l’uomo, la società, la cultura perché il cibo, in ogni sua desinenza, è un’ottima metafora della vita, che va assaporata a spizzichi e bocconi.  

 Trama:

«In una città che visito per la prima volta assaggio l’acqua di una fontana pubblica e il pane di un forno. Ogni posto distilla la sua acqua e ha le sue notti per cuocere l’impasto.»

«Il cibo ha una storia spaventosa, eroica, miracolosa. La scrittura sacra contiene narrazioni di provviste dal cielo. La parola fame è stata più temuta della parola guerra, della parola peste, di terremoti, incendi, inondazioni. Si è ammansita presso di noi l’ultima virata di bordo del secolo, permettendo insieme alla medicina la prolunga inaudita dell’età media. Si è costituita una scienza dell’alimentazione. Lentamente le porzioni si sono trasformate in dosi, le etichette forniscono l’apporto in calorie. Sono di un’epoca alimentare precedente a questa, basata sulla scarsa quantità e varietà. Mi è rimasto in bocca un palato grezzo, capace di distinguere il cattivo dal buono, ma povero di sfumature intermedie. Ho le papille del 1900. Qui ci sono storie mie di bocconi e di bevande, corredo alimentare di un onnivoro.»
Così scrive nella premessa Erri De Luca, che subito ci conduce fra odori e sapori che raccontano di lui ma anche di un mondo perduto di pranzi della domenica al profumo di ragù, di pasti consumati in cantiere e nei campi base in ascesa sulle vette, e di osterie, dove le generazioni si mischiavano, “stanze di popolo”.
Un mondo che si fa materia e trasmissione di cultura anche grazie alle ricette della nonna Emma e della zia Lillina, trascritte dalla cugina Alessandra Ferri e condivise con i lettori. Le pagine trovano un contrappunto negli interventi del biologo nutrizionista Valerio Galasso, che riprende dal punto di vista scientifico queste storie di cibo familiare, approfondendone il valore e offrendo una chiave per un sano comportamento alimentare.




 Biografia:

 Diciottenne, Erri De Luca vive in prima persona la stagione del '68 ed entra nel gruppo extraparlamentare Lotta Continua. Poi sceglie di esercitare diversi mestieri manuali in Africa, Francia, Italia: camionista, operaio, muratore. Studia da autodidatta l'ebraico e traduce alcuni libri della Bibbia. È opinionista de «il Manifesto». Ha pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In alto a sinistra (1994), Alzaia (1997), Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino, 2004), Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo (2005), In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Matino, 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della farfalla (2009), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi (2011), Il torto del soldato (2012) La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il caso? Schermaglia fra un narratore e un biologo (con Paolo Sassone-Corsi 2013) e Storia di Irene (2013). Per i Classici Feltrinelli ha curato Esodo/Nomi (1994), Giona/Iona (1995), Kohèlet/Ecclesiaste (1996), Libro di Rut (1999), Vita di Sansone (2002), Vita di Noè/Nòah (2004) e L'ospite di pietra di Puskin (2005). Nel 2015, in seguito al processo che si è discusso il 28 gennaio per reato d'opinione, De Luca pubblica, sempre con Feltrinelli, il pamphlet La parola contraria. Tra gli ultimi libri pubblicati con Feltrinelli: La faccia delle nuvole (2016), La natura esposta (2016), Il giro dell'oca (2018), Impossibile (2019), A grandezza naturale (2021). Per Feltrinelli Comics ha pubblicato L'ora X. Una storia di Lotta Continua (2019; con Cosimo Damiano Damato e Paolo Castaldi).

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